Hubble cattura il cambio di stagioni su Saturno

Hubble è riuscito a riprendere il cambio di stagioni su Saturno. Il telescopio spaziale della NASA, è riuscito a fornire agli astronomi una chiara visione dei cambiamenti nell’atmosfera vasta e turbolenta di Saturno. Le immagini riprese nel 2018, 2019 e 2020 del pianeta mostrano le transizioni estive dell’emisfero settentrionale.

Amy Simon, scienziata planetaria presso il Goddard Space Flight Center della NASA a Greenbelt, nel Maryland, ha spiegato che: “Questi piccoli cambiamenti, che avvengono di anno in anno, nelle bande di colore di Saturno sono molto affascinanti. Mentre Saturno si dirige verso l’autunno nel suo emisfero settentrionale, noi vediamo le regioni polari ed equatoriali che mutano. Inoltre, riusciamo ad osservare anche che l’atmosfera si modifica su delle scale temporali molto più brevi”.

Amy Simon è l’autore principale di un articolo pubblicato sul Planetary Science Journal, riguardanti queste osservazioni. Il telescopio spaziale Hubble è un progetto di cooperazione internazionale tra la NASA e l’ESA.

Amy Simon, aggiunge che:Quello che abbiamo scoperto è stato un impercettibile cambiamento nel colore avvenuto di anno in anno sul pianeta. Probabilmente la causa è l’altezza delle nuvole e il cambiamento dei venti. Ovviamente non siamo sorpresi che i mutamenti non siano enormi, dato che stiamo guardando solamente una piccola frazione di un anno di Saturno”.

Amy Simon, continua spiegando che: “Noi ci aspettiamo dei grandi cambiamenti su una scala temporale stagionale. Le immagini raccolte sono riuscite a mostrare una progressione verso la prossima stagione di Saturno”.

Hubble e i dati sul cambio di stagioni su Saturno

I dati raccolti da Hubble sono riusciti a mostrare che dal 2018 al 2020 l’equatore di Saturno è diventato dal 5 al 10% più luminoso e che i venti sono leggermente cambiati

Hubble e le stagioni di Saturno: il cambio dei venti

I venti presenti nel 2018 misurati nei pressi dell’equatore, avevano una velocità di circa 1.600 chilometri all’ora. Questa misurazione è decisamente più alta di quella misurata dalla sonda Cassini della NASA tra il 2004 e il 2009. Infatti, in questo periodo sono stati registrati dei venti con una velocità di circa 1.300 chilometri all’ora. Successivamente, tra il 2019 e il 2020 i venti sono tornati alla stessa velocità ripresa dalla sonda Cassini.

I venti di Saturno possono variare anche in base all’altitudine. In questo caso significa che i dati raccolti nel 2018, sulla velocità dei venti, sono stati influenzati dallo spessore delle nuvole, che era di circa 60 chilometri più alto di quelle misurate durante la missione Cassini. I ricercatori ritengono che occorreranno ulteriori osservazioni per comprendere cosa stia accadendo sul pianeta.

Alcune caratteristiche di Saturno

Saturno è il sesto pianeta nel sistema solare e orbita ad una distanza di circa 1,4 miliardi di chilometri dal Sole. Per questa sua distanza Saturno impiega circa 29 anni terrestri per orbitare attorno al Sole e circa sette anni terrestri per ogni stagione.

La Terra risulta leggermente inclinata rispetto al Sole. Questa condizione altera la quantità di luce solare che ogni emisfero riceve, mentre il nostro pianeta ruota sulla sua orbita. Ed è proprio questa variazione nell’energia solare che provoca il cambio di stagione.

Saturno, allo stesso modo della Terra, possiede una sua inclinazione, e per questo anch’esso presenta un cambiamento di stagioni. Il cambiamento delle luce solare potrebbe essere la causa dei cambiamenti atmosferici osservati.

Saturno, come anche Giove, è un gigante gassoso, composto principalmente da idrogeno ed elio, nonostante all’interno sia presente un nucleo di roccia. Su Saturno, occasionalmente, avvengono enormi tempeste grandi quasi come la Terra. Gli astronomi, visto che molti pianeti individuati in altri sistemi sono dei giganti gassosi, sperano di ottenere molte informazioni sulle caratteristiche delle atmosfere di questo tipo di pianeti.

Saturno per la sua dimensione è il secondo pianeta più grande nel sistema solare, ed è 9 volte più grande del nostro pianeta. Inoltre, possiede più di 50 lune e un sistema di anelli composto principalmente da acqua ghiacciata.

Il programma OPAL e Saturno

Le osservazioni di Saturno fanno parte del programma OPAL, acronimo di Outer Planets Atmospheres Legacy, di Hubble. Simon, ricercatore principale di OPAL, conclude affermando che: “Il programma OPAL, attraverso Hubble, ci permette di osservare ogni anno i pianeti esterni del sistema solare. In questo modo ci consente di osservare come i pianeti osservati cambiano col tempo, permettendoci di ottenere nuove scoperte”.

Fonte:

https://www.nasa.gov/image-feature/goddard/2021/saturn-season-chang

Valmont57

Diversamente giovane, fondatore di Wiki Magazine Italia, (già Scienza & DIntorni), grande divoratore di libri, fumetti e cinema, da sempre appassionato cultore della divulgazione storica e scientifica.

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