mercoledì, Dicembre 18

Immagini strabilianti rivelano dettagli di 19 galassie

Immagini strabilianti rivelano dettagli di 19 galassie. Le formazioni sono state osservate fino alle scale più piccole mai viste prima. Webb ha catturato le immagini delle 19 galassie a spirale e dei milioni di stelle. Le immagini hanno un dettaglio senza precedenti. Le capacità di Webb mettono in mostra le stelle, il gas e la polvere all’interno dell’intricata struttura di ciascuna galassia.

Gli astronomi ritengono che circa il 60% di tutte le galassie siano galassie a spirale. Il nostro sistema solare risiede in uno dei bracci a spirale della Via Lattea. Le osservazioni di Webb possono aiutare gli astronomi a comprendere meglio la formazione stellare e l’evoluzione delle galassie a spirale come la nostra. Ogni galassia, presenti nelle nuove immagini, ha bracci a spirale carichi di stelle. Il centro di ciascuna galassia presenta ammassi di vecchie stelle o buchi neri super-massicci.

Le osservazioni sono state effettuate nell’ambito del progetto PHANGS, acronimo di progetto Physics at High Angular Resolution in Near GalaxieS. Le informazioni ad infrarossi di Webb possono aiutare a colmare alcune delle lacune osservative ancora presenti.

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Le immagini delle galassie

Janice Lee, membro principale di PHANGS e scienziata di progetto per nuove missioni e iniziative strategiche presso lo Space Telescope Science Institute di Baltimora ha spiegato che: “Le nuove immagini di Webb sono straordinarie. Sono strabilianti anche per i ricercatori che hanno studiato queste stesse galassie per decenni. Le immagini arrivano fino alle scale più piccole mai osservate. Queste raccontano una storia sul ciclo di formazione stellare”.

I ricercatori hanno utilizzato Webb per osservare milioni di stelle, con un colore blu scintillante, raggruppate insieme in ammassi e sparse anche nei bracci delle 19 galassie. Lo strumento ha osservato anche la polvere luminosa che circonda le stelle, così come le stelle rosse ancora in formazione avvolte nel gas e nella polvere che aiutano la crescita stellare.

Le immagini verranno utilizzate per aiutare gli astronomi a determinare la distribuzione di gas e polvere nelle galassie a spirale, nonché il modo in cui le galassie alimentano e cessano la formazione delle stelle. Webb ha anche catturato grandi vuoti sferici a forma di conchiglia presenti tra il gas e la polvere galattica. Probabilmente scolpiti dalle esplosioni di stelle. Adam Leroy, membro principale di PHANGS e professore di astronomia alla Ohio State University di Columbus ha spiegato che: “Questi buchi potrebbero essere stati creati da una o più stelle esplose. Un energia che ha scavato buchi giganti nel materiale interstellare”.

Conclusioni

I ricercatori pensano che le galassie si formino dall’interno. La formazione stellare inizia nel centro galattico, per poi incresparsi lungo i bracci in una spirale. Quindi, la distanza di una stella dal cuore della galassia è relativa alla sua età, e le stelle più giovani sono probabilmente più lontane dal nucleo galattico. I raggruppamenti di stelle blu vicino ai centri di ciascuna galassia indicano stelle più vecchie.

Eva Schinnerer, membro principale di PHANGS e scienziata dello staff dell’Istituto Max Planck per l’astronomia di Heidelberg ha sottolineato che: “Questo è un chiaro segno che potrebbe esserci un buco nero super-massiccio attivo. Oppure, che gli ammassi stellari verso il centro sono così luminosi che hanno saturato quell’area dell’immagine”.

I ricercatori sono molto entusiasti di studiare l’enorme numero di stelle rivelate dalle nuove immagini di Webb. Adam Leroy conclude dichi8arandop che: “Le stelle possono vivere per miliardi o trilioni di anni. Catalogando con precisione tutti i tipi di stelle, possiamo costruire una visione più affidabile e olistica dei loro cicli di vita”.

FONTE:

https://edition.cnn.com/2024/02/01/world/webb-spiral-galaxies-portrait-scn/index.html

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