Un grimorio è un libro di magia. La produzione dei grimori fu particolarmente proficua dal Medioevo al XVIII secolo e consisteva in guide astrologiche, istruzioni e ricette per preparare incantesimi, pozioni e medicine, liste di creature angeliche e demoni, preparare talismani, invocazioni e per annotare le proprie formule.
La parola, grimorio, proviene dal francese antico grimoire, ma anche grammaire, da cui provengono le parole grammatica e glamour, dovuta alla rarità e all’élitarietà dell’istruzione scolastica durante il Medioevo. I testi per lo studio venivano riservati alla Chiesa cattolica e la popolazione analfabeta li considerava magici e demoniaci, stregoneschi. Non è un caso che una delle parole ancora derivanti sia infatti incantesimo.
Sono testi molto legati all’esoterismo – correlazione particolarmente rilevante nelle lingue francese e inglese. Sono considerati libri dell’occulto oltre che grammatiche: in inglese gramarye è la negromanzia. La grammatica è la regola del discorso, e infatti i grimori contengono formule per invocare sortilegi, magie, spesso i morti e creature ultraterrene.
La magia evocata dai grimori è molto affascinante: si tratta del costante lavoro di decifrazione e fantasia che attuiamo leggendo un libro. La magia più importante è quella della conoscenza. Vengono infatti considerati grimori anche quaderni di appunti, in quanto contenenti regole e formule scritte in modo da poter essere decifrati dai proprietari.
Spesso i fruitori del fantastico contenuto nei grimori sono proprio persone affascinate dal segreto della magia e dai misteri della storia.
Vi sono parecchi grimori noti: la Chiave di Salomone, Enchiridion (donato a Carlo Magno dal pontefice Leone III), Il grande grimorio – testo di magia nera -, Libro del comando; c’è chi sostiene che anche il Necronomicon di H. P. Lovecraft sia un grimorio, ispirato dall’ars goetia – nota grazie alla webserie animata Helluva Boss di Vivienne Medrano – e alla mitologia sumera; lo stesso autore ha però confermato che il Necronomicon è una sua invenzione e pertanto non esiste.
La preziosità dei grimori è dovuta all’uso delle lingue francese e latino, e le loro edizioni falsificate e mal tradotte. Non sono infatti rari casi di falsi storici tra i libri considerati grimori, come il manoscritto Voynich, ritrovato dallo stesso e conservato nella biblioteca dell’università di Yale. Si tratta di un codice illustrato del XV secolo ancora indecifrato, in quanto scritto in un codice linguistico sconosciuto. Esso è reputato il libro più misterioso che ci sia.
Vi sono anche libri di incantesimi più antichi, papiri magici risalenti all’antico Egitto. Molti testi furono recuperati da associazioni pseudomassoniche a sfondo esoterico e ne derivarono movimenti più recenti come quello della Wicca.
Una cosa è certa: la specialità dei grimori sta proprio nell’unicità che gli dota chi lo ha in mano, magia più potente di qualsiasi incantesimo.
Fonti:
Wikipedia. https://it.wikipedia.org/wiki/Grimorio
Una parola al giorno. https://unaparolaalgiorno.it/significato/grimorio
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