giovedì, Settembre 19

I Rolling Stones, l’altra faccia della swinging London

Londra negli anni Sessanta dello scorso secolo è il crocevia mondiale delle tendenze e dell’innovazione e la dominatrice incontrastata della scena musicale. Due sono le band che si contenderanno un successo planetario: i Beatles e i Rolling Stones.

Se i primi riuscirono a piacere ad un vastissimo pubblico intergenerazionale, gli Stones diverranno il punto di riferimento dei più giovani e della ribellione di questi ultimi contro un sistema vissuto come alienante ed oppressivo. I Rolling Stones fecero dell’uso sistematico delle droghe una scelta “politica” contrariamente al gruppo rivale che si limitò ad assumere droghe sia per sostenersi dai tour massacranti sia come momento di “evasione” individuale.

Michael Philip “Mick” Jagger nasce a Dartford il  26 luglio 1943. Lo storico frontman del gruppo raccoglie intorno a se un gruppo di coetanei che prenderà forma definitiva quando dopo un concerto in uno dei templi del rock londinese, il Marquee, il 12 luglio 1962, vengono notati dalla Decca che li mette sotto contratto, assegnandogli come manager Andrew Loog Oldham, un giovane e talentuoso produttore.

Oldham contribuì in maniera decisiva alla formazione del mito degli Stones che verranno. Una delle prime mosse di Oldham fu l’estromissione di Ian Stewart dalla band, poiché egli, corpulento e poco elegante, stonava con l’immagine che Oldham voleva dare alla band.

Per quanto riguarda il nome della band è Keith Richards che racconta come sia stato assunto, in modo rocambolesco, durante una telefonata con un giornale, ispirandosi ad una canzone di Muddy Waters (Rollin’ Stone). La loro ascesa è relativamente veloce, anche se all’inizio piuttosto circoscritta.

Oldham struttura il gruppo come gli anti-Beatles per eccellenza sia nel look (capelli lunghi, vestiti di scena aggressivi e minimali contro i caschetti e gli abiti grigi tutti uguali del gruppo rivale) sia nella performance scenica dei loro concerti. Il giovane produttore così li catechizza: “Loro sono simpatici, puliti, curati. Noi saremo l’opposto. E quanto più i genitori vi odieranno tanto più i loro figli vi ameranno”.

Oldham è instancabile e nel 1966 scopre una biondina esile e con una voce da mezzo soprano straordinaria, la ventenne Marianne Evelyn Gabriel Faithfull, figlia della baronessa viennese Eva von Sacher-Masoch. La fa conoscere agli Stones e la giovane cantante interpreterà con grande successo il pezzo  As Tears Go By (firmata da Jagger e Richards). Mick verrà rapito dal fascino quasi efebico di Marianne con cui avrà un intensa storia d’amore dal 1966 al 1970.

In quei quattro anni succede di tutto. Gli Stones finiscono sotto processo per uso di stupefacenti. Durante una perquisizione della polizia nell’appartamento che in quel periodo Mick e Marianne condividono sorprendono i due strafatti, lui nudo, lei con in dosso soltanto una pelliccia che per altro scivolerà a terra durante i concitati attimi della perquisizione.

Scandalo. Questa è la parola che più di ogni altra viene associata ai Rolling Stones. Dovunque il gruppo si esibisce scoppiano risse e tumulti che la polizia deve sedare a volte utilizzando le maniere forti. Gli stessi membri del gruppo non di rado sono coinvolti in scazzottate per impedire ad esaltati contestatori di salire sul palco dove si esibiscono.

Loro non fanno niente per evitare queste situazioni, anzi sembra che si divertano ad accendere la miccia di situazioni esplosive: urinano in pubblico, insultano gli invalidi, inneggiano alla droga ed all’amore libero e promiscuo.

Ed è proprio il sesso che diventa, anche attraverso canzoni che hanno fatto epoca come Satisfaction, veicolo per scardinare il vecchio sistema. Uno dei loro slogan di quel tempo è “There is no revolution without copulation“…non c’è rivoluzione senza fornicazione.

Si intravedono però in questa orgia di spettacoli, canzoni, provocazioni, conditi anche da alcuni clamorosi insuccessi, le prime crepe tra il gruppo ed Oldham, il manager che aveva creato la loro leggenda, tanto che nel 1967 i loro destini si separano.

Nel 1969 Brian Jones uno dei membri del gruppo viene estromesso a causa di una serie di problemi ed il 3 luglio di quell’anno muore, in circostanze mai chiarite del tutto, nella piscina di casa sua. Appena due giorni dopo la morte di Jones, i Rolling Stones tennero un concerto gratuito, già programmato, al Hyde Park di Londra di fronte a un pubblico stimato in circa 250 000 persone. Il concerto, che doveva servire come presentazione per il nuovo chitarrista, Mick Taylor, fu un evento senza precedenti, costellato di polemiche per l’insensibilità del gruppo verso la morte di uno dei fondatori.

La “swinging London” andava declinando, non certo il percorso artistico di questo longevo gruppo che sarà attraversato ancora da crisi, abbandoni, cali di popolarità, nuovi successi, giungendo praticamente ai giorni nostri.

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