Categories: Letteratura e libri

Il Simbolismo. La novità poetica rivoluzionaria del nostro tempo

Sia pure nel rispetto della sua specificità (Dante, Petrarca, Ariosto, Manzoni ecc.), il linguaggio e la sintassi della poesia fino all’Ottocento coincidono con, diciamo così, la sintassi e il linguaggio diurni i quali sono propri della vita cosciente, quindi appunto diurna, e che si fondano sul rispetto del principio di causalità e della dimensione spazio – temporale.

Il Simbolismo contesta questo presupposto fondamentale perché ritiene che, a fianco e al di là del pensiero logico, agisce in noi un pensiero analogico al quale sono estranee le categorie di causa ed effetto, di spazio e di tempo (esattamente come avviene nel sogno). La Poesia dovrà dar voce, dunque, a questo mondo inesplorato della nostra vita interiore.

Alla sintassi poetica diurna essa sostituirà una sintassi poetica notturna ed onirica, alla logica della ragione farà subentrare la logica del sogno dentro la quale i collegamenti risultano spezzati, lo spazio perde consistenza, il passato, il presente e il futuro diventano categorie prive di senso.

La prima conseguenza di questa svolta radicale portata dal Simbolismo sta a monte della poesia contemporanea e consiste nel fatto che il poeta sente il bisogno di mettere tutto in questione, di liquidare in fretta il passato sperimentando nuovi linguaggi e nuove tecniche fino all’adozione della scrittura automatica che riversa sulla pagina bianca i contenuti psichici in modo casuale e del linguaggio della follia che, insieme al linguaggio onirico, dischiude al poeta  la “discesa agli inferi” dell’inconscio.

La seconda conseguenza di questa svolta in campo poetico riguarda il lettore. Infatti, mentre la poesia tradizionale può essere compresa facilmente e a una prima lettura anche talvolta superficiale, la poesia simbolista risulta oscura, spesso di difficile comprensione, quasi misteriosa, e può impegnare molto la mente nel comprenderla e nel riuscire ad interpretarla correttamente.

Ad esempio, una lirica come “Pianto antico” di Giosuè Carducci risulta facilmente comprensibile anche al lettore non avvezzo alla poesia in quanto i suoi contenuti e il suo linguaggio rispettano la logica diurna: c’è un tempo determinato (il mese di giugno), c’è uno spazio preciso (il giardino di casa dove giocava il giovane figlio del poeta), c’è una rigorosa logica di causa ed effetto ( la morte del bambino, di cui il compianto del poeta ne è la conseguenza amara eppure naturale).

Invece una poesia come “L’isola” di Giuseppe Ungaretti (da “Sentimento del tempo“) si sottrae alle categorie normali di comprensione immediata di una poesia: “A una proda dove sera era perenne/di anziane selve assorte, scese,/e si inoltrò/e lo richiamò rumore di penne/ch’erasi sciolto dallo stridulo/batticuore dell’acqua torrida” (vv. 1 – 6). In questi versi si può apprezzare (per chi ci riesce) la distribuzione sapiente dei suoni, ma in fondo non si sa chi agisce, non è identificabile il luogo ( il titolo dice solo che si tratta di un’isola), rimane indeterminato il tempo (“sera era perenne”), i referenti reali perdono il loro spessore naturale, sfumano in immagini astratte (“anziane selve assorte”) o sono suggeriti soltanto con analogie audaci (“stridulo batticuore dell’acqua torrida”).

I principali esponenti del Simbolismo europeo sono Charles Baudelaire, Paul Verlaine, Arthur Rimbaud e Stephane Mallarmé. In Italia vi sono timidi elementi di Simbolismo in Giovanni Pascoli e in Gabriele D’Annunzio. In seguito si può distinguere un Simbolismo basato sull’uso analogico della parola (“la poetica della parola“), che fa capo a Giuseppe Ungaretti, e un Simbolismo bastato sull’uso analogico delle cose reali (“la poetica degli oggetti“) che giunge fino a Eugenio Montale, nella poesia del quale i contenuti del mondo interiore, infatti, vengono analogicamente tradotti in oggetti emblematici (ad esempio: il sentimento del male di vivere diventa “il rivo strozzato che gorgoglia, la foglia accartocciata, il cavallo stramazzato“).

Valmont57

Diversamente giovane, fondatore di Wiki Magazine Italia, (già Scienza & DIntorni), grande divoratore di libri, fumetti e cinema, da sempre appassionato cultore della divulgazione storica e scientifica.

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