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La carriera di un libertino di William Hogarth

William Hogarth (1697-1764) è stato una delle espressioni più importanti dell’arte borghese, nel secolo in cui, questa classe sociale, in Inghilterra andava affermandosi compiutamente, assumendo una incontestabile egemonia rispetto all’aristocrazia.

Hogarth, figlio di un maestro di scuola, da giovane, nel biennio 1718-1720, diventa allievo dell’incisore di stemmi in argento Ellis Gamble, da cui apprende il modo di disporre una decorazione ricca e complessa entro una piccola superficie. Utilizzerà questa tecnica per incidere le sue opere pittoriche e poi venderle, attraverso una campagna di comunicazione che lo stesso Hogarth sosteneva attraverso i giornali.

All’inizio degli anni ’30 il pittore eseguì le sue prime serie di dipinti, definiti da lui stesso «soggetti morali moderni», in cui ciascuna serie viene dedicata a un singolo personaggio, del quale analizza, in diversi episodi, l’ascesa e il declino. Nella serie con la Carriera di una prostituta del 1732, sei dipinti perduti e relative incisioni, descrive le vicende di un’ingenua contadinotta irretita dalla città e nella Carriera di un libertino, in otto dipinti, realizzati nel 1732-33 e conservati al John Soane’s Museum di Londra, incisi nel 1735, in cui è colta la progressiva corruzione e conseguente caduta di un giovane arrampicatore sociale.

L’arte di Hogarth si ispira al teatro ed anche a quel nuovo genere letterario, la novel (romanzo) che si affermerà nel Settecento in Inghilterra, grazie a scrittori come DeFoe, Fielding, Swift. Qualcuno lo ha definito come il precursore del fumetto per la serialità delle sue opere che tratteggiano accuratamente un racconto che ha una precisa struttura narrativa.

Esemplare di questa caratteristica di Hogarth è la sua opera, forse più famosa, Carriera di un libertino, otto tele (62,6 x 75 cm) realizzate tra il 1732 e il 1735. Analizziamo brevemente il ciclo pittorico di Hogarth.

  1. L’eredità

In primo piano un giovane si sta facendo confezionare un abito da lutto. Il padre, uomo molto ricco è appena morto. Sull’uscio, con un anello tenuto tra il pollice e l’indice della mano sinistra, Sarah Young, una giovine popolana che il ragazzo ha messo incinta, affranta dal dolore e trascinata dalla madre, che porta diverse lettere nel grembiale: “To Mrs Sarah Young in Oxford” e “Dearest Life … & marry you”. Il giovane, che ha ereditato una fortuna, liquida la ragazza con alcune monete d’oro, mentre un artigiano sta cambiando la carta da parati con paramenti a lutto, mentre dal soffitto piovono monete d’oro nascoste dal defunto.

2. La leeve

Nella seconda tela, il giovane rampollo, il cui nome è Tom Rakewell, ormai diventato un galantuomo alla moda viene immortalato mentre è intento ad impegni mondani e frivoli, circondato da insegnanti di scherma, di danza, giardinieri, sarti, etc.

3. La taverna

Nella terza tela la scena del dipinto si svolge in un locale nella “John Bonvine at the Rose Tavern Drury Lane”, come è indicato nella scritta in un grande piatto di peltro tenuto da un cameriere. La taverna è quella di Bridge Street, smantellata nel 1776. Il libertino apparentemente ubriaco è circondato da due donne di malaffare che lo stanno derubando di un orologio. Sull’uscio due musicisti, un trombettiere ed un arpista, con il compito di intrattenere i convitati. Il dipinto rappresenta la vita dissoluta del giovane libertino travolto dalla grossa eredità ricevuta.

4. L’arresto

Questo episodio si svolge davanti ad un negozio di un sellaio. Il nostro libertino che viaggia su una portantina viene individuato da due magistrati e gli notificano il mandato d’arresto. A destra irrompe Sarah Young, la ragazza messa incinta e poi abbandonata dal giovane debosciato che offre una somma di denaro ai magistrati per cercare di impedire l’arresto del giovane che evidentemente ancora ama.

5. Il matrimonio

Qui la scena è ambientata nella vecchia chiesa di Marylebone, ubicata nella periferia di Londra, allora famosa per la celebrazione di matrimoni clandestini come si legge nel loggiato interno che corre al disopra delle navate minori. Il libertino sta sposando una vecchia guercia, probabilmente per mere ragioni d’interesse, avendo sperperato tutte le sue sostanze. Nel fondo, Sarah Young , con in braccio il figlio avuto dal libertino, accompagnata dalla madre, che vorrebbe impedire il matrimonio, ma che viene insieme alla figlia allontanata dalla custode che brandisce le grosse chiavi.

6. La bisca

Il libertino, in ginocchio in primo piano, stringe i pugni ed ha un braccio rivolto al cielo. A destra, un usuraio, con aria impassibile e cinica si adopera a stendere i vari contratti. La tela è affollata di giocatori, malviventi, guardie che popolano la bisca qui utilizzata da Hogarth come luogo di depravazione e di bassezza morale.

7. La prigione

In questo dipinto Tom Rakewell si trova nella nella prigione di Fleet per debiti di gioco. È seduto vicino a un piccolo tavolo tondo mentre, alla sua sinistra, la vecchia consorte gli grida parole infuriate nelle orecchie: forse per la dilapidazione del capitale o per la presenza, nella cella, della giovane  Sarah Young che mise incinta o, probabilmente, per entrambe le cose. Sarah Young, ancora una volta accorsa per aiutare il suo vecchio amore, non regge alla vista e sviene, sostenuta da alcune donne e dalla figlioletta.

8. Il manicomio

Questo dipinto conclude il “romanzo pittorico” di Hogarth. Secondo gli studiosi di storia dell’arte la scena del presente dipinto è ambientata, probabilmente, nel manicomio di Bediam a Moorfields, ove venivano isolati i pazzi senza risorse economiche. Seminudo al suolo, il libertino Tom Rakewell è in preda di una crisi isterica. Viene assistito da due infermieri, uno dei quali gli mette le catene alle caviglie ed ai polsi, mentre ancora una volta Sarah Young è accorsa in suo aiuto e dietro di lui ha a fianco una ciotola di zuppa d’avena ed una pentola. Una folla di matti ed internati completa il quadro che sancisce l’epilogo inevitabile di una vita dissoluta e amorale.

Valmont57

Diversamente giovane, fondatore di Wiki Magazine Italia, (già Scienza & DIntorni), grande divoratore di libri, fumetti e cinema, da sempre appassionato cultore della divulgazione storica e scientifica.

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