L’asteroide Oumuamua: l’ultima ipotesi sul misterioso oggetto

L’ultima ipotesi sul misterioso asteroide Oumuamua è appena arrivata. Si ritiene che il misterioso oggetto non sia altro che “il frammento di un pianeta ghiacciato”.

Il corpo celeste, che è stato battezzato con il nome Oumuamua, da quando è stato scoperto il 19 ottobre del 2017 con il telescopio Pan-Starrs1 sull’isola Maui alle Hawii, ha creato moltissime ipotesi stravaganti sulla sua origine.

Le numerose analisi effettuate a distanza sul misterioso asteroide, hanno fornito alcuni indizi sulla natura dell’oggetto. Per quanto riguarda invece la sua provenienza sono state fatte svariate ipotesi, tra cui anche la possibilità che sia un’astronave aliena in viaggio negli spazi siderali.

La nuova ipotesi arriva da due astronomi dell’università dell’Arizona. Secondo Alan Jackson e Steven Desch, l’asteroide che dalla forma piatta e oblunga, con un diametro di circa 400 metri, non sarebbe altro che un frammento di un pianeta ghiacciato, molto simile al nostro Plutone, appartenente ad un sistema intorno ad una stella in un’altra galassia.

L’ipotesi sulla sua formazione è che un impatto avvenuto sul pianeta di un oggetto corposo, sarebbe riuscito a staccare e sollevare nello spazio un frammento, formando così l’asteroide individuato.

L’asteroide Oumuamua: la ricerca dell’Università dell’Arizona

Il risultato dello studio, inerente l’eso-Plutone, un ipotesi che sembra molto più convincente delle altre, è stato presentato in un contesto molto importante. L’ipotesi è stata illustrata durante la 52ma Conferenza delle scienze lunari e planetarie, e successivamente pubblicato sull’autorevole Journal of Geophysical Research: Planets.

Gli autori della ricerca, nonostante ritengano che le loro conclusioni mettano fine ad ogni dubbio sull’origine dell’asteroide, lasciano comunque le porte aperte ad ulteriori indagini. Infatti, nonostante le teorie avanzate, di cui l’ultima sembra essere quella più convincente, rimangono comunque molti misteri ancora da risolvere.

L’asteroide Oumuamua: le ipotesi

Oumuamua, che in lingua hawaiana significa “messaggero” o “esploratore”, è stato identificato in molti modi differenti. Tra queste troviamo un iceberg cosmico, un relitto spaziale alieno e anche una cometa interstellare.

Un fattore certo è che l’oggetto proviene dall’esterno del nostro sistema solare. Un’altra informazione nota è che si sta allontanando dal nostro Sole ad una velocità di 80 chilometri al secondo.

Inizialmente si era ipotizzato che l’asteroide fosse una cometa errante, arrivata direttamente dalla nube di Oort. Infatti, quest’ultima è un vero e proprio serbatoio di comete, che in caso di interferenze gravitazionali può rilasciare gli oggetti, che in questo modo si dirigono verso il Sole.

L’asteroide Oumuamua però non genera nessuna coda ne nube gassosa. Per questi motivi l’ipotesi è stata subito abbandonata, prediligendo l’ipotesi che fosse un asteroide vagante nello spazio.

Un possibile oggetto metallico?

Avi Loeb, un rispettabile astronomo dell’università di Harvard, lo scorso gennaio ha pubblicato l’argomento nel suo libro, intitolato “Extraterrestrial: The First Sign of Intelligent Life Beyond Earth”. Nella pubblicazione sosteneva che Oumuamua potesse essere sia il manufatto di una tecnologia aliena che però non si riesce a spiegare.

Avi Loeb, sostiene che ci sono moltissimi aspetti strani che non si riescono a spiegare. Tra questi sono presenti la sua orbita e la sua accelerazione progressiva mentre si allontana dal Sole, forse causata dalla generazione di idrogeno. Inoltre, possiede una luminosità molto particolare molto simile ad un oggetto metallico. Questo tipo di materiale sugli asteroidi e noto ai ricercatori ed è del tutto normale.

Avi Loeb, ha anche ipotizzato che possa essere una sorta di vela aliena molto simile a quella del progetto Breakthrough Starshot, per raggiungere Alpha Centauri. L’astronomo sostiene che le ipotesi fatte dagli altri scienziati sono troppo conservative.

L’asteroide Oumuamua: se fosse un iceberg?

Un ipotesi descritta dal dr. Laughlin dell’Università di Yale, l’anno scorso, è stata quella di un iceberg primordiale di idrogeno, formatosi all’interno di una nube cosmica molto fredda.

Steven Desch, ha smentito l’ipotesi visto che in natura il ghiaccio di idrogeno non è mai stato individuato. Il ricercatore però aggiunge che esiste la presenza di ghiacci di azoto nello spazio oltre Plutone, una scoperta effettuata dalla sonda New Horizons, della NASA.

Jackson e Desch immaginano che anche Oumuamua potrebbe avere la stessa natura di ghiaccio azotato. Quindi, in conclusione, l’asteroide è stato classificato come un oggetto cosmico non comune ma non per questo esotico. Non ci resta che attendere ulteriori sviluppi.

Fonte:

https://www-corriere-it.cdn.ampproject.org/v/s/www.corriere.it/cronache/21_marzo_24/mistero-oumuamua-l-ultima-ipotesi-frammento-un-pianeta-ghiacciato-00738c00-8c90-11eb-9a35-ae00f9335e99_amp.html?amp_js_v=a6&amp_gsa=1&usqp=mq331AQFKAGwASA%3D&fbclid=IwAR0s5_vdswWBk8RqKLh6SVjz6ebntpkM9NIIBWWEYiVlSOshxHHBbXiUoWw#aoh=16165950286276&csi=0&referrer=https%3A%2F%2Fwww.google.com&amp_tf=Da%20%251%24s&ampshare=https%3A%2F%2Fwww.corriere.it%2Fcronache%2F21_marzo_24%2Fmistero-oumuamua-l-ultima-ipotesi-frammento-un-pianeta-ghiacciato-00738c00-8c90-11eb-9a35-ae00f9335e99.shtml

Valmont57

Diversamente giovane, fondatore di Wiki Magazine Italia, (già Scienza & DIntorni), grande divoratore di libri, fumetti e cinema, da sempre appassionato cultore della divulgazione storica e scientifica.

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