domenica, Settembre 8

Il “Moon Sniper” giapponese continua a svegliarsi

Il “Moon Sniper” giapponese continua a svegliarsi. Lo strumento non era stato costruito per sopravvivere alla notte lunare, eppure sembra che resista. Secondo la Japan Aerospace Exploration Agency, il lander giapponese “Moon Sniper” sta sfidando tutte le probabilità per la terza volta, sopravvivendo ad un’altra lunga e gelida notte lunare, nonostante non fosse progettato per resistere a condizioni così dure.

Il lander, viste le temperature rigide, non avrebbe dovuto resistere nemmeno ad una notte lunare, un periodo di oscurità sulla Luna che dura circa due settimane. Il veicolo robotico, noto anche come SLIM, o Smart Lander for Investigating Moon, è allunato il 19 gennaio. Questa impresa storica ha reso il Giappone il terzo paese in questo secolo, e il quinto in assoluto, ad atterrare sulla Luna.

Il lander è atterrato vicino al cratere Shioli, situato a circa 322 chilometri a sud del Mare della Tranquillità, una regione vicino all’equatore lunare. Luogo in cui l’Apollo 11 è allunato per la prima volta portando l’uomo sulla Luna. Il lander, durante la discesa, ha riscontrato un’anomalia ed è atterrato con il muso. I suoi pannelli solari sono finiti così rivolti ad ovest anziché in posizione verticale e non ricevevano la luce solare necessaria per generare energia.

Il Moon Sniper

Finora Moon Sniper, nome guadagnato per la tecnologia di precisione che gli ha permesso di allunare a circa 55 metri dal suo bersaglio, continua a sorprendere la squadra svegliandosi dopo ogni notte lunare. Ciò gli ha permesso di scattare nuove foto e trasmetterle. Questo prima di tornare a dormire. La resistenza del veicolo agli estremi lunari è unica tra le missioni che sono atterrate sulla Luna nell’ultimo anno.

Gli esperti hanno un paio di idee sul perché ciò stia accadendo. Il team ha comunicato con Moon Sniper il 23 aprile. Questo dopo che il lander aveva trascorso la sua terza notte lunare. Il lander è stato in grado di trasmettere molte immagini del suo sito di allunaggio. Il team ha reso noto che: “SLIM ha mantenuto le funzionalità principali anche dopo 3 notti sulla Luna, cosa non prevista nel design!”.

Moon Sniper, oltre a sopravvivere al freddo estremo della notte lunare, ha anche sopportato le temperature torride del giorno lunare, che possono raggiungere i 250 gradi Fahrenheit (121 gradi Celsius). Il team attende circa un giorno dopo il risveglio di SLIM prima di ordinargli di inviare le immagini per tutelare lo strumento.

Moon Sniper: le immagini

Una delle telecamere di navigazione di SLIM, lo Star Tracker, ha fornito immagini dell’esperienza sulla superficie lunare. Lo Star Tracker non è una vera macchina fotografica e veniva invece utilizzato per misurare la direzione della lander monitorando l’allineamento.

Il team ha spiegato che: “Originariamente non era progettato per essere utilizzato sulla superficie lunare, ma in linea di principio può scattare foto proprio come una macchina fotografica, il che ha portato al suo funzionamento tramite ‘comandi segreti’”.

Il Sole è tramontato ancora una volta vicino al cratere Shioli e Moon Sniper è andato di nuovo in letargo il 29 aprile. Il team ha spiegato che: “Abbiamo in programma di tentare di riprendere nuovamente l’attività tra la metà e la fine di maggio, quando le celle solari di SLIM inizieranno a generare elettricità”.

Conclusioni

Ci sono molti fattori che potrebbero aumentare la sopravvivenza del lander. Tra cui il mantenimento di una batteria chimica protetta e il funzionamento a temperature estreme e un design in grado di alimentare l’energia solare direttamente al sistema di alimentazione, entrambi i quali potrebbero essere implementati in futuro.

Il successo del Giappone con Moon Sniper è solo un esempio di una rinnovata corsa per lo sbarco sulla Luna che si è svolta negli ultimi anni. La spinta per l’esplorazione lunare continua. Il successo di Moon Sniper arriva durante quella che Noah Petro, scienziato del progetto NASA sia per il Lunar Reconnaissance Orbiter che per Artemis III, definisce una “grande nuova era di esplorazione lunare”.

Sei delle rivoluzionarie missioni Apollo hanno restituito campioni lunari da diversi siti di atterraggio sulla Luna, ma tutti si trovavano sul lato più vicino della Luna. L’esplorazione di nuove regioni lunari offre nuove finestre sulla comprensione del satellite terrestre. Noah Petro conclude spiegando che: “Per me è una grande gioia vedere le missioni atterrare sulla superficie lunare. Ogni volta che atterriamo sulla superficie, impariamo di più su questo ambiente lunare unico nel quale ci stiamo immergendo. Ciò aiuterà ad preparati per le missioni Artemis”.

FONTE:

https://edition.cnn.com/2024/05/02/world/japan-moon-sniper-third-lunar-night-scn/index.html

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