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La nostra pelle, un ponte per vivere la Natura

Quasi certamente lo diamo per scontato ma il nostro “contatto” con il mondo esterno è mediato dalla pelle o per essere più precisi dall’apparato cutaneo. Il piacere, il dolore, il calore e tutte le sensazioni che ci confortano di essere vivi e partecipi della Natura, dipendono dall’organo più esteso del nostro corpo.

Un pò di misure

La pelle misura circa due metri quadri e pesa tra i 4,5 e i 7 chili, a seconda della complessione fisica dell’individuo. La parte più sottile della pelle si trova nelle palpebre e misura appena 0,02 millimetri, quella più spessa è collocata sul palmo delle mani e nei talloni. La pelle è formata da due strati uno esterno, l’epidermide e l’altro interno, il derma.

Il fatto singolare e che lo strato esterno, l’epidermide, è costituito esclusivamente da cellule morte, che vengono sostituite ogni mese. Ogni minuto che passa perdiamo circa 25.000 squame (così si chiamano le scaglie di pelle), più di un milione l’ora. Si tratta di una clamorosa e continua “muta” che rivaleggia con quella dei nostri animali domestici. Ogni anno lasciamo mezzo chilo di squame intorno a noi.

Il derma

Sotto l’epidermide c’è il pulsante e attivissimo derma. Qui risiedono tutti i sistemi attivi della pelle: i vasi sanguigni e linfatici, le fibre nervose, le radici dei follicoli piliferi, i serbatoi delle ghiandole sudoripare e sebacee. Sotto il derma c’è uno strato di grasso che tecnicamente non fa parte dell’apparato cutaneo ma svolge funzioni essenziali come l’immagazzinamento dell’energia, isolamento del corpo e la funzione di collante tra la pelle e il resto del corpo.

La nostra epidermide è costellata da un numero incerto, ma enorme, di forellini, siamo letteralmente bucherellati, alcune stime suggeriscono che i follicoli piliferi oscillino tra i 2 e i 5 milioni. Siamo un vero colabrodo!

Follicoli, brufoli e acne

Le mansioni dei follicoli sono essenzialmente due: far spuntare peli e capelli e secernere il sebo che mescolandosi con il sudore, forma una patina oleosa sulla pelle, contribuendo a mantenerla inospitale per molti micro organismi. Quando un follicolo viene ostruito da sebo secco e pelle morta, si forma il classico “punto nero“, se si infetta il risultato è il temutissimo foruncolo, particolarmente presente negli adolescenti.

Il motivo di questa antipatica predisposizione è semplice, le ghiandole sebacee degli adolescenti come molte altre sono iper attive e quindi possono provocare l’insorgenza dei foruncoli. Se questa dinamica si cronicizza ci troviamo di fronte all’acne, una malattia cronica della pelle a evoluzione benigna, caratterizzata da un processo infiammatorio del follicolo pilifero e della ghiandola sebacea. Le parti del corpo più colpite sono viso, spalle, dorso e petto.

Il ruolo essenziale dei recettori

Nel derma ci sono anche i recettori che ci tengono in contatto con il mondo circostante, dai corpuscoli di Meissner, alle cellule di Merkel, fino a giungere ai corpuscoli di Pacini che sono in grado di recepire le vibrazioni. Un corpuscolo di Pacini può individuare un movimento di 0,00001 millimetri, che in pratica non è neppure un movimento e senza neppure necessitare del contatto fisico. Le donne hanno nelle dita una maggiore sensibilità tattile rispetto agli uomini, forse proprio per le dimensioni ridotte e quindi una rete di recettori più fitta.

Questo apparato meraviglioso che ci permette di apprezzare l’amore, di confrontarci con la consistenza della natura, avvertire il dolore è anche purtroppo motivo di assurde discriminazioni razziali. Il colore della pelle è stato, e purtroppo è ancora, ragione di razzismo, emarginazione, pregiudizio. Eppure il colore della nostra epidermide è tutto nel primo millimetro di essa.

Il colore della pelle

Eccetto questo inconsistente velo di epidermide, dal punto di vista morfologico ogni essere umano è uguale ad un altro. Attribuiamo alla diversa colorazione dell’epidermide attributi e caratteristiche inesistenti, quando sappiamo che si tratta esclusivamente di una reazione alla luce solare. La pelle ottiene il suo colore da una varietà di pigmenti, il più importante dei quali è l’eumelanina, meglio nota come melanina.

Questo pigmento oltre ad essere responsabile del colore della pelle, dei capelli e dell’iride svolge un’essenziale funzione di salvaguardia dai raggi di sole che di certo per alcune parti del globo terrestre è di importanza vitale. Con l’età la sua produzione inizia a decrescere e questo è il motivo dell’incanutimento delle persone anziane.

Il colore della pelle si altera anche rapidamente in seguito ad eventi traumatici come scottature oppure quando ci abbronziamo in spiaggia, ma anche se arrossiamo per un complimento particolarmente gradito. Questa capacità di mutare colorazione si chiama plasticità fenotipica.

Foto di Alexander Grey da Pixabay

Fonti:

tuttogreen.it

alcune voci di Wikipedia

Bryson, Bill. Breve storia del corpo umano

Natale Seremia

Appassionato da sempre di storia e scienza. Divoratore seriale di libri e fumetti. Blogger di divulgazione scientifica e storica per diletto. Diversamente giovane. Detesto complottisti e fomentatori di fake news e come diceva il buon Albert: "Solo due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, riguardo l’universo ho ancora dei dubbi."

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