lunedì, Settembre 16

Hubble individua una strana nebulosa bucata

Hubble individua una strana nebulosa bucata. Il telescopio ha immortalato una straordinaria foto della formazione. Questo tipo di nebulosa è anche definita “buco della serratura” ed è, ad oggi, una formazione inspiegabile.

Il telescopio ha individuato la nebulosa in Orione, una formazione che possiede una caratteristica molto distintiva. Non capita tutti i giorni di poter sbirciare attraverso un buco della serratura situato nel cosmo, ma Hubble lo ha reso possibile.

L’immagine

L’immagine raccolta della nebulosa a riflessione, denominata NGC 1999, è stata scattata dal telescopio spaziale Hubble e rilasciata dalla NASA e dall’Agenzia spaziale europea (ESA) lo scorso 24 ottobre. La foto mostra un “ritratto molto particolare” della vorticosa nuvola di gas e polvere.

La nebulosa non è altro che una reliquia della formazione di una stella, la V380 Orion, che può essere localizzata al centro dell’immagine, secondo la descrizione fornita dall’ESA,, che accompagnava l’immagine.

La caratteristica più distintiva dell’immagine raccolta è il vuoto oscuro presente al centro della nebulosa, a forma di buco della serratura. La nebulosa è stata fotografata, per la prima volta, da Hubble nel 1999, periodo in cui si credeva che la regione centrale oscura fosse qualcosa conosciuto come un “globulo di Bok”. 

I globuli sono delle nubi fredde di gas, polvere e altre molecole, che sono talmente dense da impedire il passaggio di luce. Gli astronomi, solo successivamente, attraverso delle osservazioni della nebulosa sono riusciti ad apprendere che la regione oscura era in realtà uno spazio vuoto. L’origine di questa caratteristica del buco della serratura, al momento, non è nota.

La nuova immagine è stata creata utilizzando i dati d’archivio della Wide Field Planetary Camera 2 di Hubble, ed è quindi un mix di sensori ultravioletti, visibili e nel vicino infrarosso. Questa combinazione ha creato l’immagine della nebulosa che vediamo. Il sensore a infrarossi è probabilmente il più importante quando si osservano le nebulose, questo perché gli altri sensori di Hubble, non possono vedere oltre le nuvole di polvere fino alle stelle presenti all’interno o dietro la nebulosa.

La nebulosa

La nebulosa viene illuminata dall’interno dalla neonata stella V380 Orion. NGC 1999 è in realtà il materiale residuo della formazione della stella, un oggetto caratterizzato da una colorazione bianca, creata dell’intenso calore della sua superficie, di circa 18.000 gradi Fahrenheit, o 10.000 gradi Celsius. La temperatura corrisponde al doppio della temperatura de Sole, ed è stimata in 3,5 masse stellari.

NGC 1999 è vicina alla Nebulosa di Orione, situata a circa 1.500 anni luce di distanza, in una regione attiva di formazione stellare della Via Lattea. L’oggetto è molto vicino anche al primo oggetto Herbig-Haro. Questi oggetti sono caratterizzati da dei getti di gas ionizzato di breve durata, eventi che vengono emessi da stelle molto giovani.

Conclusioni

La capacità della luce infrarossa di passare attraverso nuvole di gas e polvere è ciò che rende il James Webb Space Telescope uno strumento unico. La sua fotocamera a infrarossi è molto più sensibile di quella posseduta da Hubble. Webb ha già rivelato immagini formidabili di famose nebulose come ad esempio i Pilastri di Creazione nella Nebulosa. dell’Aquila.

FONTE:

https://www.space.com/hubble-cosmic-keyhole-stellar-nursery

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