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Euclid, il telescopio dell’universo oscuro, rivela le sue prime immagini

Euclid, il telescopio dell’universo oscuro, rivela le sue prime immagini. L’ambizioso telescopio spaziale Euclid dell’Agenzia spaziale europea sta per iniziare a decodificare i segreti della materia oscura e dell’energia oscura. Le prime immagini del telescopio sono arrivate lunedì 31 luglio, immagini affascinanti che confermano il funzionamento dello strumento. Il successo iniziale di Euclid è veramente entusiasmante.

L’obiettivo del telescopio è quello di mappare il lato oscuro del nostro universo analizzando miliardi di galassie che risiedono fino a circa 10 miliardi di anni luce di distanza. Secondo quanto affermato da l’ESA Euclid produrrà una mappa in 3D, in cui sarà presente anche l’elemento del tempo.

Il telescopio Euclid

Yannick Mellier, astronomo dell‘Institut d’Astrophysique de Paris e capo dell’Euclid Consortium, ha spiegato che: “Le straordinarie prime immagini ottenute utilizzando gli strumenti visibili e nel vicino infrarosso di Euclid aprono una nuova era per la cosmologia osservativa e l’astronomia statistica. Queste segnano l’inizio della ricerca della vera natura dell’energia oscura”.

Euclid è stato lanciato il 1° luglio da Cape Canaveral in Florida. Attualmente si trova a circa 1,6 milioni di km dalla Terra. Il telescopio si è unito al James Webb Space Telescope il 28 luglio in quello che è noto come il secondo punto di Lagrange. I ricercatori, nei prossimi mesi, continueranno a testare il telescopio fino a quando non inizierà ad effettuare ufficialmente la sua epica indagine cosmica.

Euclid, le immagini e il VIS

Le immagini riprese sono state scattate con uno strumento presente su Euclid chiamato VIS, acronimo di “Visible Instrument”. Il VIS cattura le immagini dell’universo attraverso la parte dello spettro elettromagnetico visibile agli occhi umani, lunghezze d’onda comprese tra i 550 e i 900 nanometri.

L‘ESA, per avere un confronto, ha paragonato la portata del primo piano a circa un quarto della larghezza e dell’altezza della Luna piena vista dalla Terra. Nelle immagini riprese sono visibili i raggi cosmici, che attraversano il campo, una miriade di imperdibili stelle scintillanti e alcune macchie sfocate. Quest’ultimi, spiega l‘ESA, sono galassie che Euclid indagherà ulteriormente mentre sviluppa una mappa altamente dettagliata del nostro universo, dell’energia oscura e di tutto il resto.

Reiko Nakajima, scienziato dello strumento VIS, ha spiegato che: “I test a terra non ti danno immagini di galassie o ammassi stellari, ma qui sono tutti in questo campo. È bello da guardare ed è una gioia farlo con le persone con cui abbiamo lavorato insieme per così tanto tempo”.

Euclid, le immagini e il NISP

Un altro strumento presente su Euclid è il NISP, acronimo di Euclid’s Near-Infrared Spectrometer and Photometer. Il NISP, come spiegato dall’ESA, ha due ruoli. Il primo è può visualizzare le galassie in luce infrarossa, o luce invisibile agli occhi umani che cade tra i 950 e i 2020 nanometri. Anche il James Webb Space Telescope attinge a tali lunghezze d’onda dell’infrarosso, motivo per cui gli scienziati spesso affermano che sta svelando un universo invisibile.

Il secondo invece può misurare con precisione la quantità di luce emessa da ciascuna galassia. Quest’ultimo può dirci quanto sono lontane quelle galassie. La luce dello spazio catturata da Euclid, prima di raggiungere il rivelatore NISP, passa anche attraverso alcuni fantastici filtri. Tutto ciò offre alcuni risultati davvero fantastici. I filtri, infatti, possono fare cose come misurare la luminosità ad una specifica lunghezza d’onda dell’infrarosso, che aiuta con le misurazioni della distanza galattica di NISP.

Knud Jahnke, del Max Planck Institute for Astronomy (MPIA) di Heidelberg, che lavora sullo strumento NISP di Euclid, ha specificato che: “Sebbene queste prime immagini di prova non siano ancora utilizzabili per scopi scientifici, sono lieto che il telescopio e i due strumenti funzionino ora in modo superbo nello spazio”.

Conclusioni

L’energia oscura e la materia oscura sono al centro di alcune delle domande più grandi e affascinanti che esistano oggi nell’astronomia. Nessuno dei due fenomeni può essere visto dagli occhi umani, eppure sembra che tenga insieme il nostro universo.

La materia oscura e l’energia oscura potrebbero essere costituiti da un mucchio di componenti diversi. Tutto ciò che sappiamo per certo, in questo momento, è che l’universo oscuro esiste. I ricercatori, se la missione di Euclid di mappare l’universo nei prossimi sei anni avrà successo, otterranno alcuni indizi su cosa sia veramente l’universo oscuro. Il direttore dell’ESA, il generale Josef Aschbacher, ha spiegato che: “Ho piena fiducia che il team dietro la missione riuscirà ad utilizzare Euclid per rivelare tanto sul 95% dell’universo di cui attualmente sappiamo ben poco”.

il project manager di Euclid, Giuseppe Racca, conclude spiegando che: “Dopo più di 11 anni di progettazione e sviluppo di Euclid, è enormemente emozionante vedere queste prime immagini. È ancora più incredibile se pensiamo di vedere solo poche galassie qui, prodotte con una messa a punto minima del sistema. Euclid, quando sarà completamente calibrato alla fine osserverà miliardi di galassie, dati che gli permetteranno di creare la più grande mappa 3D del cielo mai vista prima”.

FONTE:

https://www.space.com/euclid-dark-universe-telescope-1st-sparkling-images-cosmos

Fabiana Leoncavallo

Laureata in architettura, mi ritengo una persona piuttosto poliedrica. Grande appassionata di scienze, astronomia, storia, letteratura, cinema e serie tv, tutti argomenti che amo descrivere nei miei articoli, che si basano su ricerche valide. Inoltre, amo molto effettuare studi sulla natura, sugli animali, sui cambiamenti climatici, sulla salute e l’alimentazione.

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