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Il Sole erutta un enorme brillamento di classe X

Il Sole erutta un enorme brillamento di classe X. Questo è il primo grande bagliore dell’attuale ciclo solare. Il brillamento solare è stato prodotto dalla macchia solare AR2838 alle ore 10:29 ET del 3 luglio, secondo quanto ha reso noto lo Space Weather Prediction Center, degli Stati Uniti.

I ricercatori del centro classificano l’intensità dei brillamenti solari su una scala, che parte da quelli di classe A, che sono i più deboli, fino a quelli di classe X che sono i più potenti. I ricercatori hanno classificato l’ultimo brillamento, avvenuto il 3 luglio, con la sigla X1, la categoria più potente in assoluto.

I brillamenti solari

I brillamenti solari non sono altro che della grandi eruzioni di radiazioni che avvengono sulla superficie del Sole, secondo quanto ha affermato Bill Murtagh, coordinatore del programma presso l’SWPC statunitense.

Bill Murtagh, ha anche aggiunto che: “Stiamo parlando dell’equivalente energetico di milioni di bombe all’idrogeno da 100 megatoni che esplodono contemporaneamente”. Un tale rilascio di energia può essere percepito qui sulla Terra, ad una distanza di quasi 150 milioni di chilometri.

I brillamenti solari vengono considerati come parte integrante del tempo spaziale, degli eventi, creati dal Sole, che possono influenzare lo spazio intorno al nostro pianeta. I brillamenti, a volte, possono portare con sé parti di massa coronale e bolle di plasma magnetiche, espulsioni che sono in grado di raggiungere la Terra.

L’energia prodotta dal Sole può, nel caso che raggiungesse il nostro pianeta, influenzare le comunicazioni ad alta frequenza e, in rare occasioni, i sistemi di posizionamento globale, i GPS, e i satelliti.

L’attività solare

Il sole possiede un ciclo solare di 11 anni, con un livello di brillamento solare piuttosto oscillante. Il ciclo, che è stato catalogato con il numero 25, è cominciato a dicembre del 2019, periodo in cui il Sole presentava un minimo di attività.

Questo periodo vede il Sole ancora attivo, ma con la presenza di meno macchie solari e un’attività decisamente più tranquilla. L’attività poi aumenterà in maniera graduale, fino a raggiungere un massimo solare, periodo in cui si formeranno molte macchie solar. Questo è previsto a luglio del 2025.

Il Sole, durante la sua massima attività, vivrà un’eclissi, che sarà visibile sul nord America ad aprile del 2024. Questo momento potrà offrire l’opportunità ai ricercatori di osservare l’attività del Sole, riuscendo così ad analizzare le eruzioni solari e le macchie solari che avverranno durante l’eclissi.

Valentin Martinez Pillet, direttore del National Solar Observatory, a Boulder, in Colorado, in una dichiarazione ha spiegato che: “Speriamo che un’eclissi, che avverrà in concomitanza ad un massimo solare, non solo ci mostrerà una corona maestosa, ma anche alcune grandi e interessanti macchie solari presenti sulla faccia del Sole. Questo ci aiuterà ad imparare a vivere all’interno dell’atmosfera di una stella attiva e dello spazio tempo che essa crea”.

Conclusioni

Bill Murtagh, ha affermato che “i ricercatori durante un tipico ciclo solare, generalmente, osservano circa 150 brillamenti”. Questi possono raggiungere l’intensità del brillamento avvenuto lo scorso 3 luglio. Ma non è detto. Infatti, l’energia eruttata durante il brillamento, secondo quanto affermato da Bill Murtagh, potrebbe suddividersi in tanti piccoli eventi durante lo stesso lasso di tempo.

Il brillamento solare, nei giorni successivi all’evento, non era più visibile dalla Terra. L’esatta posizione del brillamento potrà essere di nuovo visibile tra due settimane. Nonostante ciò, l’SWPC statunitense continuerà a monitorare le eruzioni solari, dalla parte opposta del Sole da quella avvenuta.

Bill Murtagh, conclude affermando che: “Quando il brillamento solare è rivolto lontano dalla Terra, l’aumento delle emissioni di energia non può in alcun modo influenzare il nostro pianeta. Questi gruppi di macchie solari possono persistere per settimane o addirittura mesi. Per questo stiamo verificando se saranno ancora presenti tra due settimane”.

FONTE:

https://edition.cnn.com/2021/07/07/world/solar-flare-cycle-25-scn/index.htmlpoi

Valmont57

Diversamente giovane, fondatore di Wiki Magazine Italia, (già Scienza & DIntorni), grande divoratore di libri, fumetti e cinema, da sempre appassionato cultore della divulgazione storica e scientifica.

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