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Il telescopio Keplero, ormai in pensione, scopre un gemello di Giove

Il telescopio Keplero, ormai in pensione, scopre un gemello di Giove. L’esopianeta individuato è il più distante trovato da Kepler, una distanza equivalente al doppio del suo record precedente. La scoperta è stata presentata su arXiv.

Il pianeta individuato è stato denominato K2-2016-BLG-0005Lb, ed è situato a 17.000 anni luce dalla Terra. I due pianeti hanno in comune la massa e la distanza a cui orbita intorno alla sua stella. Quest’ultima possiede una massa pari a circa il 60% di quella del nostro Sole.

La scoperta è stata effettuata da un gruppo internazionale di ricercatori coordinato dall‘Università di Manchester. Il team ha effettuato la scoperta mentre analizzava i dati raccolti dal telescopio spaziale Kepler, uno strumento inviato nel 2009 per scovare gli esopianeti.

Il telescopio, dopo nove anni di servizio è andato in pensione, perché aveva terminato il propellente che alimentavano i propulsori. Le osservazioni effettuate dal telescopio hanno raccolto moltissime informazioni, che attualmente stanno fornendo molti dati. Il telescopio Keplero era stato ideato per cercare pianeti col metodo del transito, ossia la misurazione della diminuzione della luce della stella ospite quando il pianeta gli transita davanti.

La scoperta

Il team di ricerca ha analizzato i dati raccolti con un metodo differente, quello del microlensing gravitazionale, che sfrutta gli allineamenti casuali tra le stelle.

Il metodo utilizzato è stato previsto dalla teoria della relatività generale, e avviene quando una stella in primo piano “passa vicino” ad una stella situata più distante sullo sfondo, producendo così una breve esplosione di luminosità. Solamente una piccolissima quantità di pianeti può provocare questo fenomeno, che crea un effetto lente. Questo secondo quanto spiegato dall’astronomo Eamonn Kerins, dell’Università di Manchester.

Le osservazioni

Per poter osservare questo fenomeno è necessario un allineamento, che dev’essere quasi perfetto, tra il sistema planetario in primo piano e una stella sullo sfondo. La possibilità che avvenga è da decine a centinaia di milioni contro uno. Nonostante ciò, la presenza di centinaia di milioni di stelle verso il centro della nostra galassia, ha permesso a Keplero di posizionarsi e di osservarle per tre mesi.

I dati, attraverso questo nuovo metodo, hanno permesso di identificare 27 eventi di microlensing, avvenuti durante alcuni mesi del 2016. Di questi cinque sono risultati inediti, poiché non sono stati ripresi dai dati di altri telescopi terrestri.

Uno dei cinque è risultato essere il pianeta K2-2016-BLG-0005Lb. I ricercatori, vista la scoperta, hanno deciso di analizzare accuratamente i dati di altri cinque telescopi terrestri, strumenti che durante lo stesso lasso di tempo hanno osservato la stessa porzione di cielo.

Il team, in questo modo, ha scoperto che l’esopianeta K2-2016-BLG-0005Lb possiede circa 1,1 volte la massa di Giove, e orbita intorno alla sua stella ad una distanza di 4,4 unità astronomiche. Per un confronto la distanza media di Giove dal Sole è di 5,2 UA.

Conclusioni

L’astronomo Eamonn Kerins, dell’Università di Manchester, ha affermato che: Kepler non era stato progettato per trovare pianeti usando il microlensing, quindi è sorprendente che lo abbia fatto. La differenza di punto di osservazione tra Keplero e gli osservatori qui sulla Terra ci ha permesso di triangolarne la posizione. Inoltre, Kepler è stato in grado di osservare indipendentemente dalle condizioni meteo o dalla luce del giorno, permettendoci così di determinare con precisione la massa dell’esopianeta e la sua distanza orbitale dalla sua stella ospite”.

FONTE:

https://aliveuniverse.today/flash-news/spazio-astronomia/6548-il-pianeta-piu-distante-trovato-da-kepler-e-un-gemello-di-giove

https://www.globalscience.it/34846/un-quasi-gemello-di-giove/

https://arxiv.org/abs/2203.16959

Valmont57

Diversamente giovane, fondatore di Wiki Magazine Italia, (già Scienza & DIntorni), grande divoratore di libri, fumetti e cinema, da sempre appassionato cultore della divulgazione storica e scientifica.

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