lunedì, Settembre 16

Il consumo di yogurt aiuta nel controllo dell’ipertensione?

L’ipertensione arteriosa è una patologia nella quale la pressione del sangue nelle arterie della circolazione sistemica risulta elevata. Ciò comporta un aumento di lavoro per il cuore. La pressione arteriosa è riassunta da due misure, sistolica e diastolica, che dipendono dal fatto che il muscolo cardiaco si contrae (sistole) e si rilassa (diastole) tra un battito e l’altro.

La pressione sanguigna normale a riposo è compresa tra i 110 e i 140 mmHg di sistolica e tra i 60 e i 90 mmHg di diastolica. Viene considerata un’ipertensione se vi è una pressione frequentemente pari o superiore ai 140/90 mmHg. Oltre il 90% dei casi diagnosticati di ipertensione è classificata come “primaria” ovvero senza evidenti cause mediche alla base.

Secondo i dati della Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa nel nostro paese questa malattia  colpisce in media il 33% degli uomini e il 31% delle donne. Il 19% degli uomini e il 14% delle donne sono in una condizione di rischio. Per controllare ci affidiamo a farmaci specifici, dieta controllata ed un attento esercizio fisico. E’ proprio nell’ambito della dieta alimentare che uno studio curato dall’Università dell’Australia Meridionale in collaborazione con quella del Maine (USA) apre prospettive interessanti.

Secondo questa ricerca pare che il consumo di yogurt può essere collegato ad una migliore gestione di pressione sanguigna nei soggetti affetti da ipertensione arteriosa. Ciò sarebbe dovuto ad alcuni micronutrienti presenti nei latticini che hanno un ruolo positivo nella regolazione della pressione del sangue. Tra questi micronutrienti ci sono il magnesio, il calcio e il potassio.

Lo studio si è basato su un campione di 915 soggetti (564 ipertesi e 351 non ipertesi). Il consumo di yogurt veniva valutato tramite questionari mentre le analisi erano relative alla pressione sanguigna sistolica, a quella diastolica e alla pressione arteriosa media.


I ricercatori, inoltre, raccoglievano dati riguardanti la pressione del polso, l’indice di massa corporea, il colesterolo totale, il glucosio, l’HDL (lipoproteine ad alta densità, volgarmente “colesterolo buono”), LDL (lipoproteine a bassa densità, volgarmente “colesterolo cattivo”), trigliceridi e omocisteina plasmatica.

In sintesi nelle persone ipertese la pressione sanguigna risultava più bassa di quasi sette punti nei soggetti che consumavano yogurt rispetto a quelli che non lo assumevano regolarmente nella loro dieta alimentare.

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