DART raggiunge la sua ultima tappa prima del lancio, arrivando alla base della forza spaziale di Vandenberg. La sonda, solamente due giorni fa dopo aver lasciato il Johns Hopkins Applied Physics Laboratory (APL) a Laurel, nel Maryland, in un container specializzato attentamente fissato al ad un semirimorchio, è arrivata in California, la sua ultima tappa qui sulla Terra.
La sonda spaziale DART, all’interno di una camera bianca presso l’APL Johns Hopkins, è stato spostato attraverso un container appositamente creato. Questo ha viaggiato attraverso il paese per giungere alla base della forza spaziale di Vandenberg vicino a Lompoc, in California, luogo in cui è previsto il lancio di DART dalla fine del prossimo mese.
DART, che è stato attentamente collocato e fissato all’interno del container, è stato continuamente monitorato da un piccolo gruppo di membri del team del Johns Hopkins Applied Physics Laboratory. Questo ha attraversato il paese partendo dal Maryland, per arrivare insieme alla sonda presso la base della forza spaziale di Vandenberg in California.
La sonda spaziale collocata sul camion insieme al team di ingegneri e tecnici dell’APL sono giunti alla Vandenberg Space Force Base vicino a Lompoc, in California, sabato 2 ottobre, nel primo pomeriggio ora locale.
Elena Adams, ingegnere dei sistemi di missione DART di APL, ha affermato che: “Anche se sono stati solo pochi giorni di viaggio, è stato comunque molto lungo. Siamo tutti estremamente entusiasti e sollevati di vedere il camion arrivare sano e salvo a Vandenberg e che DART possa iniziare i preparativi finali per il lancio”.
La sonda spaziale, ora, dovrà affrontare una serie di test e controlli finali, oltre ad un rifornimento. Queste fasi verranno svolte durante le prossime settimane, periodo in cui il team si preparerà per il lancio programmato di DART a bordo di un razzo SpaceX Falcon 9, che dovrebbe avvenire alla fine di novembre.
DART, a metà settembre, ha superato con successo una revisione pre-imbarco. Questa è stata svolta per potersi assicurare che ogni parte fosse completa e pronta per la spedizione. Il team di DART ha inoltre superato con successo una revisione della prontezza operativa del volo. Il test è stato eseguito per valutare la prontezza del team e per quanto riguarda le operazioni del veicolo spaziale, una volta che DART si troverà nello spazio.
Elena Adams, conclude dichiarando che: “Abbiamo passato l’ultimo anno e mezzo a testare DART a terra, facendo pratica per quella che è la parte più attesa fin’ora, ossia il suo volo verso Dimorphos. Abbiamo ancora un paio di prove di missione da fare, con il team che pratica le operazioni di lancio di veicoli spaziali da Vandenberg in California e dall’APL Mission Operations Center nel Maryland. Una volta completato, saremo pronti per il lancio e le operazioni”.
La missione DART, sarà la prima in assoluto al mondo a testare le tecniche di difesa planetaria, dimostrando così l’efficacia del metodo di mitigazione della deflessione degli asteroidi, il cosiddetto impatto cinetico. La sonda dovrà portare a termine un impatto sul piccolo asteroide lunare Dimorphos, un oggetto che orbita in un sistema binario attorno al suo compagno di viaggio più grande, Didymos. La missione avrà quindi come scopo quello di modificare il periodo orbitale di Dimorphos.
La collisione con Dimorphos, nonostante nessuno dei due asteroidi rappresenti una reale minaccia per la Terra, permetterà agli scienziati di dimostrare la tecnica di deflessione e differenti nuove tecnologie. Inoltre raccoglierà dati molto importanti, così da migliorare le capacità di modellazione e predittiva per la deflessione degli asteroidi. Tutte queste informazioni permetteranno agli scienziati di prepararsi in maniera adeguata se un asteroide dovesse divenire una minaccia per la Terra.
Per avere ulteriori informazioni sulla missione DART, è possibile visitare:
https://www.nasa.gov/planetarydefense/dart e dart.jhuapl.edu
FONTE:
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