domenica, Settembre 8

George Bernanos: la lotta contro il male e la ricerca della santità

Georges Bernanos (1888-1948), écrivain francais, photographié chez Plon en 1929. © Albert Harlingue / Roger-Viollet

Georges Bernanos nasce a Parigi nel 1888. Romanziere francese, appartiene alla grande letteratura a sfondo cattolico rappresentata, oltre che da lui, da Mauriac e da Maritain. Di impostazione iniziale cattolico – integralista e nazionalista (come testimonia bene la sua adesione all’Action Francaise di Maurras), passò in seguito ad una severa contrapposizione alle idee più conservatrici, specialmente il Franchismo, ma senza abbandonare mai la sua formazione cattolica.

Compì gli studi a Parigi fino all’università, e combatté nella Prima Guerra Mondiale. In seguito trovò lavoro presso una compagnia di assicurazioni, dove rimase per circa un quindicennio fino a quando cioè poté finalmente vivere del suo lavoro di scrittore. Nel 1938 Georges Bernanos si trasferì con la famiglia in Brasile dove svolse una attiva propaganda a favore della Francia libera impegnata, con De Gaulle alla testa, contro il nazi – fascismo.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale fece ritorno in Francia e successivamente si trasferì in Tunisia, ma non per rimanervi definitivamente. Georges Bernanos esordì come scrittore con il romanzo “Sotto il sole di Satana” pubblicato nel 1926. Nel 1936 diede alle stampe “Diario di un curato di campagna” considerato all’unanimità dalla critica il suo lavoro letterario più rappresentativo e, decisamente, quello di maggior successo internazionale.

Nel romanzo – testimonianza  “I grandi cimiteri sotto la luna” del 1937, Georges Bernanos espose la sua severa avversione al regime di Franco che sconvolse la Spagna, paese in cui egli aveva vissuto i tre anni precedenti e che amava molto. In tutti i romanzi di Georges Bernanos viene privilegiata soprattutto la lotta contro il Male e la ricerca della santità. Altre opere importanti di Bernanos sono: “Un crimine” (1935), il dramma “Dialogo delle Carmelitane” (uscito, postumo, nel 1949).

Spasmodica appare talvolta l’incessante ricerca di una santità, quasi impossibile sulla terra, nei personaggi dei romanzi di Georges Bernanos. Il Male e il contemporaneo distacco da esso per raggiungere l’elevazione spirituale sono, per questo scrittore, una traccia fondamentale da seguire per ogni uomo che voglia riscattarsi dalle brutture della guerra, della sopraffazione e della violenza in generale.

La vita è lotta, essenziale e giusta, per non soccombere al potere e al fascino del male che spesso soggioga e imbrutisce anche gli uomini più accorti nei suoi riguardi. La fede in Dio ha, per Georges Bernanos, un significato profondo che porta alla redenzione completa dell’uomo, e da ciò scaturisce il suo messaggio di speranza e di universalità per le generazioni future. Georges Bernanos muore a Neuilly (Francia) nel 1974.

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