lunedì, Settembre 16

La nuova mappa della Via Lattea è formata da due miliardi di stelle

Le stelle sono degli oggetti celesti in continuo movimento, che a causa del moto proprio non viene percepito dall’occhio umano. A tal proposito è entrato in campo per vedere in modo chiaro le stelle il satellite Gaia dell’Agenzia Spaziale Europea, l’Esa, che vede una forte partecipazione dell’Agenzia Spaziale Italiana, la Asi, e dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, l’Inaf.

La nuova mappa mostra ben 40.000 stelle, tutte posizionate entro 100 parsec, o 326 anni luce nel Sistema Solare. Inoltre, è stata creata un’animazione che traccia come le stelle si sposteranno nel cielo per i prossimi 400.000 anni.

La missione Gaia dell’Agenzia Spaziale Europea, o Esa, ha rilasciato il muovo catalogo astronomico il 3 dicembre, che si basa sui primi 34 mesi di osservazioni del satellite. Il catalogo 3D, che presenta 2 miliardi di stelle, supera di gran lunga per quanto riguarda la precisione quello della versione precedente. Infatti, è possibile vedere dei dettagli mai visti prima nei dintorni del Sole fino ai confini della galassia.

Il catalogo oltre a mostrare la posizione delle stelle, per molte di esse comprende anche misure, distanze con una precisione in più del 30%, i movimenti celesti con un accuratezza maggiore in confronto alla versione precedente del 50%, la luminosità e il colore.

La precisione con cui è stato creato questo nuovo catalogo astronomico permetterà un’analisi decisamente più approfondita dell’universo, che consentirà di avere i dati per altre scoperte. I dati contenuti nel catalogo presentano anche quelli presenti nelle frange più esterne della Via Lattea, rilevando così i movimenti oscillatori delle stelle. Inoltre, sono presenti le rotazioni delle stelle della Grande Nube di Magellano, e il “ponte” di stelle che fluiscono verso di essa dalla Piccola Nube di Magellano.

Nel catalogo sono stati inseriti anche 1.6 milioni di quasar, i cuori di galassie lontane la cui enorme luminosità proviene dall’attività dei buchi neri super-massicci presente nei loro centri.

La missione Gaia ha permesso di stimare l’accelerazione del Sistema solare nel suo moto intorno al centro della Via Lattea, che è risultato di 7 millimetri al secondo nel corso di un anno. La missione Gaia è stata inviata nel 2013, è il suo compito è quello di scrutare il cielo per poter formare con precisione una mappa della nostra galassia, registrando così la luce di stelle fino a un milione di volte più fioche di quelle visibili ad occhio nudo.

Già le prime due versioni create rispettivamente nel 2016 e nel 2018 hanno permesso una grande rivoluzione per quanto riguarda la visione della Via Lattea. Inoltre, hanno rilevato informazioni sull’evoluzione e la formazione , che comprende la storia di oltre 13 miliardi di anni dell’universo.

La Early Data Release 3 rappresenta il miglior catalogo astrometrico e fotometrico stellare di tutti i tempi. I ricercatori sono a lavoro da mesi per poter realizzare la versione completa del terzo catalogo, la Gaia Data Release 3, il cui rilascio è previsto per il 2022, con una serie di dati aggiuntivi, tra cui potremo trovare la classificazione dei sistemi binari di stelle, e un catalogo esteso di asteroidi presenti nel Sistema solare.

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