Lander lunare perso dopo l’atterraggio sulla Luna. Lo strumento lunare giapponese, che trasportava un rover sviluppato negli Emirati Arabi Uniti, ha tentato di trovare il suo appoggio sulla superficie lunare. Questo evento doveva segnare il primo atterraggio lunare al mondo per un velivolo spaziale sviluppato a livello commerciale. I controllori di volo presenti a terra, purtroppo, non sono stati in grado di riprendere il contatto. Questo ha portato la compagnia a presumere che il velivolo spaziale è andato perduto.
Il lander, costruito dalla società giapponese Ispace, è stato lanciato sul razzo SpaceX da Cape Canaveral, lo scorso 11 dicembre. Il lancio ha sfruttato una traiettoria a bassa energia. Il viaggio, complessivamente, ha portato il lander a circa 870.000 miglia, ossia 1,4 milioni di chilometri, nello spazio.
Il lander lunare e la Luna
Il touchdown doveva avvenire lo scorso martedì alle 12:40 ET. Il team di controllo della missione ha lavorato intensamente per riprendere il contatto con il velivolo, dopo un previsto blackout delle comunicazioni.
Il CEO di Ispace Takeshi Hakamada, circa 20 minuti dopo l’orario di atterraggio previsto, ha dichiarato che: “Non siamo stati in grado di confermare l’atterraggio riuscito. Abbiamo dovuto supporre che non siamo riusciti a completare l’atterraggio sulla superficie lunare. I nostri ingegneri stanno continuando ad indagare la situazione”.
Il team, nonostante la non riuscita dell’atterraggio, è stato in grado di raccogliere dati dal velivolo fino al tentativo di atterraggio. Secondo il team si tratta comunque di un “grande risultato che dovrebbe aiutare a informare le future missioni Ispace”.
Il lander lunare, denominato Hakuto-R, trasportava il rover Rashid, il primo veicolo spaziale lunare di costruzione araba, costruito dal Centro spaziale Mohammed bin Rashid a Dubai. Fino ad oggi, erano solamente tre i paesi che hanno eseguito uno sbarco controllato sulla Luna. Questi sono rispettivamente gli Stati Uniti, l’ex Unione Sovietica e la Cina. Gli Stati Uniti rimangono ad oggi l’unico paese ad aver portato l’uomo sulla Luna.
Il lander e l’Ispace
L’Ispace giapponese ha avuto un approccio diverso rispetto alle precedenti missioni lunari. Il team ha infatti tentato di far atterrare il suo velivolo spaziale sulla Luna, come attività a scopo di lucro sotto la bandiera di più paesi.
La società aveva condiviso gli aggiornamenti della missione sul suo account Twitter. Il tweet ha reso nota una recente fotografia della Terra che fa capolino da dietro la Luna. L’immagine è stata catturata dal velivolo spaziale mentre viaggiava attraverso l’orbita lunare.
La compagnia di esplorazione lunare si era preparata per eventuali disavventure. La società ha sottolineato lo scorso 11 dicembre che: “Sappiamo che esiste la possibilità di un’anomalia durante la missione. Per questo i risultati saranno soppesati e valutati rispetto ai criteri e incorporati nelle missioni future già in fase di sviluppo da qui al 2025″.
Il team, con il successo della missione, si aspettava che il rover Rashid da 22 libbre, quindi 10 chilogrammi, emergesse dal lander lunare e trascorresse “la maggior parte del giorno lunare, di 14 giorni, esplorando il cratere dell’Atlante a nord-est della Luna”. Questo secondo quanto riportato dall’European Space Agency, che ha contribuito a progettare le ruote del rover.
Il lander, il rover Raschid e i tentativi di allunaggio
L’ESA ha affermato che: “Il rover Rashid è stato dotato di una fotocamera ad alta risoluzione sull’albero anteriore e di un’altra montata sul retro, oltre ad una fotocamera microscopica e una termocamera. Inoltre, porta anche una sonda Langmuir, uno strumento utile per campionare l’ambiente plasmatico, un elemento che prevale appena sopra la superficie lunare”.
La giapponese Ispace è una delle numerose società che hanno gareggiato nel Google Lunar Xprize. Questa ha offerto una ricompensa di $ 20 milioni alla società che sarebbe riuscita a mettere un rover robotico sulla Luna, viaggiare per duemila piedi e trasmettere dati sulla Terra. La competizione sponsorizzata da Google è stata annullata nel 2018. Nonostante ciò, la Ispace è stata tra le aziende che hanno scelto di continuare il proseguimento della missione.
Conclusioni
La società israeliana SpaceIL è stata la prima concorrente di XPrize a tentare di portare il suo lander sulla Luna dopo la fine del programma. La sua sonda spaziale Beresheet si è purtroppo schiantata nel 2019. Questo dopo che le squadre di terra hanno perso il contatto con il lander mentre si avvicinava alla superficie.
L’Organizzazione indiana per lo spazio e la ricerca, sempre nello stesso anno, ha perduto i contatti con il lander lunare. Questo poco prima che fosse programmato per atterrare sulla Luna. Le comunicazioni con il velivolo spaziale non sono mai state ripristinate. Le immagini del Lunar Reconnaissance Orbiter della NASA hanno successivamente rivelato il luogo dell’incidente.
La missione per recuperare i campioni di suolo lunare verrà svolta dal programma Artemis della NASA. Questa vuole utilizzare il lander lunari commerciali per poter esplorare la superficie lunare, parte dei piani futuri della Ispace.
FONTE:
https://edition.cnn.com/2023/04/25/world/lunar-lander-japan-uae-hakuto-r-scn/index.html