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Europa: il ghiaccio sottomarino rivela nuovi indizi

Europa: il ghiaccio sottomarino rivela nuovi indizi, delle scoperte molto importanti in vista delle future missioni sul mondo oceanico. La luna ghiacciata di Giove, Europa, possiede un mondo oceanico racchiuso sotto una spessa crosta di ghiaccio, un luogo dove la neve risale verso l’alto.

Secondo la nuova ricerca la neve sottomarina si forma all’interno dell’oceano su tutto il satellite, per poi migrare attraverso l’acqua per attaccarsi a dei burroni sommersi e delle stalattiti di ghiaccio. Lo stesso fenomeno avviene anche sulla Terra sotto le piattaforme di ghiaccio, una condizione che potrebbe verificarsi anche su Europa, formando così il suo guscio di ghiaccio.

La scoperta, che è stata pubblicata lunedì sulla rivista Astrobiology, ipotizza che il guscio di ghiaccio su Europa potrebbe non essere salato, come invece ritenuto fino adesso dagli scienziati.

La crosta di ghiaccio

Riuscire a conoscere il contenuto di sale della crosta di ghiaccio è fondamentale, un’informazione necessaria per gli ingegneri che stanno lavorando all’assemblaggio della sonda che andrà su Europa, una missione che comincerà ad ottobre del 2024.

L’Europa Clipper utilizzerà un radar in grado di penetrare il ghiaccio, per poter guardare sotto il guscio e determinare se l’oceano della luna è potenzialmente abitabile per la vita. Una qualunque quantità di sale, presente all’interno del guscio, potrebbe influire sulla profondità di penetrazione del radar attraverso di esso, per questo le previsioni sulla composizione del guscio sono fondamentali.

Le informazioni sulla composizione del guscio di ghiaccio potrebbero anche agevolare gli scienziati, nel poter determinare molti più caratteristiche sull’oceano di Europa, tra cui la sua salinità e il suo potenziale per ospitare la vita. Il guscio di ghiaccio di Europa possiede uno spessore compreso tra i 15 e i 25 chilometri, e, molto probabilmente, si trova nella parte superiore di un oceano che si stima abbia una profondità compresa tra i 60 e i 150 chilometri.

Natalie Wolfenbarger, un dottorando ricercatore presso l’Istituto di Geofisica dell’Università del Texas presso la UT Jackson School of Geosciences, ha dichiarato che: “Esploriamo Europa perché siamo interessati alla salinità e alla composizione dell’oceano, perché questa è una delle cose che regolerà la sua potenziale abitabilità o anche il tipo di vita che potrebbe viverci”.

Il ghiaccio di Europa

I ricercatori dell’Università del Texas, ad Austin, stanno sviluppando il radar a penetrazione di ghiaccio della sonda spaziale. L’oceano di Europa, più prossimo al suo guscio, ha una temperatura, una pressione e una salinità simili all’acqua sotto le banchise di ghiaccio in Antartide, questo secondo le ricerche precedenti.

I ricercatori hanno analizzato i due metodi di congelamento dell’acqua sotto le piattaforme di ghiaccio sulla Terra, che sono rispettivamente il ghiaccio da congelamento e il ghiaccio fragile. Qual è la differenza? Il ghiaccio di condensazione in realtà cresce da sotto la piattaforma di ghiaccio, mentre il ghiaccio fragile sale attraverso l’acqua di mare superfredda in fiocchi prima di depositarsi sotto la piattaforma di ghiaccio.

Entrambe le tipologie si trasformano in ghiaccio, un elemento che possiede meno salinità dell’acqua di mare. Secondo le proiezioni dei ricercatori, l’acqua di mare era ancora meno salata quando hanno applicato questi dati alla datazione e alla scala del guscio di ghiaccio di Europa. Il Frazil ice potrebbe essere la tipologia più comune su Europa, il che renderebbe il guscio di ghiaccio molto più puro di quanto si credesse in precedenza. Questo tipo di ghiaccio conserva solamente una piccola frazione del sale che esiste nell’acqua di mare.

La purezza del guscio di ghiaccio può influenzare molto la sua resistenza, la tettonica del ghiaccio e il modo in cui il calore scorre attraverso di esso. Donald Blankenship, ricercatore senior presso l’Istituto di geofisica dell’Università del Texas, ha spiegato che: “Possiamo utilizzare la Terra per valutare l’abitabilità di Europa, misurare lo scambio di impurità tra il ghiaccio e l’oceano e capire dove si trova l’acqua nel ghiaccio”.

La scoperta suggerisce quindi che la Terra possa essere utilizzata come modello per comprendere meglio l’abitabilità di Europa. Steve Vance, ricercatore presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA a Pasadena, non coinvolto nello studio, ha dichiarato che: “Questo documento sta aprendo una serie completamente nuova di possibilità sul modo di immaginare i mondi oceanici e le loro caratteristiche. Queste informazioni creano le basi su come ci si potrebbe preparare per l’analisi del ghiaccio con l’Europa Clipper”.

La sonda spaziale Europa Clipper

Attualmente, sono in corso i lavori sul nucleo della sonda spaziale Europa Clipper, presso la Spacecraft Assembly Facility del Jet Propulsion Laboratory della NASA. Il nucleo, alto 3 metri e largo 1,5 metri, è stato al centro della scena nella camera bianca, un luogo dove i team della NASA hanno assemblato veicoli spaziali come Galileo, Cassini e i rover presenti su Marte.

L’hardware di volo e gli strumenti scientifici saranno installati sulla sonda entro la fine dell’anno. Gli ingegneri sottoporranno la sonda spaziale ad una serie di test durante la preparazione al lancio. L’Europa Clipper arriverà sulla luna di Giove ad aprile del 2030. Questo avverrà attraverso quasi 50 passaggi ravvicinati pianificati di Europa, il veicolo spaziale passerà da un’altitudine di 2.735 chilometri a soli 25 chilometri sopra la superficie lunare.

FONTE:

https://edition.cnn.com/2022/08/18/world/underwater-snow-europa-clipper-scn/index.html

Valmont57

Diversamente giovane, fondatore di Wiki Magazine Italia, (già Scienza & DIntorni), grande divoratore di libri, fumetti e cinema, da sempre appassionato cultore della divulgazione storica e scientifica.

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