La “rete cosmica” rivela galassie nane nascoste

La “rete cosmica” rivela delle galassie nane nascoste. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Astronomy & Astrophysics.

I ricercatori hanno fatto una simulazione cosmologica riguardante un universo lontano. L’immagine creata mostra la luce che viene emessa dagli atomi di idrogeno presenti all’interno della rete cosmica in una regione. Quest’ultima presenta una dimensione di circa 15 milioni di anni luce di diametro.

In questo modo è stato possibile vedere un certo numero di sorgenti puntiformi. Gli oggetti in questione sono delle galassie in procinto di creare le loro prime stelle.

La “rete cosmica” e le galassie nane nascoste

I ricercatori hanno individuato una miriade di galassie, oggetti che in precedenza non erano stati ancora osservati. I sistemi di galassie sono stati individuati con uno dei telescopi più potenti al mondo.

I modelli cosmologici fatti in precedenza avevano già preannunciato l’esistenza dei filamenti, ossia quei gas in cui si vengono a creare le galassie, ma non era mai stata catturata alcuna immagine prima di ora. Una delle poche ad essere osservata è stata ripresa in prossimità dei quasar. Quest’ultimi sono oggetti astronomici con una luminosità molto forte, che si trovano nei centri di alcune galassie.

I ricercatori, grazie ad uno spettrografo 3D, noto come strumento MUSE, acronimo di Multi Unit Spectroscopic Explorer, installato sul Very Large Telescope dell’European Southern Observatory in Cile, sono riusciti, per la prima volta, ad individuare i filamenti della rete cosmica. In questo modo sono riusciti a rendere noto una moltitudine di galassie nane, che erano rimaste celate nelle profondità dell’universo.

Cos’è la rete cosmica?

La rete cosmica è un elemento costitutivo del cosmo, su cui si fondano le galassie. I ricercatori, attraverso lo strumento MUSE, hanno analizzato una regione del cielo chiamata Hubble Ultra-Deep Field, per un tempo di circa 140 ore per un periodo di otto mesi. Le immagini ricavate dalla regione analizzata sono le più profonde del cosmo.

Roland Bacon, astrofisico e ricercatore presso il Centre de Recherche Astrophysique de Lyon in Francia, autore principale dello studio, ha dichiarato che: “Le galassie nel cielo e nell’universo non sono distribuite allo stesso modo ovunque. Questi oggetti cosmici durante il primo periodo dell’universo, si sono formati attraverso il gas. Quest’ultimo principalmente era l’idrogeno, il carburante che forma le stelle e le galassie, che poi hanno creato a loro volta dei lunghissimi filamenti di gas”.

Secondo Roland Bacon, esistevano già delle prove che il gas fosse presente nella regione. Infatti, quando i ricercatori hanno analizzato i quasar, in alcuni di essi hanno individuato una luce oscurata. I ricercatori avevano ricondotto il fenomeno alla presenza di gas. Le immagini analizzate dai ricercatori, riprese con il telescopio, sono riuscite a rivelare la luce emessa dai filamenti di idrogeno.

Roland Bacon, ha spiegato che: “La migliore spiegazione è che la luce che vediamo dalle immagini non è dovuta allo sfondo ultravioletto, ma proviene da miliardi di minuscole galassie che formano stelle, denominate galassie nane”.

Le galassie nane

La Via Lattea presenta in orbita intorno a sé più di 50 piccole galassie, in cui sono comprese anche quelle nane. La nostra galassia possiede tra le 200 e le 400 miliardi di stelle, a differenza delle galassie nane che ne ospitano circa 100 milioni e diversi miliardi.

Le galassie nane si sono formate durante l’universo primordiale, andando così a creare galassie più grandi che lo popolano oggi, inclusa anche la Via Lattea.

Roland Bacon, conclude spiegando che: “Non possiamo vedere queste galassie, perché sono intrinsecamente deboli e troppo lontane. Noi le stiamo osservando 2 miliardi di anni dopo il Big Bang, ad una distanza di 11 miliardi di anni luce. Ma ce ne sono così tante che riusciamo a vedere soltanto l’insieme di luce da loro prodotta”.

Fonte:

https://edition.cnn.com/2021/03/17/world/dwarf-galaxies-intl-scli-scn/index.html?fbclid=IwAR2Bn-Vp67Ogg2JP5bfCheMYpCIamD99eGN1mGXirDQbGOH74qzV927E90

Valmont57

Diversamente giovane, fondatore di Wiki Magazine Italia, (già Scienza & DIntorni), grande divoratore di libri, fumetti e cinema, da sempre appassionato cultore della divulgazione storica e scientifica.

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