Categories: Fisica

È possibile viaggiare nel tempo?

La possibilità di viaggiare nel tempo è da sempre un’idea che ha stuzzicato la fantasia dell‘uomo in tutte le epoche e ne ha ispirato numerosissime opere di narrativa (in cui il salto tra diversi momenti temporali è stato spesso usato come espediente letterario) ma è sempre stata considerata un’utopia fantascientifica… o almeno lo è rimasta fino all’avvento della fisica quantistica e della relatività.


Prima di quest’ultima, per secoli la fisica classica aveva esaminato con attenzione questa possibilità ma si era sempre dovuta scontrare col concetto tradizionale di tempo, legato alla conoscenza classica del mondo e risalente almeno a Eraclito, per la quale esso non consisteva altro che nello scorrere degli eventi, il divenire, ovvero una dimensione unidirezionale in cui gli eventi si susseguono secondo leggi di causa-effetto.

A coronamento di questa visione si è sviluppato il concetto di “freccia del tempo”, che delinea l’andamento di tutti i fenomeni e che è strettamente collegato al concetto di entropia, per il quale ogni cosa è destinata a vedere aumentato il disordine che la caratterizza col passare del tempo, ed è impossibile invertire tale tendenza.


Tuttavia dalla rivoluzionaria teoria della relatività generale di Einstein i viaggi nel tempo non sono più un’utopia, ma una possibilità ammessa dalle sue conseguenze logiche, almeno per quanto riguarda i salti temporali verso il futuro. In particolare, è il ben noto effetto della dilatazione del tempo a produrre due corollari che supportano tale possibilità: il primo, meglio noto come dilatazione del tempo, prevede che più velocemente un oggetto si muove verso un altro più lenta sarà l’esperienza del tempo che avrà, mentre il secondo, che riguarda la gravità, afferma che lo stesso effetto si otterrà quanto più un oggetto si avvicina al centro di una grossa massa gravitazionale.


Seguendo la teoria di Einstein i viaggi verso il futuro sono non soltanto una possibilità, ma un fatto concreto che accade quotidianamente. Possiamo prendere come esempio i satelliti del GPS, i cui orologi, se non fossero calibrati in accordo con quelli della Terra, guadagnerebbero ogni giorno 38 microsecondi rispetto al tempo terrestre.

Infatti zoommare sulla Terra, per il primo effetto della teoria della gravità, e orbitare a 20000 km di distanza dal centro di essa, per il secondo effetto, farebbe ottenere agli orologi del GPS questo vantaggio temporale rispetto alla Terra stessa.
La teoria di Einstein scatenò una vera e propria corsa tra chi sarebbe riuscito a progettare una vera e propria macchina del tempo, ma tuttora, creare le condizioni sperimentali che rendano possibili i viaggi verso il futuro di entità apprezzabile resta fuori dalla portata della tecnologia che gli scienziati sono riusciti a sviluppare, poiché è necessario raggiungere velocità elevatissime, più vicine possibili a quella della luce, o sviluppare ingenti campi gravitazionali, per ottenere una curvatura dello spazio-tempo considerevole.

Non a caso, le ricerche in tale direzione si sono concentrate sullo studio dei buchi neri, dove, essendo massime le densità di materia e il campo gravitazionale, si specula sulla possibilità che vi siano ponti spazio-temporali o wormhole, ossia scorciatoie da un punto dell’universo all’altro.


Mentre i viaggi verso il futuro sembrano alla comunità scientifica una possibilità quasi certa in certe condizioni, non si può dire la stessa cosa riguardo gli spostamenti temporali verso il passato. Rimanendo sempre nel campo della relatività, gli studiosi ipotizzano che la rotazione dei buchi neri provocherebbe una deformazione dello spazio tempo che aprirebbe vie verso momenti passati. Altre risposte alla questione giungono poi dalla meccanica quantistica, che sta studiando una possibile “causalità a ritroso” riguardante le particelle: si ipotizza, infatti, che misurare una proprietà di queste nello stato iniziale e finale modificherebbe il valore che essa avrebbe in uno stadio intermedio.

Tuttavia queste ipotesi restano ben lontane dall’essere provate e a quanto pare l’ostacolo logico del cosiddetto “paradosso del nonno”, in cui un viaggiatore nel tempo andrebbe nel passato a uccidere il proprio nonno, impedendo così la propria nascita, è lontano dall’essere superato.


Allo stato attuale è impossibile prevedere che a quali risultati la scienza sarà in grado di arrivare, ma certamente, il fascino che esercita questo tema e le vie aperte da Einstein faranno sì che le attività di ricerca e le speculazioni teoriche si susseguiranno senza sosta…

Fonti:
www.focustech.it
www.livescience.com

Valmont57

Diversamente giovane, fondatore di Wiki Magazine Italia, (già Scienza & DIntorni), grande divoratore di libri, fumetti e cinema, da sempre appassionato cultore della divulgazione storica e scientifica.

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  • Esplorazione di una argomentazione 'anfibia fra la scienza e la fantascienza e l' esoterismo è un condotta con rigore. L'articolista dimostra di essere in possesso di coordinate logiche ferree e di saper filtrare la complessa tematica attraverso la padronanza della logica, al di fuori di ogni certezza ma anche senza dogmatismi. Se si pensa che L'articolista è un giovane studioso non si può che fargli un plauso ed un incitamento all'approfondimento.

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