Detriti spaziali: lanciata la navicella che li eliminerà

Lanciata la navicella che eliminerà i detriti spaziali. Il razzo è partito dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakistan, e ha come obiettivo quello di mettere in orbita 38 satelliti.

Il razzo porterà in orbita due veicoli spaziali della compagnia Astroscale. Questi avranno come scopo quello di fornire una dimostrazione di come poter ripulire i detriti orbitali.

Il volo del razzo Soyuz, dopo aver effettuato il decollo alle ore 06:07 GMT, è durato quasi 5 ore. La durata così lunga è stata dovuta al posizionamento di moltissimi satelliti, collocati in tre orbite diverse, ad un’altitudine compresa tra i 500 e i 550 km.

Detriti spaziali: la missione Astroscale

L’interesse maggiore si è concentrato sulla missione Astroscale. Infatti, c’è una maggiore consapevolezza che si deve intervenire tempestivamente per eliminare la presenza in orbita di molti detriti spaziali. Solo in questo modo si potranno ridurre drasticamente l’eredità dei voli spaziali precedenti.

I detriti presenti in orbita, che sono di circa 9.000 tonnellate, rappresentano un potenziale rischio di collisione ai sistemi operativi che forniscono servizi necessari, come nel caso di previsioni meteorologiche e telecomunicazioni.

L’Astroscale è riuscita a portare in orbita l’Elsa-D (End-of-Life Service by Astroscale dimostration). La missione dimostrativa è composta da due veicoli spaziali, un “servicer” da 175 kg e un “client” da 17 kg.

Il Soyuz nelle prossime settimane separerà i due strumenti, e attraverso i loro sensori, con l’utilizzo di una piastra di aggancio magnetica, effettuerà la prova di cattura dei detriti spaziali. Successivamente, verrà ordinato agli strumenti di uscire dall’orbita, arrivando così a bruciare i detriti nell’atmosfera terrestre.

Mike Lindsay, chief technical officer di Astroscale, ha spiegato che: “La missione ha come obiettivo quello di simulare uno scenario in cui verrà catturato un pezzo di detrito che fluttua liberamente nello spazio. Noi cercheremo di abbassare la quota dei detriti, così da farli rientrare nell’atmosfera terrestre, rimanendo lontani da altri veicoli spaziali”.

Ecco perché vanno eliminati

I detriti spaziali creano un problema sempre più crescente, presente ad un’altitudine da poche centinaia a poche migliaia di km. La spazzatura accumulata presenta dimensioni differenti, che va da grandi pezzi di razzi a minuscoli frammenti di metallo. Questo materiale, che proviene dalle esplosioni e dalle collisioni accidentali, si muove ad alta velocità. In questo modo possono provocare gravi danneggiamenti, o anche la distruzione dei satelliti attivi presenti in orbita.

Nella missione di pulizia sono presenti un numero di oggetti, di dimensioni superiori a 10 cm, di 30.000 unità. Purtroppo, quelli che presentano una dimensione di circa 1 centimetro sono molti difficili da monitorare.

L’Astroscale, offrirà quindi questo servizio commerciale con lo scopo di ripulire l’orbita dai detriti spaziali. Il veicolo è stato prodotto da Surrey Satellite Technology Limited (SSTL) di Guildford. Sono presenti nella missione anche altri due satelliti di fabbricazione britannica, entrambi prodotti da Open Cosmos, nel campus scientifico di Harwell nell’Oxfordshire.

Fonte:

https://www.bbc.com/news/science-environment-5648272

Valmont57

Diversamente giovane, fondatore di Wiki Magazine Italia, (già Scienza & DIntorni), grande divoratore di libri, fumetti e cinema, da sempre appassionato cultore della divulgazione storica e scientifica.

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