Animali

I RINOCERONTI: CORNI PREZIOSI

Secondo una vecchia leggenda africana, in origine il rinoceronte non aveva il corno, ma soltanto un muso lungo e grigio. Invece gli altri animali possedevano particolari anatomici unici che li contraddistinguevano: la criniera del leone, le zanne dell’elefante, le corna di antilopi e gazzelle.

Sconsolato, prima vagò per la savana, poi stanco e triste, si gettò a terra per dormire. Allora gli amici pensarono di aiutarlo costruendogli un finto corno, con fango, terra e succo di amarula impastati. L’indomani, svegliatosi, andato a bere, si scoprì col corno e ringraziò gli amici, per l’acquisizione di un riconoscimento personale e il rispetto che ne derivava da parte degli altri.

Purtroppo, secondo false credenze, si continua ancora a pensare che il corno polverizzato possa guarire da febbri, epilessia, malaria, avvelenamenti e ascessi vari, da cui il fenomeno incontrollato del bracconaggio.

Caratteristiche generali e specie

Le stazze dei rinoceronti sono notevoli, arrivando ad altezze di 2 metri e pesi persino di 3,5 tonnellate. Pur così grandi, sono erbivori che si nutrono di rami, foglie, erba e frutta. Ne esistono 5 specie: il bianco e il nero africani, quello indiano, di Giava e di Sumatra in Asia. I primi vivono in praterie e savane, rinfrescandosi lungo corsi d’acqua.

I rinoceronti indiani nuotano spesso in acqua, gli altri vivono in foreste pluviali. La pelle spessa e coriacea, dallo spessore di molti centimetri, costituisce una buona protezione, sia contro i nemici che contro agenti atmosferici:le varie serie di pieghe fanno più facilmente raffreddare il corpo, oltre a trattenere più umidità.

I corni sono fatti di cheratina, che forma anche capelli ed unghie, e senza nervi, invece delle zanne degli elefanti, i rinoceronti possiedono denti particolari. Sono dotati di 24 denti assai robusti e grandi divisi a metà tra molari e premolari. A livello sensoriale, la vista è piuttosto debole, mentre l’olfatto e l’udito sono assai sviluppati: i rinoceronti possono quindi perfettamente percepire sia eventuali minacce che prede da lontano.

Vita sociale

Sono animali solitari, salvo che nel periodo riproduttivo. Dopo aver contrassegnato le loro zone con feci, i maschi si mostrano molto territoriali, respingendo aggressivamente con poderosi colpi di corno altri esemplari che si avvicinano , mentre le femmine formano piccoli gruppi di famiglia coi loro piccoli. La gestazione dura dai 15 ai 18 mesi, con i cuccioli del tutto dipendenti dalla madre, fino al momento di prendere cibo in modo autonomo.

Abitudini alimentari e importanza ecologica

Sono efficienti nuotatori, capaci di attraversare senza problemi fiumi e laghi per trovare altre zone di cibo. Riescono a stare anche in apnea per vari minuti, senza difficoltà. Il rinoceronte bianco pascola di solito su erbe basse, invece l’indiano si nutre in prevalenza di foglie e rami d’alberi.

Se da un lato consumano grossi quantitativi di erba, attraverso le feci portate altrove permettono comunque la crescita e la diffusione di varie specie vegetali. Purtroppo il bracconaggio, a causa del mercato assai lucroso dei corni, sta portando questi animali verso l’estinzione: secondo alcune stime, rimangono attualmente circa 20.000 rinoceronti bianchi e 5.000 neri, numeri molto inferiori a quelli del passato.

Sarebbe quindi necessaria una decisa ed efficace campagna di istruzione e sensibilizzazione diretta alle popolazioni locali, per sfatare certe convinzioni ataviche e ridurre via via così la richiesta sul mercato nero dei corni di rinoceronte, ma gli interessi economici purtroppo prevalgono. In qualche caso, per prevenire morti, i corni vengono tolti senza far soffrire l’animale, con ricrescite nel giro di un paio d’anni.

Dante Iagrossi

Dante Iagrossi, nato nel 1955 e residente a Caiazzo (Caserta), dopo la laurea in Fisica, ha insegnato Matematica e Scienze, nelle scuole medie. Realizza vari lavori didattici (presentazioni, ebook, mappe concettuali e video) su argomenti scientifici. Numerosi gli articoli divulgativi pubblicati in rete. Ha tenuto alcune lezioni presso sedi di Unitre (Alife e Caserta) sul mondo vegetale e quello animale. Ha infine pubblicato un libro sulle varie capacità animali, fisiche, intellettive, pratiche ed emozionali, “Cervello di corvo, cuore di elefante”, (ed. Ikone, 2023) in cui compaiono anche confronti con comportamenti umani, diffuso gratuitamente nelle scuole.

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