Le grandi storie di Tex: “Orrore!”

Il primo dicembre 1994 esce in edicola il numero 410 di Tex, “Orrore!”, scritto da Michele Medda e disegnato dall’immenso Guglielmo Letteri. Si tratta di un vero gioiello narrativo che sviluppa due canoni classici dell’epopea texiana: un’inchiesta investigativa e la protezione di una pavida cittadina dalle prepotenze di un potente ranchero della zona, intenzionato a liberare dalla prigione il suo soprastante accusato di assassinio.

La trama (senza spoiler)

Tex, stavolta senza l’inseparabile Carson, giunge a Glenwood per dare la caccia a un ladro di bestiame, ma finisce per accettare l’incarico di sceriffo per indagare sullo “Sventratore”, un misterioso assassino che ha già ucciso, in modo orribile, tre donne.

Il giornalista Herbert Addison, con cui Tex fa amicizia, è convinto che i delitti siano collegati a fatti di sangue analoghi accaduti anni prima in Scozia. Nel frattempo, il potente Vance Holden, deciso a far evadere il suo sovrintendente Larry Casey, incarcerato per aver ucciso un indiano, paga alcuni sgherri per incendiare il ranch isolato di Sally McGuire, una coraggiosa donna di cui si è invaghito il giovane Addison, allontanando così Tex dal paese.

In difesa della città si schierano con Tex soltanto il vice sceriffo Nebraska, il giornalista Addison e l’intraprendente Sally McGuire. I banditi, dopo un furioso conflitto a suon di piombo e di dinamite, mordono la polvere mentre il sanguinario serial killer colpisce ancora.

La vicenda si concluderà in modo inaspettato e con un autentico colpo di scena, nel numero 411, “Il nemico senza volto”.

Gli autori

Gran parte del merito della bellezza di questa avventura del nostro Ranger preferito va ai due autori, Michele Medda, soggetto e sceneggiatura e Guglielmo Letteri, disegni.

Michele Medda, nato a Cagliari il 7 dicembre 1962, dopo aver conseguito la laurea in Lettere Moderne con una tesi sul romanzo poliziesco italiano, ha iniziato a lavorare nel campo della pubblicistica e della radio. Nel 1986, ha iniziato a collaborare con l’Editoriale Daim Press (ora Sergio Bonelli Editore) insieme ai suoi amici Antonio Serra e Bepi Vigna. Il trio ha scritto storie per le serie Martin Mystère, Dylan Dog e Zona X, e nel 1991 ha creato la serie Nathan Never. Medda ha anche scritto sceneggiature per Tex, Nick Raider e Dylan Dog. È stato tra i fondatori della Sardinian School of Comics di Cagliari.

Come si può evincere dai suoi studi e dal suo curriculum Michele padroneggia perfettamente la narrativa crime e in “Orrore!” tratteggia una delle indagini più convincenti e rigorose dell’intera saga texiana.

Il processo narrativo di Medda è affidato ad uno dei più grandi disegnatori di Tex, Guglielmo Letteri. Il suo stile pulito e preciso ha una tendenza verso un’illustrazione semplice ed essenziale, utilizzando ogni linea in modo funzionale per far emergere le parti più significative delle vicende narrate. Ha anche una notevole capacità di caratterizzare personaggi famosi come lo stregone El Morisco, e di disegnare donne belle, sensualissime e malvage, così come mostri e animali. Il suo Tex è connotato da uno stile horror con trovate degne dei migliori effetti speciali del cinema, che si sposa perfettamente con la vicenda narrata in “Orrore!”.

La copertina di Claudio Villa fa parte del suo periodo d’oro, è la nona che realizza dopo la fine dell’era Galep, scomparso nel marzo di quell’anno. Si vede un Tex che imbraccia il Winchester mentre guarda con orrore quello che deve essere il cadavere di una donna ma di cui il lettore intravede soltanto una mano ingioiellata, mentre alle spalle del Ranger un cielo rosso sangue fa presagire l’incubo che grava su Glenwood.

Tre motivi che fanno di “Orrore!” un piccolo capolavoro

Se dovessimo sintetizzare al massimo le ragioni che ci fanno annoverare “Orrore!” e il suo seguito “Il nemico senza volto” come una delle migliori storie di Tex, dovremmo indicare almeno tre motivi fondamentali.

  1. Medda costruisce due filoni narrativi che gravano in perfetto equilibrio sulla tormentata cittadina di Glenwood, alimentando una tensione crescente. L’indagine sul misterioso e crudele serial killer e e la difesa della giustizia contro il prepotente Vance Holden, che richiama film come “Un treno per Yuma” o “Un dollaro d’onore”, si muovono parallelamente attraverso un ritmo e un equilibrio che solo un maestro del thriller come Medda può padroeggiare.
  2. La caratterizzazione dei personaggi. All’interno dei due volumi che compongono la storia Medda ci regala profili umanamente complessi,ambigui e divertenti di molti personaggi che affiancano Tex in questa storia, dal vice sceriffo, l’anziano e brontolone Nebraska, grande bevitore al giovane Addison in cerca dello scoop della vita, alla bella e intrepida Sally.
  3. Il finale. Qui Medda rispetta tutti i canoni classici del poliziesco, dopo aver disseminato una serie di indizi che puntano verso uno dei personaggi della storia, all’ultimo con un coup de théatre, ribalta la situazione e lascia il lettore di stucco.

La valutazione

Soggetto e sceneggiatura: 8,5

Disegni: 8,5

Cover: 8,5

Media: 8,50

Natale Seremia

Appassionato da sempre di storia e scienza. Divoratore seriale di libri e fumetti. Blogger di divulgazione scientifica e storica per diletto. Diversamente giovane. Detesto complottisti e fomentatori di fake news e come diceva il buon Albert: "Solo due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, riguardo l’universo ho ancora dei dubbi."

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