giovedì, Settembre 19

Il satellite Ixpe inizia la fase operativa

Il satellite Ixpe inizia la fase operativa. Il satellite made in Italy comincerà la sua missione analizzando i resti di una supernova. La missione è gestita in collaborazione tra la NASA e l’ASI, l’agenzia Spaziale Italiana. Nella missione sono presenti anche l’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).

Il satellite Ixpe ha finalmente aperto i suoi occhi, che utilizzano i raggi X, sull’universo. Lo strumento è quindi pronto per fare nuove e incredibili scoperte sui fenomeni più estremi che caratterizzano lo spazio. Il satellite, che è stato lanciato poco più di un mese fa, inizia la sua fase operativa a 540 chilometri dalla Terra.

Il satellite Ixpe

Il satellite Ixpe, secondo quanto riportato dalla NASA, ha iniziato le sue osservazioni cominciando da Cassiopeia A (Cas A). Questa non è altro che i resti di una supernova, creati da una gigantesca esplosione di una stella massiccia avvenuta circa 350 anni fa nella costellazione di Cassiopea.

Martin Weisskopf, responsabile scientifico della missione presso il Marshall Space Flight Center, della NASA, ha dichiarato che: “L’inizio delle osservazioni scientifiche di Ixpe segna un nuovo capitolo per quanto riguarda l’astronomia a raggi X. Una cosa è certa, possiamo aspettarci l’inaspettato”.

Il lancio del satellite Ixpe è avvenuto lo scorso 9 dicembre da Cape Canaveral, l’osservatorio Ixpe (Imaging X-ray Polarimetry Explorer). Successivamente, il 15 dicembre si è posizionato in orbita. L’Ixpe ha poi avuto bisogno di tre settimane per poter testare tutte le sue capacità di manovra e puntamento e per allineare i suoi telescopi.

Il satellite, durante l’esecuzione dei test, è stato posizionato per potersi calibrare verso due oggetti luminosi. Questi erano rispettivamente 1ES 1959+650, la parte più interna di una galassia alimentato da un buco nero, e la pulsar SMC X-1.

Ixpe e Cassiopeia A

Il satellite, una volta portate a termine tutte le procedure, ha puntato i suoi occhi verso Cassiopeia A. Questa è, come tutte le supernove, un vero e proprio laboratorio naturale, che fornirà la possibilità di analizzare la fisica estrema direttamente nello spazio.

L’obiettivo principale del satellite, per quanto riguarda Cassiopeia A, sarà quello di raccogliere informazioni sul suo campo magnetico. Questo avverrà attraverso le analisi della polarizzazione dei raggi X, ossia, in quale modo si orientano nel loro viaggio attraverso lo spazio. Le osservazioni di Cassiopeia A dureranno 19 giorni.

Altre informazioni

La missione, che durerà per almeno due anni, avrà come obiettivo le aree più remote della nostra galassia, in particolare i buchi neri e i resti di supernove e di stelle di neutroni. Ixpe, durante il corso del primo anno dovrà osservare circa 40 oggetti spaziali.

Il piano di osservazioni di Ixpe, durante questo primo anno, offrirà delle informazioni uniche per diverse classi di sorgenti astrofisiche, da cui i ricercatori si aspettano nuovi e stimolanti approfondimenti teorici. Tra le risposte a cui cercherà di rispondere ci sono in “quale modo ruotano i buchi neri?” E “come fanno le pulsar ad emettere i raggi X?” Il satellite cercherà di rispondere a queste domande specifiche, ma anche ad altri quesiti, attraverso la misurazione della quantità e la direzione di polarizzazione della luce a raggi X.

FONTI:

https://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/spazio_astronomia/2022/01/13/aperti-gli-occhi-del-satellite-ixpe-inizia-la-fase-operativa-_9ea820fd-b855-4c23-8173-fbd2d8476673.html?fbclid=IwAR3bMRQ_vHFzJUZSR-sxoheFjQE–68YH7a3MzYVDVrprttFJ9KuPyW_nwo

https://www.wired.it/article/ixpe-satellite-spazio-supernova-cassiopea-a/

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