mercoledì, Marzo 26

E=mc2 – Una questione di massa. Ep. 4

Nel 1905 dopo aver pubblicato il suo articolo che si occupava di oggetti che si muovono molto velocemente Einstein iniziò a dedicarsi alla massa. Newton ci aveva insegnato come la massa indicata con la lettera m reagisce quando viene sottoposta ad una forza.

Era comune convinzione che la massa non cambiasse in relazione al movimento. Secondo Einstein qualunque spinta si applica ad una massa questa non può andare più veloce della luce. Ed allora dove vanno a finire l’energia delle spinte che dovrebbero permettere ad un oggetto massivo di superare la velocità della luce? Semplicemente nella massa stessa. Maggiore è la velocità dell’oggetto massivo e maggiore diventa la sua massa è più difficile diventa la possibilità di farlo andare più velocemente.

La massa secondo Einstein dipende dalla velocità. Più un oggetto è veloce e pesante e maggiore è la sua energia. Il significato che il grande genio della fisica del Novecento attribuì a mc2 è questo: ciascun oggetto costituito da materia possiede un’energia fondamentale per il fatto stesso che esiste. Pertanto se chiamiamo E l’energia ecco che viene fuori la formula più famosa della storia E=mc2. Un’equazione che ci dice che energia e massa sono due aspetti della stessa cosa. E che si può passare dall’una all’altra sia pure ad un tasso di conversione enorme.

I risultati di questa straordinaria intuizione furono pubblicati da Einstein il 25 novembre 1905 con un articolo dal titolo L’inerzia di un corpo dipende dal suo contenuto di energia?

Ovviamente si trattava di una domanda retorica.

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