Le arance: un frutto ricco di proprietà benefiche che in alcuni casi può far male

É risaputo che la frutta fa molto bene a qualunque età, e qualunque frutto apporta differenti benefici grazie alla differenti proprietà che possiede.

Tra i frutti nostrani più utilizzati ci sono le arance, un frutto che è un vero e proprio toccasana per i malanni stagionali, ma ci sono alcuni casi in cui sarebbe meglio evitarne il consumo. Le arance sono un antico ibrido, risalente a 4000 anni fa, tra il pomelo ed i mandarini.

In questo articolo andremo ad analizzare quali sono le situazioni in cui è meglio evitare il consumo di questo frutto. Le arance presentano un’alta quantità di vitamina C, ma sono anche molto acide, una condizione che può provocare problemi a chi è più sensibile su questo aspetto.

Ad esempio coloro che soffrono di problemi allo stomaco, ulcere, gastriti e reflusso gastroesofageo dovrebbero evitare il consumo di questo frutto o almeno ridurlo sensibilmente. Ci sono alcune persone che potrebbero essere allergiche, condizione che si riscontra con la presenza di rash cutanei, arrossamenti e irritazioni.

Il dottor Mozzi, promotore della dieta del gruppo sanguigno, afferma che le arance fanno male alla maggior parte delle persone. In particolar modo dichiara che questo tipo di frutto fa male al fegato, e che deve essere consumato soltanto da chi ha il gruppo sanguigno di tipo B.

Le opinioni del dottor Muzzi, non sono però condivise dalla comunità scientifica. Infatti, sono molti medici e nutrizionisti che affermano che le arance fanno molto bene all’organismo per le loro proprietà.

Le arance vengono spesso consumate sotto forma di spremuta, un metodo che purtroppo fa perdere le fibre e parte delle loro proprietà. Quindi se si vogliono assorbire tutte le proprietà delle arance, sopratutto per chi soffre di glicemia alta, si devono prediligere le arance intere. La spremuta presenta un alto contenuto di zuccheri e una bassa quantità di fibre.

La dottoressa Giulia Vincenzo, ritiene importante che la spremuta vada consumata immediatamente, perché se vengono superati i 10 minuti la vitamina C decade, e si perdono tutte le proprietà benefiche della arance.

Sarebbe consigliato evitare di consumare il succo d’arancia conservato nel tetrapak, confezionato in modo industriale, e quindi privo delle proprietà benefiche della spremuta d’arancia fresca. Purtroppo, questo tipo di succo di frutta risulta spesso ricco di coloranti, e a volte di zuccheri aggiunti che sarebbe meglio evitare.

Valmont57

Diversamente giovane, fondatore di Wiki Magazine Italia, (già Scienza & DIntorni), grande divoratore di libri, fumetti e cinema, da sempre appassionato cultore della divulgazione storica e scientifica.

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