Una tavoletta sumera scoperta nell’antica città di Uruk, nell’odierno Iraq, contiene probabilmente il primo nome proprio conosciuto della storia dell’umanità. I Sumeri hanno scoperto la scrittura cuneiforme intorno al 3200-3100 avanti l’era volgare. I caratteri appuntiti di questa scrittura venivano incisi su tavolette di argilla.
Ed è proprio su una di queste tavolette che è stata ritrovata la seguente iscrizione: «Nel corso di 37 mesi sono state ricevute in totale 29.086 misure di orzo. Firmato Kushim». Secondo lo storico israeliano Yuval Noah Harari, questo reperto contiene il primo nome proprio di cui si abbia documentazione della storia dell’umanità.
Questo Kushim, probabilmente era uno scriba incaricato di catalogare ed amministrare le quantità di orzo coltivate e vendute per produrre una sorta di birra. Incredibilmente questo primato non appartiene ad un re, una divinità o un artista ma ad un semplice contabile.
Ad onor del vero non tutti gli studiosi sono d’accordo con questa interpretazione. Kushim potrebbe essere un titolo, come, appunto “contabile” o “addetto alle spedizioni di orzo”. In tal caso il primato del primo documento contenente un nome proprio potrebbe appartenere ad un’altra tavoletta sumera, un po’ più recente (un paio di generazioni dopo quella di Kushim). L’iscrizione dice: due schiavi posseduti da Gal Sal: En-pap X e Sukkalgir.
Non ci deve stupire se anche in questo caso i nomi appartengono a gente comune, un padrone ed i suoi due schiavi. La cosa però non deve stupire più di tanto. La scrittura nasce, inizialmente, per soddisfare le esigenze di mercanti, artigiani, contadini e pastori e solo successivamente sarà utilizzata per celebrare la gloria di re ed eroi.
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