giovedì, Settembre 19

Il suolo questo sconosciuto

Quando passeggiamo per un sentiero di campagna o semplicemente nel nostro orto o giardino, la maggior parte di noi, considera il suolo e l’immediato sottosuolo come un elemento standard e sostanzialmente uguale. In realtà le cose non stanno proprio così. Esistono almeno tre tipologie di suolo: il sabbioso, l’argilloso ed il limo.

I terreni sabbiosi sono poco compatti, formati da granelli sensibili al tatto e lasciano passare molta acqua. Il limo è già molto più compatto ma anch’esso è molto permeabile all’acqua. I terreni argillosi invece sono formati da particelle piccolissime, trattengono l’umidità e sono per niente areati. Esiste poi una miscela di questi tre tipi di terriccio, nella proporzione di 40–40–20% di concentrazione di sabbia-limo-argilla che producono un suolo chiamato loam, capace di immagazzinare l’acque e le sostanze nutritive, ben areato ed in presenza di humus, capace di garantire una rigogliosa crescita delle piante.

L’humus è la componente organica del terreno. Di colore bruno è formato da prodotti di vario grado di polimerizzazione, frutto della degradazione e rielaborazione della sostanza organica del terreno. In altre parole è il prodotto dell’assorbimento di composti organici sia animali che vegetali con una significativa presenza di carbonio organico, vale a dire con un numero di ossidazione inferiore a +4. Anche se tendiamo ad usare humus e sostanza organica come sinonimi, in realtà si tratta di elementi diversi.

La sostanza organica rappresenta l’insieme degli stadi del ciclo del carbonio che si contrappongono alla fase minerale. In generale il suo ruolo nelle proprietà fisiche e chimiche è secondario e indiretto quando si fa riferimento alle prime tre classi nelle quali si usa suddividerla, per quanto sia fondamentale per influenzarne l’evoluzione. Fondamentale è invece il ruolo biologico ed ecologico.

L’humus rappresenta la parte della sostanza organica più attiva dal punto di vista fisico e chimico, influenza più o meno direttamente una parte considerevole della chimica del suolo ed è in stretta relazione con l’attività biologica di assorbimento degli elementi nutritivi.

Il suolo è popolato fino a 10 km di profondità da batteri e da altre creature primitive con una tale concentrazione che si stima che la massa di questi organismi superi la massa di tutte gli animali e le piante che vivono sulla superficie del nostro pianeta.

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