Il primo Grande Complotto della Storia

E’ difficile stabilire quando nasce la prima teoria cospirazionista della storia dell’umanità, ma con ogni probabilità questo non invidiabile primato appartiene alla Polonia ed al XVII secolo.

Tutto nasce da un piccolo manoscritto anonimo di poche pagine che inizia a circolare dal 1614. Molte storie e leggende si innestavano sulla sua genesi, quello che era certo è che rispondeva al titolo di “Privata monita Societatis Jesu“, più comunemente conosciuto come Monita Secreta.

Questo libricino inizia a circolare per tutta l’Europa tracciando il modello del primo, grande complotto della storia umana. Cosa c’è scritto di così “pericoloso” in questa trentina scarsa di pagine? Si tratta di diciotto “avvertimenti” scritti dai padri gesuiti per gli altri membri della Compagnia e destinati a rimanere riservati.

La Compagnia di Gesù era stata fondata da Ignazio di Loyola che, con alcuni compagni, a Parigi nel 1534 fece voto di predicare in Terra Santa (progetto abbandonato nel 1537) e di porsi agli ordini del papa: il programma di Ignazio fu approvato da papa Paolo III con la bolla “Regimini militantis ecclesiae” (27 settembre 1540).

Da allora l’ordine si era diffuso in tutta Europa con una velocità sorprendente. Nei Monita, questo documento interno e riservato della Compagnia di Gesù, l’estensore si premura di dare istruzioni su come inserirsi in ogni campo della società civile, su come intrigare, tramare, imbrogliare, fino a raggiungere il controllo di tutti i centri di potere.

I Monita svelavano quindi il progetto segreto e mostruoso dell’Ordine volto a dominare attraverso una serie di intrighi, sotterfugi, posizioni di potere l’intera cristianità. Si trattava naturalmente di un falso sbocciato sotto l’egida del rancore e della vendetta.

Il libricino era apparso per la prima volta a Cracovia nel 1614 e basteranno pochi mesi per scoprire chi si celava dietro i Monita. Scriveva il vescovo Piotr Tylicki: «L’autore non si conosce per certo, tuttavia circola voce e, per una serie di supposizioni, si congettura che sia stato pubblicato da Hieronim Zahorowski, parroco di Gwoz´dziec».

Altre fonti negli anni a venire ribadirono che l’autore di queste insinuazioni era il buon Zahorowski. Chi era costui? Era un giovanotto di estrazione nobiliare, che aveva studiato presso il collegio della Compagnia a Lublino e aveva deciso d’imbarcarsi nella carriera gesuitica per diventare alto prelato. Il nostro studente però non era particolarmente brillante e nel 1612 a Poznan veniva bocciato sonoramente all’esame del quarto anno di studi teologici.

La sua carriera era stroncata sul nascere. La volontà di vendicarsi spinge Zahorowski l’anno dopo a scrivere delle lettere calunniose in cui, anonimamente, accusa i gesuiti di spingere i ragazzi ricchi a entrare nella Compagnia al solo fine di poter mettere mano sui loro beni di famiglia. Anche stavolta viene scoperto ed espulso dall’Ordine, nel 1614.

Il nostro però non demorde e concepisce un piano per farsi restituire il denaro versato nelle casse del collegio. Nel maggio del 1616, i gesuiti si videro recapitare una lettera piuttosto curiosa. Secondo quanto stava scritto, due confratelli – di cui non veniva fatto il nome – affermavano di essere tenuti prigionieri – da alcuni nobili ungheresi. Luogo e nome dei carcerieri ovviamente non era rivelato. Questi nobili minacciavano di uccidere i due confratelli se la Compagnia di Gesù non avesse restituito i soldi al nostro Zahorowski!

La reazione dell’Ordine religioso fu piuttosto pragmatica, sperando di togliersi di torno l’ostinato grafomane, restituirono l’intera retta a padre Zahoroswski. Purtroppo il rancore dell’ex gesuita aveva già prodotto i Monita Secreta e quello che avrebbe potuto rimanere confinato in una disputa interna di un ordine religioso sfocerà invece nel primo Grande Complotto della Storia.

Questo perché Zahoroswski aveva saputo rinfocolare con le sue falsità una serie di pregiudizi già esistenti intorno alla Compagnia di Gesù. A poco più di settant’anni dall’atto della fondazione, la Compagnia di Gesù viveva in una posizione ambigua. Gestori di ogni istituzione culturale, fiore all’occhiello del papato nella battaglia della Controriforma, confessori e consiglieri di molti principi cattolici. Poi scienziati, missionari, diplomatici, esperti amministratori di giganteschi patrimoni con cui portare avanti un’organizzazione internazionale di anno in anno più complessa.

Per i protestanti si trattava del volto più oscuro della chiesa cattolica e per una parte dei cattolici stessi, la Compagnia di Gesù rappresentava una sorta di Chiesa nella Chiesa. Molto prima dei Monita gli atti d’accusa ed i pamphlet contro l’ordine ignaziano circolavano proporzionalmente alla crescita dell’influenza e della potenza della Compagnia.

Nella Repubblica di Venezia, fustigati dalle invettive di Paolo Sarpi, i gesuiti erano stati messi al bando negli anni novanta con l’accusa di corrompere i giovani. Il successo dei Monita era che si trattava (falsamente) di una confessione, interna stessa al controverso ordine e per questo particolarmente adatta a rinfocolare il sentimento anti gesuitico.

Pur messi all’indice nel 1616 i Monita continuarono a prosperare per oltre 50 anni. Ben trentacinque edizioni a stampa fino al 1700, trentadue in tutta Europa fino al 1791, settantadue nell’Ottocento, senza contare le versioni manoscritte. In questo clima anti gesuitico le cose iniziano a precipitare quando la notte del 3 settembre 1758, il re del Portogallo Giuseppe I viene ferito da un colpo di pistola al braccio per una questione di donne. Il marchese di Plombal, non nuovo nel suo livore anti gesuitico, punta l’indice contro la Compagnia accusandola di aver organizzato l’attentato.

Seguirono una serie di processi, aggressioni ed invettive che porteranno all’estromissione dell’Ordine dal Portogallo nel 1759. Cinque anni dopo la stessa cosa avviene in Francia. Anche in Spagna la Compagnia di Gesù fu oggetto di persecuzioni ed accuse infamanti. La situazione era ormai così generalizzata ed incandescente che Papa Clemente XIV il 16 agosto 1773 firmava l’atto ufficiale di scioglimento che veniva consegnato al generale della Compagnia Lorenzo Ricci, imprigionato di lì a poco e lasciato a languire nelle segrete di Castel Sant’Angelo.

La Compagnia di Gesù di fatto non esisteva più. Dovranno passare ben 41 anni prima che l’Ordine fosse riabilitato. Riabilitazione che per altro non servì ad eliminare preconcetti e pregiudizi che i Monita Secreta avevano seminato nelle coscienze di molti.

Valmont57

Diversamente giovane, fondatore di Wiki Magazine Italia, (già Scienza & DIntorni), grande divoratore di libri, fumetti e cinema, da sempre appassionato cultore della divulgazione storica e scientifica.

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