lunedì, Settembre 16

I Protocolli dei Savi Anziani di Sion

https://www.youtube.com/watch?v=aaTec2KOqsg

Questa clamorosa fake news che lo stesso Hitler utilizzerà per giustificare la sua criminale campagna anti ebraica nasce alla fine del XIX secolo, durante uno dei conflitti sociali e giudiziari più drammatici della storia di Francia: l’Affare Dreyfus.

Il capitano alsaziano di origine ebraica Alfred Dreyfus,  verrà accusato ingiustamente di tradimento e spionaggio a favore della Germania, condannato e deportato nel 1895 presso l’isola del Diavolo, l’ufficiale verrà successivamente graziato e riabilitato soltanto nel 1906.

E’ appunto in questo periodo che questo documento fu scritto da più persone per amplificare il clima di antisemitismo dilagante nel paese transalpino, sostenere la colpevolezza di Dreyfus e cercare di dimostrare la pericolosità degli ebrei.

Il falso storico recita che i Protocolli dei Savi Anziani di Sion siano stati elaborati in un congresso sionista a Basilea in Svizzera nel 1897. Il documento espone il piano degli Anziani per conquistare il mondo da parte degli ebrei. I Protocolli poi sarebbero stati resi noti da una spia zarista presente al congresso.

I Protocolli vengono sbugiardati per quello che sono, una fantasiosa invenzione antisemita già nel 1921 da una serie di articoli del «Times» di Londra: essi sono il frutto del plagio di due precedenti opere di satira politica non correlate agli ebrei. E tutto sarebbe finito lì se il magnate americano Henry Ford non l’avesse preso per vero facendolo ristampare negli Stati Uniti. «Si accordano perfettamente con ciò che sta succedendo nel mondo» commentò Ford a proposito dei Protocolli. «Hanno sedici anni di vita e spiegano perfettamente gli avvenimenti accaduti fino a questo momento.»

Ford noto antisemita, unico americano menzionato favorevolmente da Hitler nel Mein Kampf, ne fa stampare ben 500.000 copie. Naturalmente Hitler si impossesserà di questo libercolo ed una volta preso il potere i Protocolli dei Savi Anziani di Sion entrano nel programma scolastico nazista e una pubblicazione ufficiale del Partito nazista del 1933 ordinava a ogni cittadino tedesco di «studiare le terrificanti confessioni degli Anziani di Sion, e metterle a confronto con la sconfinata miseria del nostro popolo, e poi trarre le necessarie conclusioni».

Anche Stalin subito dopo la seconda guerra mondiale utilizzerà questo falso storico per alimentare una campagna di antisemitismo utilizzata in questo caso per sostenere la teoria che complotti ebraici minacciavano la stessa vita dei vertici del partito e dello Stato sovietico.

Nonostante le numerose ed inconfutabili smentite storiche sull’autenticità di questa pubblicazione essa verrà rilanciata costantemente negli anni non soltanto dai circoli complottisti ed antisemiti che prosperano sulla rete ma viene diffusa ancora tramite canali legali.

Clamoroso il caso della catena americana Wal Mart che fino al 2004 è stata criticata per aver vendutoProtocolli dei savi di Sion sul suo sito web con una descrizione che ne suggeriva la possibile veridicità. 

Protocolli hanno avuto un peso sostanziale nella produzione di successive teorie cospirative. Secondo alcune recenti edizioni, gli “ebrei” descritti nei Protocolli servono a coprire l’identità dei veri cospiratori: Illuminati, massoni, o persino entità aliene, come i cosiddetti Rettiliani.

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