Mezzaluna fertile è un’espressione coniata dall’archeologo James Henry Breasted dell’Università di Chicago negli anni Venti dello scorso secolo e fa riferimento ad una regione del Medio Oriente circoscritta tra quattro grandi fiumi (Nilo, Giordano, Tigri ed Eufrate) che viene considerata la culla delle civiltà. In questa regione sono comparse per la prima volta nella storia dell’umanità le città, la scrittura, gli imperi ed insomma tutto quello che facciamo entrare nella definizione del concetto di civiltà.
Questo grande passo in avanti nella storia umana è stato possibile perché nella Mezzaluna fertile, uno dei siti indipendenti dove si è sviluppata l’agricoltura già a partire da 11.000 a.e.v., si sono sviluppate le condizioni per l’immagazzinamento dei surplus alimentari, l’incremento demografico e la nascita di una classe di specialisti non dediti alla produzione del cibo: il che a sua volta è strettamente collegato all’agricoltura e all’allevamento.
Gli accurati studi storiografici e archeologici su questa regione ci hanno permesso di comprendere le peculiarità della Mezzaluna fertile che hanno avvantaggiato questa regione rispetto agli altri siti indipendenti dove si è sviluppata l’agricoltura con il relativo e progressivo passaggio delle popolazioni dalla condizione di cacciatore-raccoglitore a quella di agricoltore/allevatore.
Uno dei fattori più importanti è certamente collegato al clima caratterizzato da inverni miti e piovosi ed estate lunghe, calde e secche. Le specie che prosperano in questo clima sono adattate a sopravvivere alla lunga stagione arida, e a crescere rapidamente alla ripresa delle piogge. Molte piante mediorientali, in special modo i cereali e i legumi, hanno un adattamento specifico utile al genere umano: sono annue, cioè si seccano e muoiono con la stagione arida.
Le piante annue sono in genere di piccole dimensioni ma hanno semi grossi e robusti e gran parte di questi semi (tra cui quelli dei cereali e dei legumi) sono commestibili per l’uomo. Un’altra caratteristica che ha reso speciale questa regione è data dal fatto che le specie selvatiche progenitrici di quelle coltivate erano già abbondanti e produttive in natura. Un team di botanici ha stimato che un campo di circa un ettaro di terreno poteva garantire circa una tonnellata di grano od orzo selvatici, pari a circa 50 calorie per ogni caloria di lavoro speso.
La presenza di piante selvatiche commestibili abbondanti in natura ha favorito la stanzialità dei cacciatori-raccoglitori prima ancora che si “inventasse” l’agricoltura. E dato che i cereali mediorientali erano cosí produttivi allo stato selvatico, furono necessari pochi cambiamenti per renderli domestici.
Il terzo elemento che ha reso speciale la Mezzaluna fertile consiste nel fatto che gran parte delle specie vegetali fossero ermafrodite sufficienti. Gli organismi ermafroditi sufficienti sono in grado di riprodursi in autonomia, mentre gli insufficienti hanno comunque necessità di interagire con un altro individuo della propria specie per completare la riproduzione. Le specie vegetali ermafrodite insufficienti sono molto più difficili da domesticare in quanto ogni caratteristica utile che si produce su un qualche esemplare per mutazione si perde con grande probabilità nelle generazioni successive.
Inoltre a volte capita che le specie ermafrodite sufficienti possano essere impollinate da altri individui. Ciò è un potenziale vantaggio per i contadini, perché in questo modo possono sorgere nuove varietà tra cui scegliere. E seppur raramente questo può anche accadere anche con specie diverse, in questo caso si formano degli ibridi. Uno di questi ibridi, il grano tenero, originario della Mezzaluna fertile è diventato la specie alimentare più importante del pianeta.
Ma queste peculiarità che abbiamo sommariamente descritte non sarebbero state sufficienti a fare di questa regione un unicum straordinario. Almeno altri cinque fattori vanno presi in debita considerazione.
In conclusione sono stati i tratti climatici, ecologici ed ambientali di questa regione a farne quel luogo molto speciale dove hanno iniziato a svilupparsi le società complesse e le civiltà che hanno contrassegnato la storia dell’umanità.
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