lunedì, Settembre 16

La pandemia Asiatica

Dopo la micidiale “spagnola” l’influenza aveva preso il suo normale andamento stagionale per circa 40 anni. Poi nel 1957 si fece strada un virus nuovo ed altamente contagioso. Pur non esistendo la rete di sorveglianza epidemiologica come quella attuale, un importante epidemia che sconvolse Hong Kong con 250.000 contagiati mise in allarmi numerosi centri specializzati in malattie infettive in tutto il mondo.

Il virus fu studiato nei laboratori di Melbourne, Washington e Londra e fu rapidamente riconosciuto con i test di fissazione del complemento, mentre lo studio dell’emagglutinina virale mostrò che si trattava di un virus differente da quelli fino ad allora isolati negli uomini. Ciò fu confermato anche dalla neuraminidasi.

Il sottotipo del virus dell’Asiatica del 1957 fu più tardi identificato come un virus A/H2N2. Il virus aveva diversi caratteri immunochimici che differivano marcatamente dagli altri ceppi conosciuti fino ad allora. Anche questa pandemia aveva la caratteristica di manifestare moltissime polmoniti primarie (ovvero virali).

La pandemia di Asiatica durò circa tre anni dal 1957 al 1960 e fece due milioni di morti in tutto il mondo. Il virus dell’Asiatica (H2N2) era destinato ad una breve permanenza tra gli esseri umani e scomparve dopo soli 11 anni, soppiantato dal sottotipo A/H3N2 Hong Kong.

nella foto letti di emergenza allestiti in una palestra svedese durante la pandemia del 1957.

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