giovedì, Settembre 19

Il miglior amico dell’uomo…il cioccolato?

Durante questo periodo di festività il consumo di cioccolato si impenna vertiginosamente, lo ingurgitiamo in una molteplicità di forme e dosi: tavolette, cioccolatini, nel ripieno di panettoni e pandori, in altri dolci. A parte l’esubero di calorie ed il rischio che i nostri valori glicemici sballino, quali sono gli altri effetti di un’assunzione regolare di questo alimento?

A questa domanda ha cercato di rispondere recentemente uno studio pubblicato sul Journal of Nutritional Biochemistry. I ricercatori si sono focalizzati soprattutto sullo studio degli effetti di una dieta “regolare” a base di cioccolato fondente sull’asse cervello-intestino.

I ricercatori hanno sottoposto un gruppo di volontari ad uno studio randomizzato per tre settimane. In questo lasso di tempo il campione di volontari è stato suddiviso in tre gruppi distinti. Il primo, costituito da 18 persone dovevano consumare 30 grammi al giorno di cioccolato al cacao all’85%; 16 partecipanti dovevano consumare la stessa quantità ma di cioccolato con cacao al 70%. Infine 14 individui costituivano il gruppo di controllo e dovevano mantenere una dieta rigidamente priva di cioccolato.

In queste settimane i ricercatori sottoponevano i volontari ad una serie di test standard per misurarne l’umore e ad analisi del microbioma intestinale, anche tramite sequenziamento dell’RNA fecale. L’esperimento forniva alcuni risultati interessanti, in particolare il primo gruppo, quello che consumava 30 grammi di cioccolato fondente al 85% aveva un sensibile miglioramento dell’affettività negativa.

Con questa espressione si indica la presenza di esperienze frequenti e intense di alti livelli di emozioni negative (es. depressione, colpa, ansia, vergogna, …) con i comportamenti conseguenti (es. relazioni di dipendenza, isolamento, irritabilità). Un indice più basso di affettività negativa significa essere più sintonia con se stessi e con il mondo ed avere un umore più equilibrato e positivo.

Le indicazioni più interessanti però sembrano provenire da una maggiore biodiversità batterica negli intestini dei consumatori di cioccolata e da una presenza più significativa di Blautia obeum un batterio anaerobico gram positivo che svolge un utile funzione anti infettiva. Insomma una dieta a base di cioccolata fondente non soltanto ha risvolti positivi per quanto riguarda il nostro benessere psichico ma svolge anche un importante azione prebiotica ed anti infettiva nel nostro intestino.

Peccato per il rovescio della medaglia che un assunzione regolare di cioccolata comporta e che si traduce in un eccesso di zuccheri ed un sovraccarico calorico che è bene evitare.

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