Sono innumerevoli le frasi iconiche dei film che hanno superato l’usura del tempo ed ancora oggi “graffiano” per la capacità di rappresentare in una semplice battuta lo stile dell’autore e la stessa anima della pellicola. In questo post, in modo arbitrario e del tutto personale, segnaleremo 20 tra le più famose battute della storia del cinema.
20) L’Angelo Azzurro, 1930
Josef von Sternberg: «Sapevo che sarebbe tornato: da me ritornano tutti».
19) Accadde una notte, 1934
Frank Capra: «- La parola è tutto. È l’unica cosa che distingue l’uomo dalla bestia. – Ma distingue anche le bestie tra gli uomini».
18) La grande illusione, 1937
Jean Renoir: «- Ma sei sicuro che sia la Svizzera laggiù di fronte? – Che discorsi… Più che sicuro! – A me sembra tutto uguale, qui. – Le frontiere non si vedono mica. Sono un’invenzione dell’uomo: la natura se ne fotte!».
17) Il sospetto, 1941
Alfred Hitchcock: «- Se si deve uccidere qualcuno bisogna farlo con semplicità. Ho ragione, dottor Sedbusk? – Sì, certo. Finché con semplicità non si è presi…».
16) Il terzo uomo, 1949
Carol Reed: «Sai cosa diceva quel tale? In Italia sotto i Borgia, per trent’anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e cos’hanno prodotto? Gli orologi a cucù».
15) Viale del Tramonto, 1950
«– Io vi conosco. Siete Norma Desmond, la famosa attrice del muto. Eravate grande. – Io sono sempre grande. È il cinema che è diventato piccolo».
14) Senso, 1954
Luchino Visconti: «Ecco la guerra che gli italiani preferiscono: pioggia di coriandoli con accompagnamento di mandolini».
13) Signori si nasce, 1960
Mario Mattoli: «Signori si nasce e io lo nacqui, modestamente».
12) Jules e Jim, 1962
Jim, François Truffaut: «La felicità si racconta male perché non ha parole, ma si consuma e nessuno se ne accorge».
11) Il Gattopardo, 1963
Luchino Visconti: «Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi».
10) Il giorno della civetta, 1968
Damiano Damiani: «Voi mi state dicendo a vostro modo che non parlate perché gli assassini sono ancora in libertà. Ma gli assassini sono in libertà perché voi non parlate».
9) Un uomo da marciapiede, 1969
John Schlesinger: «- Ci stanno quelli che pensano di tornare a vivere nel corpo di un altro… – Speriamo che non mi tocchi il corpo tuo».
8) Effetto Notte, 1973
François Truffaut: «Io per un film potrei piantare un uomo, ma per un uomo non pianterei mai un film».
7) Finché c’è guerra c’è speranza, 1974
Alberto Sordi: «Perché, vedete, le guerre non le fanno solo i fabbricanti d’armi e i commessi viaggiatori che le vendono, anche le persone come voi, le famiglie come la vostra, che voglio, voglio e non si accontentano mai: le ville, le macchine, le moto, le feste, il cavallo, gli anellini, i braccialetti, le pellicce e tutti i cazzi che ve se fregano, costano molto! E per procurarseli, qualcuno bisogna depredare, ecco perché si fanno le guerre!».
6) Animal House, 1978
John Landis: «… quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare».
5) La donna del tenente francese, 1981
Karel Reisz: «Il destino non mi avrebbe mai fatto sposare un uomo come lui, e così sposai la vergogna. È la vergogna che mi ha tenuto in vita, la consapevolezza che veramente non sono come le altre donne… Nessun insulto, nessuna accusa ora può toccarmi. Sono io che ho fatto volontariamente quel passo. Io non sono nulla, non sono più quasi umana: io sono la donna del tenente francese, la puttana».
4) Blade Runner, 1982
Ridley Scott: «Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione… e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di morire».
3) C’era una volta in America, 1984
Sergio Leone: «- Cosa hai fatto in tutti questi anni? – Sono andato a letto presto».
2) Quei bravi ragazzi, 1990
Martin Scorsese: «Che io mi ricordi, ho sempre voluto fare il gangster. Per me fare il gangster è sempre stato meglio che fare il presidente degli Stati Uniti».
Oliver Stone: «Io non posso obbligarvi a lottare. Dovete guardare il compagno che avete accanto, guardarlo negli occhi. Io scommetto che ci vedrete un uomo determinato a guadagnare terreno con voi, che ci vedrete un uomo che si sacrificherà volentieri per questa squadra, consapevole del fatto che quando sarà il momento voi farete lo stesso per lui. Questo è essere una squadra, signori miei. Perciò o noi risorgiamo adesso come collettivo, o saremo annientati individualmente».
Questa non vuol essere assolutamente una classifica, decine, centinaia di battute celebri sono presenti nella grande storia del cinema. Quali sono le vostre? Scrivetelo nei commenti.
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