Letteratura e libri

Le grandi storie del Capodanno

Ci siamo ancora pochi giorni e anche il 2024 si chiuderà come vuole la tradizione tra feste, brindisi, musica e tante aspettative per il 2025. Un giorno così emblematico viene celebrato però non soltanto da miliardi di persone in tutto il mondo ma anche dalla letteratura. Non sono pochi, infatti, i romanzi ambientati a cavallo tra l’ultimo giorno dell’anno e il Capodanno. In questo articolo ve ne segnaliamo sette.

L’anno capovolto

“L’anno capovolto” di Simone Innocenti, edito da Blu Atlantide, nel 2022. Un gruppo di amici si ritrova per festeggiare l’ultimo giorno dell’anno in una villa ai bordi del mare toscano. In questa serata di festa ognuno è ciò che dice di essere, mai chi realmente è. Il Capodanno è un tempo dove presente, passato e futuro sono, per un attimo, lo stesso momento. Ed è in questo tempo – consumato attorno a un tavolo imbandito – che si muovono i personaggi di questa storia. Un tempo dove realtà e finzione sono le facce della stessa medaglia.

Nella sfarzosa villa dell’imprenditore Giulio, accolti dalla sua affascinante moglie Francesca, come ogni anno sfilano gli amici di una vita. Tra gli altri, un notaio e una modella, un insegnante di tennis e un’assicuratrice, un poliziotto, un rappresentante di lampadine e una donna in carriera. Quello che unisce questo gruppo di persone tra i trenta e i quaranta anni è un’antica consuetudine amicale, nata sulle spiagge della Versilia quando erano ancora poco più che adolescenti, e consolidatasi negli anni che sono passati da allora: storie di affetto, di invidia, di soldi, di sesso e di ricatti.

Storie di segreti nascosti che improvvisamente si rivelano. E in mezzo a tutto questo – quasi un’eco eterno della quotidianità – la natura intorno: un mare che è sempre a due passi e che sembra voler sfuggire a una montagna che lo insegue e sul quale incombe. È nell’arco di questo tempo – scandito dai granelli di sabbia della clessidra che si trova nella villa della cena – che si consumeranno, in una sola sera, le loro esistenze, i loro bilanci, i loro sogni e le loro ambizioni. E, forse, anche la loro fine.

Mare d’Inverno

“Mare d’inverno” di Grazia Verasani, pubblicato nel 2014 da Giunti. È un romanzo sull’amicizia. La voce narrante è quella di Agnese: insegnante, un matrimonio traballante, una figlia diciottenne. Poi ci sono vera, giornalista di successo, e Carmen, attrice prestata al doppiaggio. Sono vicine ai cinquanta e sono amiche dai tempi dell’università. Adesso si ritrovano a passare insieme, in una villetta di un desolato lido della riviera romagnola, i giorni che precedono il Capodanno.

La scusa è quella di consolare Carmen che si è rifugiata lì per riflettere sulla sua ennesima sconfitta sentimentale. In quel posto semideserto, freddo, tra alberghi chiusi e il mare d’inverno della canzone di Ruggeri, le tre donne rafforzano la loro amicizia, tra liti passeggere, ricordi che affiorano, confidenze, rimpianti, amori che non si dimenticano.

Ma soprattutto ridono, o imparano a farlo, in un’età in cui si prende coscienza che la giovinezza si allontana a passi svelti. Una breve vacanza in cui conosceranno qualcosa in più di loro stesse, e avranno anche l’occasione di incontrare uomini che scontano lo stesso malinconico “fuori stagione”. E insieme, nella neve che le sorprende per Capodanno, troveranno le ragioni e l’entusiasmo per andare avanti più consapevolmente, tra la solitudine e gli altri.

L’ultimo Capodanno

Niccolò Ammaniti firma questo romanzo ambientato nell’ultimo giorno dell’anno. I condomini del comprensorio “Le Isole”, complesso residenziale al numero 1043 della via Cassia, a Roma, si preparano a festeggiare l’anno nuovo. La vita è amara e va addolcita, occorre annegarla nello champagne e abboffarla nello zampone e lenticchie. Ognuno festeggia alla sua maniera e poco alla volta il condominio diventa un gigantesco magnete che attrae, per necessità o per caso, una serie di vite che s’intrecciano con quelle dei condomini. L’azione cresce lenta ma implacabile. Alla fine tutto esplode, quando i freni si allentano, quando la festa ha inizio, quando il sangue comincia a scorrere.

Resa dei conti

Il libro è uscito nel 2013 e l’autore fantasticava sull’immaginario momento, tra il 31 dicembre 2013 e il 1°gennaio 2014, in cui Italia, Grecia e Spagna avrebbero abbandonato l’euro. Anche il commissario Kostas Charitos, protagonista di un ciclo di romanzi di Markaris, festeggia l’ultima notte della moneta unica e il ritorno alla dracma, anche se, ben presto, la festa lascia il posto ai disordini sociali e a tre, misteriosi delitti. Charitos dovrà far luce sull’intera vicenda.

Non buttiamoci giù

La notte di Capodanno, in cima a un palazzo di Londra, quattro sconosciuti si incontrano per caso: non hanno nulla in comune, tranne l’intenzione di buttarsi giù, ognuno per i suoi buoni motivi. Martin per la sua reputazione distrutta; Maureen per una vita impossibile passata accanto a un figlio disabile; Jess – la sboccatissima Jess – per una delusione amorosa; JJ per il suo fallimento professionale e personale. Ma l’incontro in quell’ultimo istante è destinato a cambiare la loro vita: dopo una discussione accesa e stralunata, i quattro aspiranti suicidi scendono dal tetto, ma per le scale, uniti da una complicità nuova e imprevedibile. Nick Hornby ci consegna un romanzo paradossale eppure straordinariamente credibile, divertente anche quando commuove, dove spiccano personaggi che brillano di quella magia del vero tanto presente nella sua narrativa.

Delitti di Capodanno

Nove autori, nove storie pronte a regalarvi qualche ora di puro brivido. Si parte dalla Venezia del Settecento, per arrivare a quella dei giorni nostri; ma sarà un Capodanno violento anche a Napoli, in Sardegna, a Bari. Firmano i nove ‘misteri’ Francesco Caringella, Letizia Triches, Eleonora Carta, Diana Lama, Marcello Simoni, Francesca Bertuzzi, Lorenza Ghinelli, Fabio Delizzos e Massimo Lugli.

Capodanno da mia madre

Qualche luce e molte ombre: come in tutte le famiglie, la vita è proprio questo, un disegno in chiaro-scuro, un palcoscenico dove ciascuno gioca il proprio ruolo mai a sé stante, sempre in stretta relazione con gli altri, con e per gli altri.Di questo parla questo denso romanzo: denso di emozioni, di scene esilaranti, di riflessioni, di qualche grande dispiacere. Di dolore e di amore. Così come abbiamo già visto in “Tanta vita“.

Il romanzo, con un taglio teatrale, si condensa in una notte, quella di Capodanno, dove la famiglia si riunisce: i flash back della voce narrante, servono ad annodare i fili che sembrano spezzati, a riempire i silenzi e gli sguardi che aleggiano sulle persone.

Natale Seremia

Appassionato da sempre di storia e scienza. Divoratore seriale di libri e fumetti. Blogger di divulgazione scientifica e storica per diletto. Diversamente giovane. Detesto complottisti e fomentatori di fake news e come diceva il buon Albert: "Solo due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, riguardo l’universo ho ancora dei dubbi."

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