Le sinapsi sono il punto di congiunzione tra il terminale assonico di un neurone ed il corpo di un altro neurone. Contrariamente a quanto si pensa non si tratta di una congiunzione completamente fisica perchè tra i due neuroni non vi è un reale contatto. Esiste infatti un piccolissimo spazio vuoto grande tra i venti ed i quaranta miliardesimi di metro chiamato vallo sinaptico.
La congiunzione avviene attraverso i neurotrasmettitori incapsulati in piccolissime sfere chiamate vescicole che attraversano lo spazio sinaptico e vengono a contatto con i recettori del secondo neurone, contribuendo così a innescare un segnale, eccitatorio o inibitorio che sia, grazie a segnali elettrici e chimici. E’ estremamente difficile stimare il numero delle sinapsi sia per il fatto che sono molto più piccole di un neurone sia perché diminuiscono con il trascorrere della vita. Secondo alcune stime, in un giovane cervello adulto il totale si aggira intorno alle 150mila miliardi di sinapsi, ma questa cifra va presa con il beneficio dell’inventario.
E grazie a queste migliaia di miliardi di sinapsi che la rete neuronale è cosi complessa e potente. Anche le sinapsi sono oggetto di plasticità cerebrale. Un tempo ritenute fisse e stabili, oggi sappiamo che i collegamenti sinaptici possono essere più o meno forti, ovvero più o meno capaci di influenzare il comportamento dei neuroni riceventi.
Più usiamo una sinapsi è più il collegamento sarà forte e stabile, è intuitivo quindi come questo fenomeno chiamato potenziamento a lungo termine abbia forti implicazioni sull’apprendimento e sulla memoria, così come sulle dipendenze e sull’assuefazione.