giovedì, Settembre 19

Individuati quattro pianeti. Nel team presenti anche due liceali

I pianeti scoperti presenti all’interno del nuovo sistema sono una super-terra e tre sub-nettuniani. La scoperta, che è stata descritta su The Astronomical Journal, è stata fatta dal satellite della NASA, TESS. All’interno del team che ha eseguito l’individuazione del nuovo sistema planetario sono presenti anche 2 studenti rispettivamente di 16 e 18 anni, iscritti presso le scuole statunitensi che hanno aderito al programma Student Research Mentoring Program.

I due studenti si chiamano Kartik Pinglé e Jasmine Wright, sono al momento i più giovani “astronomi” ad aver effettuato una scoperta. I due adolescenti, sono rispettivamente iscritti alla Cambridge Rindge and Latin School e alla Bedford High School, e sono presenti tra i firmatari di un articolo pubblicato su The Astronomical Journal che spiega in dettaglio la scoperta riguardante i nuovi esopianeti, che sono situati ad una distanza dalla Terra di circa 200 anni luce.

I due studenti hanno preso parte alla ricerca esoplanetaria aderendo all’Harvard-Mit Student Research Mentoring Program, o Srmp, un progetto che annualmente mette in contatto gli studenti delle scuole superiori degli Usa, interessati alla ricerca scientifica con gli astronomi del Center for Astrophysics, Harvard & Smithsonian e del Mit.

I due studenti hanno effettuato le analisi dei dati raccolti da Tess, la sonda che si occupa di scovare gli esopianeti e che orbita attorno alla Terra monitorando migliaia di stelle alla scoperta di caratteristici abbassamenti di luminosità dovuti da passaggio di pianeti davanti al loro disco.

Il team di ricerca si è focalizzato su una stella nana gialla molto simile al nostro Sole, situata ad una distanza di circa 210 anni luce, denominata Toi-1233, ossia il 1233mo Object of Interest identificato da Tess.

Pinglé, racconta che: “Stavamo cercando di vedere i cambiamenti nella luce nel tempo. L’idea è che se il pianeta transita davanti alla stella, dalla prospettiva di vista di TESS, periodicamente blocca parte della sua luce, diminuendone la luminosità”.

La ricerca eseguita sui piccoli cali nella luminosità a quanto pare ha dato i suoi frutti, intercettando la stella Toi-1233, nota anche come Hd 108236. I pianeti individuati sono addirittura quattro.

Wright, spiega che: “Sapevamo che questo era l’obiettivo della ricerca di Daylan, ma riuscire a trovare effettivamente un sistema multi-planetario e far parte del team di scoperta è stato davvero fantastico”.

I quattro nuovi mondi intercettati sono stati chiamati Toi-1233 b, Toi-1233 c, Toi-1233 d e Toi-1233, e sono rispettivamente una piccola super-Terra, quindi un mondo roccioso con una massa statisticamente prevista di 4.2 masse terrestri e orbitante a 0.05 unità astronomiche dalla stella, e 3 sub-nettuniani, dei pianeti grandi circa la metà di Nettuno distanti dalla stella 0.06, 0.1 e 0.12 unità astronomiche.

Il team per i prossimi anni ha deciso di analizzare in dettaglio il sistema multi-planetario scoperto. Daylan, ha dichiarato che: “Scoprire dei sistemi multi-planetari è un po’ come vincere il jackpot. I pianeti del sistema Toi-1233, hanno avuto origine dallo stesso disco di materia attorno alla stella, finendo però per essere pianeti dissimili, con atmosfere e climi diversi a causa delle loro orbite distinte. Utilizzeremo questo sistema planetario, per poter capire i processi fondamentali della formazione e dell’evoluzione dei pianeti”.

Il ricercatore aggiunge che aver potuto collaborare con Pinglé e Wright, è stato un grande vantaggio per tutto il team. In merito dichiara che: “Mi piace molto interagire con menti giovani, aperte alla sperimentazione e all’apprendimento e con preconcetti minimi. Penso che per gli studenti delle scuole superiori questa esperienza sia molto utile”.

Daylan, conclude dichiarando che: “I ragazzi attraverso questo programma vengono messi a contatto con la ricerca d’avanguardia, e questo li prepara rapidamente ad una possibile carriera in questo ambito”.

Fonte:

https://www-media-inaf-it.cdn.ampproject.org/v/s/www.media.inaf.it/2021/01/29/quattro-pianeti-per-due-liceali/amp/?amp_js_v=a6&amp_gsa=1&usqp=mq331AQFKAGwASA%3D&fbclid=IwAR1hv0RuMjMugCeIOToh1xVwP1jdCWhrEqeCMgLvAUl9hzSIGHrhSdklZ2M#aoh=16120773853139&csi=0&referrer=https%3A%2F%2Fwww.google.com&amp_tf=Da%20%251%24s&ampshare=https%3A%2F%2Fwww.media.inaf.it%2F2021%2F01%2F29%2Fquattro-pianeti-per-due-liceali%2F

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