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L’animale più felice del mondo

Col suo mantello scuro brizzolato, più marroncino sul ventre, un peso che varia tra i 2,5 e i 5 kg e una lunghezza compresa fra 40 e 54 cm, il quokka non sembrerebbe affatto imparentato con i grossi e vigorosi canguri. Eppure è un marsupiale come loro, sia pure con la grandezza di un gatto di casa, che si muove saltellando, con la possibilità in più di arrampicarsi su alberi ed arbusti.

Si nutre di graminacee, succulente, carici e foglie. Vive in gruppi, ma il suo habitat si riduce ormai a una zona molto limitata dell’ Australia e in alcune isole, come quella di Rottnest, dove non ci sono i predatori, cani , volpi e gatti selvatici . Soprattutto qui, non temendo le persone, si avvicina ad esse senza paura, ma per legge non possono essere toccati e non dev’essere offerto cibo diverso da quello abituale, neanche pezzi di pane. Le multe per le infrazioni possono arrivare ai 100 dollari australiani, corrispondenti a circa 65 euro.

Per la conformazione del musetto, sembra sorridere, per cui è stato definito l’animale più “felice” del mondo. Questo simpatico animaletto purtroppo tende a diminuire di numero, per i disboscamenti eccessivi e gli incendi frequenti, favoriti dal caldo torrido di quelle zone, di cui fanno le spese anche i poveri koala sugli eucalipti.

Forse sarà venduto come pelouche nei negozi di souvenir dell’isola e in Australia, accanto a canguri e koala, rallegrando le giornate di grandi e piccoli. Animali come il quokka trasmettono gioia e tenerezza, già soltanto a guardarli. Con la Pet Therapy invece si utilizzano animali veri, soprattutto cani e gatti, ma anche, in misura minore, conigli, asini, cavalli, persino piccoli maiali. Per bambini, persone anziane, disabili, interagire con un animale può essere molto importante, per avere nuove emozioni, entusiasmo, altri modi di comunicare, trasmettere e dare affetto ricambiato.

A livello medico, l’animale dovrebbere essere certificato, nel possedere i requisiti adatti, da parte di un gruppo di specialisti.

A livello domestico, sono tantissimi i cani e gatti ormai di “famiglia” in Italia: più di 16 milioni. Bisogna evitare assolutamente animali esotici, come i pitoni, abituati ad ambienti molto diversi, e anche quelli “tendenzialmente aggressivi”, come pittbull e mastini, che in certi casi possono rivoltarsi contro bambini piccoli e persino contro i loro stessi padroni. Per ovvii motivi di sicurezza, nonostante i legami positivi che nel tempo si vengono a creare, non bisogna mai lasciare soli i bambini con qualsiasi animale.

Alcuni studiosi sono in generale contrari all’addomesticamento, perché secondo loro corrisponde ad una specie di prigione imposta, che limita o nega del tutto la loro libertà nella natura. In ogni caso, anche per le piccole taglie, si dovrebbe poter disporre di spazi aperti adeguati.

Foto da “renovablesverdes.com”

Valmont57

Diversamente giovane, fondatore di Wiki Magazine Italia, (già Scienza & DIntorni), grande divoratore di libri, fumetti e cinema, da sempre appassionato cultore della divulgazione storica e scientifica.

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