È il 1972 quando scritto da Kazuo Koike e disegnato da Kazuo Kamimura esce un manga per adulti, crudo, violento ma pervaso da una struggente vena poetica. Si tratta di Lady Snowblood, che racconta la vicenda di una giovane e bella assassina, letale e fredda come il nome che porta, Oyuki che in giapponese significa neve.
La storia
Oyuki viene al mondo in una prigione dove è rinchiusa sua madre Osayo. Due anni prima, il marito di Osayo viene ucciso da un complotto a scopo di lucro da tre uomini e una donna: Gishiro Tsukamoto, Hanzo Takemura, Shoei Tokuichi e Okono Kitahama. Osayo viene violentata dai tre uomini per due giorni di fila, mentre il suo primo figlio Shiro di cinque anni viene ucciso brutalmente da Gishiro Tsukamoto che non sopporta i suoi pianti disperati. Ottenuti i soldi, i quattro infine si separarono. Shoei Tokuichi rimasto affascinato dalla bellezza di Osayo, le risparmia la vita, decidendo di portarla con sé.
Osayo finge di sottomettersi al volere di Tokuichi, ma alla prima occasione lo uccide pugnalandolo alle spalle e dilaniando il corpo. Arrestata e imprigionata, lei fa di tutto per rimanere incinta concedendosi a molte guardie carcerarie. La sua speranza è di mettere al mondo un maschio che crescendo possa riprendere il testimone della vendetta, rintracciando i tre assassini superstiti.
Osayo invece mette alla luce una bambina e superata la delusione si fa giurare da Otora, un amica detenuta prossima alla scarcerazione che si prenderà cura della figlia, la farà crescere e poi una volta grande le racconterà, la storia dell’assassinio del marito e del fratellino, rivelandole i nomi dei tre colpevoli. Otora mantiene la promessa fatta ad Osayo e cresce la giovane e bellissima Oyuki, che grazie all’addestramento di un esperto di arti marziali, diverrà un abilissima spadaccina.
Da li si dipanano le avventure di questa bella quanto glaciale killer mercenaria che esegue delitti su commissione, sempre però alla ricerca degli assassini del marito della madre e del fratellino che non ha mai conosciuto.
Storia editoriale
Serializzato da Shūeisha sulla rivista Weekly Playboy dal 29 febbraio 1972 al 6 marzo 1973, tutti i capitoli sono stati raccolti e pubblicati per la prima volta in formato tankōbon in due volumi sotto l’etichetta Playboy Zōkan. L’edizione italiana è stata distribuita da Edizioni BD sotto l’etichetta J-Pop nel 2014 in tre volumi.
Un manga pieno di riferimenti storici
All’interno della vicenda che abbiamo sommariamente descritto, questo manga contiene numerosi riferimenti storici del Giappone del XIX secolo come la ribellione di Satsuma, una rivolta di ex samurai di Satsuma contro il governo Meiji dal 29 gennaio al 24 settembre 1877. Essa fu l’ultima, e la più grave, di una serie di sollevazioni armate contro il nuovo governo. La storia della ribellione è raccontata, in modo romanzato, nel film L’ultimo samurai.
In questo manga adulto le scene di violenza e di sesso sono esplicite. Lady Snowblood è una cupa storia di vendetta e sangue, e la bella protagonista, che spesso combatte nuda e aggraziata mentre massacra senza pietà i suoi nemici, è stata tra le fonti di ispirazione di Quentin Tarantino, per il suo Kill Bill.
Lady Snowblood, il film
Il soggetto di questo manga si presta magnificamente ad una trasposizione cinematografica e già nel 1973, nelle sale giapponesi esce un revenge movies, per la regia di Toshiya Fujita, “Lady Snowblood“. Soggetto e sceneggiatura sono curati dagli autori stessi del manga. ll film è rimasto inedito in Italia fino al 2007, quando uscì un cofanetto contenente Lady Snowblood e il sequel Lady Snowblood 2: Love Song of Vengeance, in lingua originale con sottotitoli in italiano, pubblicato dalla Lucky Red.
Non finisce qui. Nel 2001, esce per la regia di Shinsuke Sato, un altro film tratto dal manga di Koike e Kamimura: “Princess Blade” dove la protagonista femminile è interpretata dall’attrice e idol giapponese Yumiko Shako.