Categories: Scienza

Le migliori foto scientifiche 2023 secondo Nature

Come ogni anno, in questo periodo, la prestigiosa rivista Nature pubblica, a suo giudizio, una selezione delle migliori foto scientifiche scattate nel 2023.

Chi è Nature

Nature è probabilmente (insieme a Science) la più accreditata e famosa rivista scientifica internazionale. Certamente è tra le più antiche considerato che il suo primo numero è stato pubblicato il 4 novembre 1869. Nature è una delle poche riviste, insieme ad altri mensili quali Science e Proceedings of the National Academy of Sciences, a non essersi specializzata pubblicando ancora articoli originali su svariati campi scientifici. Il gruppo editoriale di Nature per mantenere il carattere “generalista” della rivista madre pubblica poi oltre trenta pubblicazioni dedicate a temi specifici della ricerca scientifica.

Le migliori foto del 2023

Dal cambiamento climatico al cosmo, dagli animali esotici alla biologia umana, Nature ha selezionato alcune delle foto più belle scattate nell’ormai “morente2023. Drammatica è la foto che immortala lo scioglimento di uno dei più grandi ghiacciai europei, l’Austfonna, situato sull’isola di Nordaustlandet nell’arcipelago delle Svalbard, in Norvegia e che testimonia gli effetti potenzialmente disastrosi del cambiamento climatico.

Per rimanere all’ambiente marino, straordinaria è la foto che ritrae il polpo Argonauta, detto anche Nautilus di carta, ripreso mentre viene trasportato da un rametto nell’oscurità dell’Oceano Pacifico, al largo delle Filippine.

Rimanendo nel mondo animale, Nature ci propone la foto del geco volante Gekko mizoramensis, una specie scoperta proprio nel 2023 nel Nord-Est dell’India e che usa lembi di pelle simili ad ali presenti sugli arti posteriori per planare da un albero all’altro attraverso la foresta.

Lo spazio

Alcune delle foto più spettacolari sono state scattate dal telescopio spaziale James Webb, in particolare, Nature ha selezionato la foto che ha osservato la Nube di Rho Ophiuchi: distante 420 anni luce dalla Terra. Si tratta della regione di formazione stellare più vicina in assoluto al Sistema Solare. L’immagine mostra getti di idrogeno gassoso colorati di rosso emessi dalle giovani stelle, che illuminano il gas interstellare, mentre i venti stellari formano una sorta di ‘grotta’ luminosissima.

Per rimanere nel nostro Sistema Solare, Nature ci propone il filamento costituito dal plasma e modellato dai campi magnetici del Sole.

Le tempeste che imperversano nel Polo Nord di Giove riprese dalla sonda Juno della Nasa, durante la sua 54esima orbita intorno al pianeta, completano questo tris dedicato allo spazio.

Fonti:

Nature

ANSA

Per saperne di più:

Nature

Natale Seremia

Appassionato da sempre di storia e scienza. Divoratore seriale di libri e fumetti. Blogger di divulgazione scientifica e storica per diletto. Diversamente giovane. Detesto complottisti e fomentatori di fake news e come diceva il buon Albert: "Solo due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, riguardo l’universo ho ancora dei dubbi."

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