Il regime iraniano da anni conduce una dura campagna censoria contro i libri, in particolare quelli di provenienza occidentale. Decine sono i titoli all’indice dal Codice Da Vinci di Dan Brown all’Ulysses di Joyce.
A «sfidare» il sistema è ora il Teheran Book Garden, uno degli spazi dedicati alla lettura più grandi al mondo, inaugurato proprio nella capitale iraniana.
Il “Giardino dei Libri” che sorge sulle colline di Abbasabad ospita anche cinema, teatri, una galleria d’arte e naturalmente decine di migliaia di volumi.
La nuova biblioteca è grande 65 mila metri quadrati e, guardando gli interni, la sua capacità letteraria potrà sicuramente aumentare nel tempo.
La lotta per la libertà di espressione e di lettura nella società islamica iraniana è tutt’altro però che conclusa, oltre alla “lista nera” di romanzi e saggi, sempre più parole sono vietate nelle pubblicazioni, o attirano gli strali della censura: bacio, danza, vino sono solo alcuni esempi dell’oscurantismo che cerca di opprimere la vitalità della società iraniana.
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