giovedì, Settembre 19

Le donne di Marco Antonio

Marco Antonio è stato uno degli uomini politici e dei generali più importanti dell’ultima fase della Repubblica romana. Fidatissimo braccio destro di Giulio Cesare in seguito all’assassinio di quest’ultimo, dimostrando grande fiuto politico e tempismo assunse un ruolo centrale nella fase caotica che si aprì dopo le Idi di Marzo.

Insieme ad Ottaviano, pronipote e figlio adottivo di Cesare, si dividerà la gestione di quello che da li a poco diverrà un principato: Marco Antonio avrà il compito di gestire l’Oriente, Ottaviano l’Occidente. Di Marco Antonio uomo ci sono giunte da autori antichi moltissime notizie che occorre però decantare sia perché scritte generalmente dopo anni, a volte secoli dalla sua morte, sia perché in genere si tratta di testi favorevoli ad Ottaviano e che quindi tendono a denigrare la figura di questo carismatico e singolare personaggio dell’antica Roma.

Fisicamente Marco Antonio era un bell’uomo, dai tratti virili, spalle grandi, fisico muscoloso, capelli ricci. Un fisico in qualche modo ben rappresentato dall’attore Richard Burton nel Cleopatra (1963) diretto da Joseph L. Mankiewicz. Sul fronte pubblico era un ottimo militare, un politico accorto ed un uomo di indubbio carisma. Il suo “tallone d’Achille” erano le donne. Marco Antonio fu per tutta la vita un donnaiolo impenitente. Il suo carattere virile, premuroso, sempre pronto alla risata ed allo scherzo e naturalmente il potente afrodisiaco che potere e ricchezza portano con se, lo rendeva irresistibile agli occhi dell’universo femminile.

Paradossalmente un uomo di tale tempra si confrontò con almeno tre relazioni con donne altrettanto forti e decise, che seppero in qualche misura sottometterlo. Per completezza di informazione occorre aver chiaro che all’epoca i rapporti matrimoniali e di concubinato spesso non avevano niente a che fare con l’amore. Il matrimonio era sostanzialmente, nella grande maggioranza dei casi, un modo per cementare alleanze o reperire risorse finanziarie. Ma procediamo con ordine, quante furono le donne nella vita di Marco Antonio?

Impossibile stabilirlo sicuramente moltissime se prendiamo in esame anche gli incontri per così dire occasionali. Le fonti antiche ci riportano però sei relazioni principali del grande generale romano. La prima fu Fadia, nel 60 a.e.v., l’allora ventitreenne Marco Antonio stabilì una relazione con questa giovane figlia di un liberto molto ricco. Lo scopo era quello di rimpinguare le finanze disastrate di quello che da li a qualche anno diverrà uno degli indiscussi protagonisti della vita politica romana.

Si trattò quasi certamente di un concubinato in quanto la legge romana impediva il riconoscimento legittimo di figli tra cittadini romani e liberti (ex schiavi). Intorno ai trent’anni (53-52 a.C.) Antonio sposò una cugina di primo grado, la ventenne Antonia Ibrida. Anche in questo caso la ragione di questo matrimonio fu esclusivamente economica. Antonio era pieno di debiti ed il matrimonio lo salvò dalla bancarotta.

Non fu un matrimonio felice e Marco Antonio tradì Antonia Ibrida ripetutamente. Alla fine lui la ripudiò accusandola di aver avuto una relazione illecita con Dolabella, genero di Cicerone e alleato di Cesare, almeno fino alla sua uccisione. La legge romana, come in tutte le società fortemente maschiliste, era durissima contro l’adulterio femminile mentre ammetteva legalmente e moralmente le relazioni extra coniugali degli uomini. Da questo infelice matrimonio i due ebbero una figlia, Antonia, che fu “sacrificata” per ragioni di alleanze, dandola in sposa ad un potente signore che viveva nella Turchia meridionale.

La terza relazione importante di Antonio, la prima con una donna di ben altra tempra fu con l’attrice e prostituta Licoride. Schiava di un ricco e noto romano, il suo vero nome era Volumnia Licoride, ma era conosciuta con il nome d’arte di Citeride. Lei come gli altri attori veniva “noleggiata” per allietare i banchetti delle più importanti famiglie aristocratiche romane. Dopo aver recitato e ballato, Licoride si prostituiva. Il suo padrone l’affrancò non per benevolenza ma perché per essere accettata dalla cerchia più esclusiva della nobiltà romana Licoride doveva perdere la sua condizione di schiava.

Grazie al nuovo status, la bella e spregiudicata attrice intreccia prima una relazione con Bruto, uno dei principali congiurati cesaricidi e dopo con lo stesso Marco Antonio. Il nostro perde letteralmente la testa per Licoride è la tratta come una “matrona honesta“, suscitando scandalo nella società romana, perché nonostante la sua condizione di liberta, un’attrice e prostituta rappresentava, pur sempre, uno degli ultimi scalini delle classi sociali dell’antica Roma.

La successiva relazione, quando ormai Marco Antonio ha 36 anni è con Fulvia che sposa nel 47 a.e.v. e con la quale avrà due figli: Marco Antonio Antillo e Iullo Antonio. Di lei Plutarco racconta che “non si occupava né della lana né del governo della casa […] ma voleva dominare su un dominatore e comandare a un comandante d’eserciti”. E aggiunge: “Cleopatra fu debitrice a Fulvia di aver abituato Antonio alla signoria femminile; lo ricevette infatti tutto docile e già assuefatto a servire”.

Queste poche, sferzanti righe ci dicono già tutto del temperamento di Fulvia. Eppure nonostante questo il matrimonio con Fulvia sarà quello che si avvicinerà di più ad una relazione “normale” per il nostro modo di concepire questo tipo di unione. Dopo Fulvia, ci fu Ottavia. Antonio la sposò a quarantatré anni, nel 40 a.C. Di carattere completamente diverso remissiva ed accomodante, si dimostrerà una compagna fedele e sincera, che genererà con Antonio due bambine (Antonia Maggiore e Antonia Minore) e accoglierà nella propria domus tutti i figli avuti da Antonio con altre donne.

Infine l’ultima relazione, quella che ha travalicato i secoli, rappresentando una perfetta fusione tra interessi politici e passione autentica è quella con la regina tolemaica Cleopatra che gli diede tre figli: Cleopatra Selene, Alessandro Elio e Tolomeo Filadelfo. Con lei ebbe la relazione più lunga della sua vita, undici anni, sia pure inframmezzata dal matrimonio con Ottavia e da una torbida ed altrettanto passionale storia con Glafira, regina di Mauretania e moglie di Erode Archelao.

Non completeremmo questa breve carrellata sulle relazioni amorose di Marco Antonio senza segnalare che quasi certamente Antonio ebbe anche relazioni omosessuali. L’uomo romano cresceva con una piena accettazione del sesso con altri uomini purché si avesse sempre un ruolo attivo e non passivo. Si trattava di un’affermazione, anche in chiave omosessuale della supremazia del maschio nella società romana. Per questo il sesso con altri uomini si esercitava soprattutto con schiavi, liberti o prigionieri di guerra anche se non mancavano le liason sessuali con maschi romani che si voleva sottomettere sul piano sociale e sessuale.

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