Dottor Strange, lo Stregone Supremo della Marvel

Nel vastissimo universo Marvel esordisce in Strange Tales n. 110 nel luglio 1963 una nuova singolare figura di super eroe, il Doctor Strange, lo Stregone Supremo o come viene chiamato in alternativa il Signore delle Arti Mistiche. Partorito dalla fervida immaginazione del grande Steve Ditko (1927-2018), co-ideatore dell’Uomo Ragno, il nuovo protagonista apre l’universo Marvel alla magia.

Un esordio in tono minore

La sua prima storia è di appena 5 tavole e la coppia Steve Ditko, Stan Lee (1922-2018), allora redattore capo della Marvel pensa di utilizzare il nuovo personaggio come “riempitivo” della testata Strange Tales. Nessuno dei due scommette sul gradimento dei lettori di questo eroe così diverso per abilità e ambientazione dal resto dell’universo Marvel. In realtà il Dottor Strange ha un buon riscontro di pubblico, tanto che la coppia Ditko-Lee si accingerà a scrivere frettolosamente la storia delle sue origini qualche numero dopo, il 115 di Strange Tales del 1963.

Doctor Strange: Le origini

Stephen Strange è un famoso e abilissimo neurochirurgo, uno dei migliori al mondo. È però un uomo cinico, arrogante e venale interessato più alla fama e ai soldi che alla salute dei pazienti. Un giorno però in un incidente d’auto perde quasi la vita e dopo un lungo periodo di riabilitazione riesce a guarire. Le sue mani però sono definitivamente rovinate e non potrà più tornare ad operare. Strange cade così in una profonda prostrazione dalla quale sembra riemergere quando, quasi casualmente, scopre che sulle montagne tibetane vive un potente stregone, chiamato l’Antico, dai poteri taumaturgici.

Ossessionato dalla speranza di poter guarire le sue mani, Strange intraprende un lungo viaggio nella speranza che le notizie carpite sull’Antico non siano soltanto frutto di una leggenda. Alla fine rintraccerà il tempio dell’Antico e il vecchio Stregone lo convincerà a diventare un suo discepolo, colui che lo sostituirà nella difesa della Terra dagli attacchi della Magia Nera.

Nasce così il Dottor Strange che oltre agli incantesimi appresi dal suo mentore, si avvarrà di due artefatti magici: la Cappa della Levitazione e l’Occhio di Agamotto. Il nuovo Signore delle Arti Mistiche porrà la sua sede in un palazzo denominato Sanctum Sanctorum al 177A di Bleecker Street nel Greenwich Village assieme al suo assistente Wong e un vasto campionario di oggetti mistici.

Da comprimario a protagonista (per poco!)

Tornando alla sua storia editoriale, Dottor Strange dovrà aspettare il maggio del 1968 per avere una testata tutta sua. Il gradimento riscontrato soprattutto tra gli studenti dei college grazie ai surreali paesaggi mistici e alle immagini sempre più allucinogene mostrate da Ditko, indurrà la Marvel a cambiare il nome della testata Strange Tales. Dal numero 168 del maggio del 1968 la collana assume il nome di “Doctor Strange” e il Signore delle Arti Mistiche ne diverrà l’unico protagonista, con storie di 20 pagine inizialmente sceneggiate da Roy Thomas e disegnate da Gene Colan.

Ma l’epoca del relativo successo del nostro Stregone non dura molto, dopo appena 15 numeri la testata viene chiusa per un drastico calo nel numero di copie vendute. Da allora la vita editoriale del Dottor Strange sarà contrassegnate da apparizioni estemporanee su alcune testate come in The Amazing Spider-Man sotto la direzione di J. Michael Straczynski, oppure come comprimario di New Avengers dal n. 27 della prima serie (aprile 2007) e per tutti i 34 della seconda (agosto 2010-gennaio 2013) per poi divenire una presenza ricorrente nella terza ricoprendo un ruolo centrale nel preludio e durante lo svolgimento del crossover Secret Wars.

Il giuramento

Il Dottor Strange sarà anche protagonista di alcune mini serie, tra le quali ci piace segnalare “Dottor Strange: Il Giuramento” firmato da due eccezionali autori come Marcos Martin e Brian K. Vaughan. In questa mini serie formata da 5 episodi, il Signore delle Arti Mistiche si troverà invischiato in un’indagine nella quale sono in ballo la vita del fedele assistente Wong e potenzialmente quella di miliardi di altri esseri umani. La storia si apre con Strange ferito gravemente e condotto da Wong, dall’Infermiera di Notte, una singolare figura femminile che cura clandestinamente i super eroi della città di New York.

L’Infermiera di Notte salva la vita di Strange e lo affiancherà nella ricerca di un siero sottrattogli dal super ladro Brigand in grado di curare tutte le forme di cancro. La storia che si avvale di linguaggi e ritmi più moderni si dipana fino al momento drammatico nel quale il Dottor Strange dovrà scegliere se salvare il fedele Wong o centinaia di altri milioni di persone affette da tumore. Ci fermiamo qui per evitare ulteriori spoiler limitandoci a dire che a sciogliere questo drammatico nodo gordiano sarà un giuramento, vecchio di più di due millenni, quello di Ippocrate. La mini serie si apprezza anche per i disegni bellissimi di Vaughan che si ispirano decisamente a quelli di Ditko ma con una carica di modernità e di dettaglio sorprendenti.

Il Dottor Strange al Cinema

Anche lo Stregone Supremo appare nel Marvel Cinematic Universe. Nel 2016 con un film interamente a lui dedicato “Doctor Strange”  interpretato da Benedict Cumberbatch. Appare poi “Thor: Ragnarok” (2017), in “Avengers: Infinity War“ (2018) e in  “Avengers: Endgame” (2019) e ancora in  “Spider-Man: No Way Home” (2021) recuperando quel ruolo di utile comprimario che è poi sempre stato il tratto costitutivo della sua vita editoriale.  Infine nel 2022, torna ad essere il protagonista assoluto nel film “Doctor Strange nel multiverso delle follia“.

Per saperne di più:

Steve Ditko