giovedì, Settembre 19

Le promesse impossibili delle creme per il viso

Secondo una ricerca pubblicata nel 2017 le donne italiane passano circa un anno della propria vita a curare, truccare e struccare il proprio viso e spendono poco più di 6 euro al giorno. Tutto per cercare di avvicinarsi ad un’impossibile perfezione della nostra epidermide o “ripristinare” i guasti causati dallo scorrere del tempo.

Ogni anno nuovi prodotti promettono trattamenti e risultati miracolosi e ogni anno un diverso prodotto la fa da padrone, dall’olio di argan alla moringa. In genere si tratta di mode che durano un anno o poco più e poi l’industria dei cosmetici punta su un altro prodotto dalle virtù taumaturgiche. In questo continuo avvicendamento di prodotti c’è però una moda che non da segni di cedimento da diversi anni, si tratta della “skincare coerana”.

Di cosa si tratta?

La “filosofia” su cui si basa la “K-Beauty“, si fonda sulla convinzione per la quale la bellezza nasce dall’interno e la cura della pelle é il modo in cui questa bellezza traspare all’esterno. Per ottenere il risultato voluto, ovvero una pelle perfetta, liscia, morbida, priva di rughe e luminosa, occorre seguire un rituale fatto di 11 step (passi).

Alla base della piramide troviamo i prodotti e i trattamenti da usare tutti i giorni e man mano che saliamo di livello troviamo quelli da effettuare con minore frequenza, in genere una o due volte alla settimana. La legge vieta ai cosmetici di vantare un’efficacia terapeutica ma questo divieto viene aggirato attraverso una comunicazione spesso subdola ed evocativa. Qualcuno ha definito i trattamenti cosmetici una “truffa legalizzata“. La pelle perfetta non esiste e le ingiurie del tempo sono irreparabili.

Secondo la giornalista Krithika Varagur che nel 2018 ha scritto un articolo di fuoco sulla skincare coreana “l’obiettivo finale di un regime di skincare non è avere una pelle perfetta, ma un rigoroso regime di trattamento“. Questo rituale con tutti i suoi 11 passaggi diventa quindi non un mezzo ma il fine con tutto quello che significa in termini di volumi d’affare per le aziende produttrici di cosmetici.

La Corea del Sud è il paese leader dell’industria globale della bellezza; gli analisti si aspettano che K-Beauty generi un’immensa crescita ed espansione dei marchi coreani di prodotti per la cura della pelle generando un elevato volume di affari. Questo trend sembra al momento non conoscere rallentamenti per i prossimi anni.

Fonti:

Wikipedia

Le Scienze, marzo 2022

Vanity Fair

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