Scienza

L’eclissi solare catturata dal rover

L’eclissi solare catturata dal rover. Il rover Perseverance ha rapidamente immortalato su Marte le immagini di una recente eclissi solare. L’oggetto dell’evento immortalato è Phobos, una delle due lune di Marte. La luna è passata davanti al Sole, proiettando così un’ombra sulla superficie della nostra stella e su quella di Marte.

Il rover Perseverance, attualmente in ascesa sulla parete occidentale del cratere Jezero, ha catturato un video dell’eclissi parziale lo scorso 30 settembre. L’eclissi è durata circa 30 secondi. Questa durata decisamente breve rende epiche le eclissi solari della durata di alcuni minuti osservate dalla Terra. Infatti, su Marte gli eventi sono relativamente brevi. Questo perché Phobos ha un diametro circa 157 volte più piccolo della Luna terrestre, secondo la NASA.

L’ultima osservazione di Perseverance ha proseguito la tradizione dei rover di Marte, che sono stati i pochi spettatori a intravedere e registrare un’eclissi marziana. Le immagini precedenti includevano un video ripreso dal rover Curiosity nel 2019 e una foto scattata dal rover Opportunity nel 2004. Gli astronomi, grazie ai video e alle foto dell’eclissi marziane scattate dai rover, possono comprendere meglio l’orbita mutevole di Phobos e come i suoi giorni siano purtroppo contati.

L’eclissi e il destino di Phobos

La luna Phobos completa un’orbita attorno all’equatore marziano ogni 7,6 ore, ovvero tre volte al giorno. L’oggetto si trova a circa 6.000 chilometri dalla superficie del pianeta rosso. Phobos, segnata da migliaia di meteoriti, molto tempo fa ha rischiato di essere quasi distrutta da un impatto gigantesco. La luna, sebbene sopravvissuta alla collisione, rimane purtroppo condannata.

La piccola luna si sta avvicinando a Marte ad una velocità di 1,8 metri ogni 100 anni. Questo creerà o uno schianto su Marte tra 50 milioni di anni oppure si spezzerà creando così un anello attorno al pianeta. L’astronomo Asaph Hall ha scoperto le due lune di Marte, Phobos e Deimos, nel 1877. Il ricercatore le ha chiamate con il nome delle divinità greche associate alla paura e al panico. Gli astronomi sospettano che Phobos e Deimos possano essere asteroidi catturati in orbita dalla gravità di Marte o frammenti sparsi durante un impatto gigantesco con Marte. Nonostante ciò persistono molti misteri sulle lune marziane.

L’eclissi e le missioni marziane

La Martian Moons eXploration della Japan Aerospace Exploration Agency, o MMX, intende risolvere alcuni di questi enigmi. La missione, il cui lancio è previsto per il 2026, osserverà attentamente entrambe le lune prima di atterrare su Phobos. Ciò permetterà di recuperare un campione dalla luna, che successivamente sarà riportato sulla Terra.

Il rover Perseverance, nel frattempo continua la sua ardua ascesa sulla superficie marziana del cratere, ricoperta da polvere e sabbia poco compattate e da un sottile strato di fragile crosta. Il team, per superare il terreno difficile, ha fatto fare al robot delle prove di guida in retromarcia lungo il pendio. Così facendo si è avvicinato sempre di più al bordo settentrionale del “Summerland Trail”, il nome dato al percorso del rover lungo il bordo.

Seguire il bordo settentrionale è stato il metodo più efficiente per la discesa di Perseverance. Il team prevede che il rover raggiungerà il bordo del cratere, di interesse scientifico, entro dicembre. Il rover ha recentemente condiviso un mosaico che unisce 44 immagini che ritraggono i momenti più importanti del suo viaggio di tre anni e mezzo sul pianeta rosso. Tra questi il sito di atterraggio e l’aeroporto finale dell’elicottero Ingenuity.

Conclusioni

Rick Welch, vice project manager di Perseverance presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA ha spiegato che: “L’immagine non solo mostra il nostro passato e presente, ma mostra anche la sfida più grande per arrivare dove vogliamo essere in futuro. Se guardi il lato destro del mosaico, inizi a farti un’idea di cosa stiamo affrontando. Marte non voleva rendere facile per nessuno raggiungere la cima di questa cresta”.

Una volta che Perseverance raggiungerà la cresta del cratere, si dirigerà verso Witch Hazel Hill, una caratteristica roccia di colore chiaro identificata dal team scientifico del rover come un punto che potrebbe essere ideale per la perforazione di un campione di roccia. Il team spera che i campioni raccolti in punti di interesse lungo il viaggio di Perseverance possano determinare se la vita microbica esisteva su Marte miliardi di anni fa, quando l’acqua scorreva dal delta di un fiume e riempiva il cratere Jezero.

FONTE:

https://edition.cnn.com/2024/10/31/science/mars-phobos-eclipse-googly-eye/index.html

Fabiana Leoncavallo

Laureata in architettura, mi ritengo una persona piuttosto poliedrica. Grande appassionata di scienze, astronomia, storia, letteratura, cinema e serie tv, tutti argomenti che amo descrivere nei miei articoli, che si basano su ricerche valide. Inoltre, amo molto effettuare studi sulla natura, sugli animali, sui cambiamenti climatici, sulla salute e l’alimentazione.

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