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Lander lunare russo si è schiantato sulla Luna

Lander lunare russo si è schiantato sulla Luna. La sonda spaziale robotica Luna-25 ha cessato la sua missione dopo un fallito aggiustamento orbitale. Lo strumento era diretto verso la superficie lunare quando è finito per schiantarsi contro la Luna. L’agenzia spaziale russa ha reso noti i risultati di un’indagine preliminare il giorno dopo aver perso il contatto con il velivolo, ed ha dichiarato che: “Intorno alle 14:57, di sabato 19 agosto, le comunicazioni con il Luna-25 si sono interrotte”.

Il lander Luna-25 è il primo lancio spaziale della Russia sulla superficie lunare dagli anni ’70. Lo strumento è entrato in orbita lunare mercoledì scorso e avrebbe dovuto atterrare lunedì 21 agosto. L’agenzia spaziale russa, sabato pomeriggio ha dato l’ordine alla sonda di entrare in un’orbita che l’avrebbe predisposta per un allunaggio. Purtroppo però, si è verificata una situazione di emergenza inspiegabile e l’aggiustamento orbitale non è avvenuto.

La Roscosmos, oggi, ha dichiarato che le misure per trovare e ristabilire il contatto con il velivolo erano fallite. Il fallimento dell’aggiustamento ha creato una deviazione dell’orbita pianificata della sonda Luna-25. Questa anomalia ha poi portato allo schianto sulla superficie lunare. Attualmente, è stata formata una commissione per indagare sulle ragioni del fallimento.

Lander lunare russo e la corsa alla Luna

Luna-25, lanciato l’11 agosto, mirava a essere la prima missione a raggiungere la regione polare meridionale della Luna. I programmi spaziali del governo e le compagnie private di tutta la Terra sono interessate a quella parte della Luna. Questo perché si ritiene che possa contenere ghiaccio d’acqua, una risorsa che potrebbe essere utilizzato dagli astronauti per future missioni spaziali.

L’India avrà ora la possibilità di far atterrare la prima sonda nelle vicinanze del polo sud lunare. La sua missione Chandrayaan-3 è stata lanciata a luglio, ma ha optato per una rotta più rotonda ma a basso consumo di carburante verso la Luna. Il tentativo di atterraggio è previsto per mercoledì.

Sudheer Kumar, portavoce dell’Indian Space Research Organization, a proposito dell’incidente del lander russo ha dichiarato che: “È un peccato. Ogni missione spaziale è molto rischiosa e altamente tecnica”. Se l’India avrà successo dopo che la Russia ha fallito, questo sarebbe un duro colpo per il presidente Vladimir V. Putin, che ha utilizzato i successi russi nello spazio come parte integrante del suo potere.

Il lander e l’agenzia russa

L’interesse per la missione Luna-25 all’interno della stessa Russia è apparso molto attenuato. Il volo è decollato da un remoto spazioporto a Vostochny, nell’estremo oriente del paese, a un’ora in cui la maggior parte dei russi, che vivono nell’ovest del paese, probabilmente stava dormendo. Il progresso della missione verso la Luna non era un argomento importante nei media statali.

L’esplorazione del sistema solare terrestre da parte della Russia, negli ultimi decenni, ha subito un notevole calo rispetto ai livelli dell’era sovietica. L’ultimo successo assoluto, infatti, risale a più di 35 anni fa, quando l’Unione Sovietica era ancora intatta. La coppia di velivoli spaziali gemelli, Vega 1 e Vega 2, sono stati lanciati a distanza di sei giorni uno dall’altro.

Il Luna-25 avrebbe dovuto completare una missione di un anno studiando la composizione della superficie lunare. Inoltre, avrebbe dovuto anche dimostrare tecnologie che sarebbero state utilizzate in una serie di missioni robotiche che la Russia intende lanciare sulla Luna, per gettare le basi per una futura base lunare che intende costruire con la Cina.

Il programma delle missioni programmate, Luna 26, 27 e 28, è già slittato di anni rispetto al calendario originale, e ora è probabile che ci saranno ulteriori ritardi, soprattutto perché il programma spaziale russo fatica, finanziariamente e tecnologicamente, a causa delle sanzioni imposte dopo l’invasione russa dell’Ucraina.

L’agenzia russa e le collaborazioni

La NASA e l’Agenzia spaziale europea continuino a cooperare con la Russia sulla Stazione spaziale internazionale, ma altri progetti spaziali congiunti invece si sono conclusi dopo l’invasione dell’Ucraina. Ciò significa che la Russia, per le missioni lunari, deve sostituire i componenti chiave che dovevano provenire dall’Europa, inclusa una trivella per il lander Luna-27.

Anatoly Zak, riguardo le attività spaziali della Russia ha spiegato che: “Non puoi davvero volare nello spazio, o, almeno, volare nello spazio per molto tempo, senza un’elettronica ottimale. L’elettronica sovietica è sempre stati dietro l’Occidente in questo settore della scienza e della tecnologia. L’intero programma spaziale russo è purtroppo influito da questo problema”.

Anche altri ambiziosi piani spaziali russi sono in ritardo. Angara, una famiglia di razzi in sviluppo da due decenni, è stata lanciata solo sei volte. Vladimir Kozhevnikov, il capo progettista della prossima stazione spaziale russa, ha dichiarato all’agenzia di stampa Interfax che Oryol, un moderno sostituto della venerabile capsula Soyuz, effettuerà il suo primo volo nel 2028.

Dmitry Rogozin, allora capo di Roscosmos, nel 2020 disse che il volo inaugurale di Oryol sarebbe avvenuto nel 2023, il che significa che, in soli tre anni, la data di lancio è slittata di cinque anni. L’atterraggio sulla Luna è pericoloso e la Cina è attualmente l’unico paese ad averlo fatto con successo in questo secolo ben tre volte, di cui l’ultima a dicembre del 2020.

FONTE:

Fabiana Leoncavallo

Laureata in architettura, mi ritengo una persona piuttosto poliedrica. Grande appassionata di scienze, astronomia, storia, letteratura, cinema e serie tv, tutti argomenti che amo descrivere nei miei articoli, che si basano su ricerche valide. Inoltre, amo molto effettuare studi sulla natura, sugli animali, sui cambiamenti climatici, sulla salute e l’alimentazione.

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