giovedì, Settembre 19

Le armi leggere del D-Day

Durante lo sbarco in Normandia gli Alleati godevano di un’indiscussa supremazia aereo-navale, di una forte superiorità di pezzi d’artiglieria e del preponderante numero delle unità combattenti. Questo non toglie che le forze tedesche avessero una superiorità tecnologica su altri sistemi d’arma e naturalmente sui carri armati.

Gli americani equipaggiavano la loro fanteria con un buon fucile automatico il Garand M1 ma con una mitragliatrice leggera scadente, il BAR. Il loro razzo anticarro da 2,36″, ribattezzato bazooka perché somigliava al bizzarro strumento a fiato inventato dal comico Bob Burns, non era abbastanza penetrante.

Gli inglesi avevano in dotazione per i loro soldati il fucile MK IV calibro .303 Lee Enfield, un’arma affidabile a colpo singolo e potevano contare sull’amatissima mitragliatrice BREN. I tedeschi avevano armi leggere migliori, innanzi tutto potevano contare sul grande volume di fuoco della mitragliatrice MG42, che gli Alleati conoscevano come SPANDAU, della quale furono prodotti 750.000 esemplari. In grado di sparare 1.200 colpi al minuto, surclassava sia le BAR che i BREN che si attestavano intorno ai 500 colpi al minuto.

Gli Alleati avevano in dotazione anche le mitragliatrici pesanti Vickers e Browning ma le “Spandau” erano facili da costruire e la canna si poteva sostituire nel tempo record di 5 secondi. Ottimo era anche il lanciarazzi controcarro portatile Panzerfaust assai più letale del bazooka e che veniva prodotto al ritmo di 200.000 esemplari al mese. Questo lanciarazzi svolse un ruolo fondamentale nelle campagne del 1944-1945 quando ormai i tedeschi disponevano di pochi pezzi d’artiglieria anticarro.

Per il combattimento ravvicinato entrambi gli schieramenti utilizzavano pistole mitragliatrici. Gli inglesi avevano in dotazione un’arma dignitosa, lo Sten 9 millimetri che venne prodotto in milioni di esemplari ad un prezzo di meno di tre sterline al pezzo! Il Thompson americano calibro 45 era molto apprezzato per la sua affidabilità ma ogni pezzo prodotto costava 50 sterline. Nel 1944-45 la maggior parte delle unità statunitensi utilizzava il più semplice ed economico M3 soprannominato per la sua forma “l’oliatore”. Anche su questi sistemi d’arma però i tedeschi la facevano da padroni con le insuperabili pistole mitragliatrici MP38 e MP40 che gli alleati chiamavano Schmeisser, anche se quel progettista non ebbe niente a che fare con la produzione di queste armi che invece erano il frutto dell’ingegno di Berthold Geipel.

Verso la fine della guerra i tedeschi utilizzarono anche l’eccellente fucile d’assalto MP43 che costituirà il progenitore di innumerevoli futuri sviluppi di armi simili.

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