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GLI SQUALI, TRA FALSE CREDENZE E REALTA’

Non hanno certo una buona fama: da tanti film, con sagome enormi, fauci spalancate, voraci ed affamati si vedono piombare addosso ad incauti bagnanti e surfisti. Eppure, di tutte le 500 specie di squali note, solo un decimo sono pericolose per noi. Anche le loro dimensioni risultano estremamente diverse, passando dal Pigmeo spinoso, lungo appena 20 cm, al gigantesco Squalo balena, che con suoi 18 m di lunghezza ed il peso di 30 t, è il più grande tra tutti i pesci.

Squalo pigmeo

Anche  l’alimentazione è diversa, anzi, proprio alcuni degli squali maggiori si nutrono solo di minuscolo plancton. Comparsi 400 milioni di anni fa, molto prima dei dinosauri, ai quali sono sopravvissuti, diffusi in tutti gli oceani e mari dal Nord al Sud, appartengono al gruppo dei Condroitti, dotati di mascelle, pinne e narici appaiate e scheletro cartilagineo.

Questo è più leggero e più flessibile di quello osseo ed ha la particolarità di crescere per tutta la vita. Privi di vescica natatoria, devono stare in frequente movimento, favoriti dalla forma del corpo, fusiforme e idrodinamica. I colori sono più scuri sopra, più chiari sotto, in modo da confondersi sia col mare  dalla superficie che  con quella luminosa superiore.

Posseggono 5 diversi tipi di pinne rigide, per nuotare (pettorali), per spinta (caudale), per equilibrio (pelviche e dorsale). Sono ricoperti da scaglie placoidi, con la stessa struttura dei denti, posti in file parallele, di cui quelli anteriori sono funzionali, mentre i successivi servono da scorta; triangolari ed affilati, se persi, ricrescono, più velocemente d’estate rispetto all’inverno.

Gli occhi hanno la  stessa composizione dei nostri, più grandi nelle specie che vivono in maggiore profondità. Le branchie non sono coperte da opercoli, come nei Pesci ossei, ma dotate di 5 o 7 aperture parallele su ogni lato, attraverso cui passa l’acqua che contiene Ossigeno, assorbito dal sangue. I sensi sono molto sviluppati: udito, vista ed   olfatto, che consente loro di avvertire la presenza di piccole quantità di sangue anche a grandi distanze. Si possono riprodurre in vari modi, asessuale e sessuale : ovipari, ovovivipari (nella maggior parte delle specie) e vivipari.

Squalo balena

Il loro cervello è molto simile a quello dei mammiferi e abbastanza grande da consentire la risoluzione di certi problemi quotidiani, rapporti sociali e diverse funzioni e comportamenti  piuttosto avanzati. Alcuni, con movimenti natatori più o meno forti, avvertono il gruppo dell’arrivo di nemici. Una volta 7 squali hanno raccolto insieme la carcassa di una balena spiaggiata, di cui nutrirsi poi al largo. Inoltre possono anche giocare, da soli, avvolgendosi ad alghe, o rincorrendosi a due a due.

Si spostano per migliaia di chilometri alla ricerca di cibo e per la riproduzione. Gli attacchi all’uomo sono in tutto circa un centinaio all’anno, ma solo 10 o 15 risultano mortali, con tre tipi di modalità: “mordi e fuggi”, “urta e mordi” e agguato con morsi ripetuti e spesso letali. Nel Mediterraneo ci sono attualmente circa 50 specie diverse di squali, tra cui sono 15 quelle che arrivano ai tre metri;il più grande è lo Squalo elefante con i suoi 10 metri. Lo squalo bianco può essere più pericoloso, avendo causato un incidente, ma non mortale, nel settembre del 1993 nelle acque di Valencia (Spagna).

Negli ecosistemi acquatici il ruolo degli squali carnivori è molto rilevante: si trovano quasi sempre al vertice delle piramidi alimentari, predatori di pesci medi e piccoli, per cui senza di loro questi si moltiplicherebbero in numero eccessivo, con serie conseguenze sugli altri organismi dei livelli inferiori. Soltanto le orche rappresentano un serio pericolo, soprattutto per gli squali bianchi.

Nonostante i divieti, diverse specie di squali, più di 70, stanno diminuendo di numero, per vari motivi, oltre all’inquinamento, in particolare la caccia indiscriminata, per usi molteplici, carne nutriente e vitaminica, soprattutto pinne, da cui aghi gelatinosi per zuppe, pelle usata per valigie, cinghie di orologi, cinture e stivali, olio dal fegato adoperato per vari prodotti, cartilagine, per la salute degli occhi e reumatismi.

Squalo bianco

Quindi ogni parte del loro corpo costituisce un notevole e variegato indotto economico, a cui non è facile rinunciare. Spesso capita, al 20% del totale, la loro cattura involontaria soprattutto quando si fa pesca con palamiti, basata sull’uso di una lenza principale, a cui è fissato un gran numero di più sottili munite di ami.

Crediti fotografici: corriere.it/ best5.it/ lastampa.it /

VIDEO su squali pericolosi del Mediterraneo :

BACHECA in LINO.it su Pesci:

http://linoit.com/users/dante1955iagrossi/canvases/PESCI%2Cpadroni%20delle%20acque

Valmont57

Diversamente giovane, fondatore di Wiki Magazine Italia, (già Scienza & DIntorni), grande divoratore di libri, fumetti e cinema, da sempre appassionato cultore della divulgazione storica e scientifica.

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