La sonda Parker e le sue prime immagini della superficie di Venere. Sono da poco giunte le prime incredibili immagini di Venere immortalate dalla Parker Solar Probe della NASA. Le immagini hanno catturato la superficie del pianeta, uno dei luoghi meno conosciuti del sistema solare. Le immagini hanno rivelato che Venere risulta essere nascosta sotto una densa coltre di nubi.
La sonda Parker, recentemente, ha effettuato due sorvoli su Venere, con lo scopo di osservare attentamente il lato notturno del pianeta in lunghezze d’onda dello spettro visibile, che è il tipo di luce visibile alle persone. Successivamente ha esteso la sua visuale verso il vicino infrarosso. Un’analisi completa delle immagini e un video sono stati pubblicati il 9 febbraio 2022 sulla rivista Geophysical Research Letters.
Le prime immagini della superficie di Venere
Le immagini riprese dalla sonda sono state unite tra di loro, creando così uno spettacolare video. Le foto fanno intravedere le pianure e gli altipiani, tra cui Aphrodite Terra, l’altopiano di Tellus Regio e le pianure di Aino Planitia, formazioni che danno forma alla superficie di Venere. Inoltre, se si osserva attentamente è possibile intravedere un luminoso alone di ossigeno attorno all’atmosfera di Venere.
Le regioni di altitudine più elevata presentano delle temperature più fresche di circa 85 gradi Fahrenheit rispetto alle aree più basse, che si presentano così come delle macchie scure tra le pianure più luminose. Queste caratteristiche sono state osservate anche in precedenti immagini radar, come quelle scattate da Magellan.
Le immagini riprese dalla sonda serviranno ai ricercatori per comprendere meglio la geologia della superficie del pianeta. Venere è da sempre considerato il gemello del nostro pianeta, per questo motivo i ricercatori ritengono che la comprensione di questo pianeta, potrebbe fornire molte informazioni anche sull’evoluzione della storia della Terra.
I ricercatori non avevano molte informazioni sull’aspetto della sua superficie, questo a causa della sua atmosfera che ne oscura la visibilità. Adesso, grazie alla sonda, è stato possibile osservare da vicino il pianeta più vicino al nostro in un modo totalmente unico.
Le prime immagini fornite dalla sonda sono state riprese a luglio del 2020, periodo in cui lo strumento aveva effettuato il suo terzo sorvolo di Venere. L’obiettivo iniziale della NASA era riuscire a misurare qual è la velocità con cui si spostano le nuvole sul pianeta.
La sonda Parker non si è limitata solo a questo. Infatti, mentre effettuava il suo quarto flyby, ha osservato con le sue telecamere il lato oscuro del pianeta nella sua interezza, immortalando così delle immagini sorprendenti.
Conclusioni
Nicola Fox, direttore della divisione per la divisione di eliofisica presso la sede della NASA, ha affermato che: “Siamo molto entusiasti delle informazioni scientifiche fornite fin’ora dalla Parker Solar Probe. La sonda continua a superare le nostre aspettative e siamo entusiasti che queste nuove osservazioni fatte durante la nostra manovra di assistenza gravitazionale, possano aiutare a far avanzare la ricerca su Venere in modi del tutto inaspettati”.
I ricercatori, nonostante i prossimi sorvoli forse non consentiranno di osservare nuovamente il lato notturno di Venere, continueranno a utilizzare gli altri strumenti di Parker, per poter studiare l’ambiente spaziale di Venere. La sonda a novembre 2024 avrà l’ultima possibilità di poter osservare la superficie venusiana durante il suo settimo e ultimo sorvolo.
